Chapter 10 -Nice to meet you-

19.8K 1K 401
                                    

RIKKI'S P.O.V.

"Ma sei completamente fuori di testa? Brucia!"

Sbraita il biondo raggiungendo pù velocemente possibile il bagno. Lo avevo avvertito e il detto dice uomo avvisato, mezzo salvato quindi in questa situazione sono state le sue stesse parole a far avvenire tutto ciò.

Non appena mi giro, vedo gli sguardi sbalorditi dei tre ragazzi che mi stavano ascoltando qualche secondo fa, e non posso evitare di pensare che in questo momento si saranno fatti un'idea del tutto assurda su di me.

"Non preoccupatevi troppo, è peperoncino. Ovviamente brucia, ma fra poco gli passerà"

Li rassicuro un minimo sorridendo debolmente e rimettendo la boccetta all'interno della tasca. Averla con me mi ha sempre fatto sentire più sicura; ma poterla usare è tutta un'altra storia. Forse non dovrei dovuto in questa situazione; ma quello che è fatto non si può più cambiare.

"Avevo seriamente il timore che lo ammazzassi quando ti sei avvicinata a lui" 

Ridacchia nervosamente Calum facendomi rendere maggiormente conto dei loro sguardi leggermente intimoriti. Non posso negare che mi stiano simpatici, a parte il ragazzo che in questo momento è in bagno visto che lui è principalmente un montato, ma non posso negare nemmeno che sono abbastanza strani.

"Non ti preoccupare, non penso di arrivere a tanto"

Do una veloce occhiata al cellulare, accorgendomi che ormai sono quasi le 17, il che vuol dire che devo andare a mettere a posto le mie cose nel bungalow e magari conoscere la mia nuova compagna. Non ho molta voglia di fare amicizia, ma lo pensavo anche prima di incontrare loro; quindi suppongo di doverla smettere di giudicare tutto e tutti in anticipo. Magari fosse così semplice come dirlo.

Lancio una veloce occhiata al bagno sentendo ancora l'acqua che scorre. Non voglio morire prima del tempo, quindi devo inventarmi qualcosa per evitare che mi strozzi quando esce da là dentro e penso che siano veramente poche le cose che potrebbero impedirgli di farlo.

"Ragazzi, ora devo andare però mi servirebbe che mi faceste un piacere"

"Che favore?"

"Potete chiuderlo in bagno? Non per molto, ma calcolate almeno il tempo che arrivi al mio bungalow"

Chiedo, sperando seriamente che qualcuno possa fare questo piccolo atto di coraggio da parte mia. Si vede che hanno sempre passato il tempo insieme e non posso evitare di pensare se effettivamente sia sempre stato tutto rosa e fiori, oppure anche loro abbiano avuto le loro dispute.

"Lo faccio io non appena esci"

"Grazie mille, ti devo un favore Calum! Ora scappo, le valigie mi aspettano"

Tutti e tre sbuffano, facendomi ridacchiare leggermente per il loro animo amareggiato non appena ho pronunciato la parola valigie. Probabilmente non sono l'unica che non ama minimamente occuparsi di queste cose, e devo dire che questo mi rincuora.

"Ci vediamo sta sera a cena, giusto?"

"Non vorrei che mi avvelenasse"

Dico velocemente ma essendo assolutamente sincera, indicando il bagno e facendo ridere gli altri.

"Non ti preoccupare, non farà nulla, penso che potrebbe aver capito il tuo messaggio"

"Lo spero per lui" 

Commento sotto voce, sapendo che non mi hanno sentito, e sono fortemente convinta del fatto che sia molto meglio così per tutti. Alla fine le prime impressioni contano, anche se non lo si vuole ammettere troppo, e non so esattamente cosa possano pensare di me ora. Sicuramente è escluso il fatto che pensino che io sia una ragazza normale e tranquilla.

Stubborn -Luke Hemmings-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora