Chapter 56 -Bungalow-

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Oggi abbiamo passato tutta la mattinata a sistemare le ultime cose per Amanda e successivamente sono avvenuti i festeggiamenti. Skylar ha organizzato veramente tutto, dalle cose più evidenti a quelle piú piccole e quasi insignificanti. Durante tutta la durata del pomeriggio si sono affrontati vari giochi, che probabilmente sarebbero stati adatti ad una festa di bambini di 5 anni, ma che alla fine si sono rivelati abbastanza divertenti. Me ne ricordo soprattutto uno di questi; il quale consisteva nel riuscire a sedersi in una delle sedie libere quando il Dj fermava la musica e posso dire di non aver mai riso tanto come oggi. Ad un certo punto, Ashton ha persino fatto cadere Luke dalla sedia per poi sedersi sopra a sua volta. Probabilmente quella è stata una delle scene piú esilaranti. Io ho semplicemente guardato e aiutato Skylar con le cose da mangiare anche perchè ancora non mi sentivo benissimo. Stare male per me è quasi una condanna. Ci sono dei momenti in cui sto benissimo ed altri in cui vorrei semplicemente dormire e non svegliarmi piú. E tutti questi alti e bassi complicano decisamente le cose.

Ora siamo seduti intorno al faló istituito per la serata e devo dire che non mi dispiace poi così tanto quest'idea. É carina come cosa poichè è un'occasione per stare tutti insieme. Non mi sento nemmeno me stessa quando penso queste cose; ma alla fin fine so che sto mascherando l'evidente. Io sono qui sono per i marshmallow e forse, ma forse, ma forse forse, per Luke.

A proposito di quel cretino; è da praticamente mezz'ora che lo stiamo aspettando.

É strano come la mia quasi nulla distanza dal fuoco mi faccia comunque sentire così freddo, e come se questo non bastasse, adesso inizio nuovamente a sentirmi poco bene. Le persone normali, nella mia situazione, sarebbero state a letto e avrebbero riposato; invece io negli ultimi due giorni ho fatto tutto il contrario. Spero di non essere l'unica su questa terra, ma odio ammalarmi e quindi cerco di fare finta di nulla, per quanto mi sia possibile. So che mi pentiró di queste mie scelte. Sarei dovuta rimanere a letto e al caldo, e non continuare ad andare in giro come se nulla fosse.

Mi alzo, mettendomi al fianco di Alaska, e sperando che la maggior vicinanza al fuoco, aiuti a riscaldarmi.

Non ho ancora capito perchè bisogna sedersi su dei tronchi di albero; peró non mi lamento. Almeno, cerco di non lamentarmi. Sono due cose differenti.

Non sto ascoltando quello che stanno dicendo gli altri semplicemente perchè non ne ho voglia.

Sposto lo guardo sul fuoco, e mi incanto nei suoi colori.

Da piccola, mi sono sempre chiesta come mai i colori che vediamo sono stati chiamati in questo modo. Perchè il blu è il blu? Perchè il rosso non è il giallo? Perchè quando penso ai colori mi viene automaticamente da pensare a quei fottutissimi occhi azzurri?
Dio, li odio e li adoro allo stesso tempo.

Sono così concentrata a guardare il fuoco, i suoi colori e i suoi movimenti ammalianti, che quando qualcuno mi posiziona le mani sui fianchi, sobbalzo all'indietro colpendolo con il gomito.

Non appena vedo Luke che si copre con una mano il naso, scoppio a ridere.

"Hai una propensione per il dolore altrui, soprattutto per il mio naso"

"Non è colpa mia se mi spaventi"

"Ti ho solo appoggiato le mani sui fianchi"
Esclama quasi esasperato da questa mia reazione.

"É stato sufficiente, a quanto pare"

"Vedo da solo, grazie"

Entrambi andiamo a sederci sul tronco, avvicinandoci agli altri.
Ho ancora freddo, ma non posso farci nulla evidentemente. Sto pensando ad una conclusione piú che valida per il mio stato attuale; ma pensarci mi fa stare ancora peggio.

Stubborn -Luke Hemmings-Where stories live. Discover now