Chapter 7- Baby, I'm Luke-

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LUKE'S P.O.V.

Un'altra estate in questo Camp non mi dispiace proprio per nulla. Alla fine di motivi per venire qui ce ne sono abbastanza; come per esempio il semplice fatto di passere tanto tempo lontano da casa con la libertà di fare qualsiasi cosa. Se devo essere sincero, però, questo posto non mi dispiace nemmeno per le ragazza che vi sono. Forse, il motivo principale per il quale è il terzo anno che vi partecipo dovrebbe essere il divertimento; ma diciamo che le mie motivazioni sono le più svariate e ampie.

"Muovi il culo! Sei sempre l'ultimo!" 
Nessuno potrebbe rimproverarmi così spesso come Ashton e, naturalmente, questo suo vizio non svanirà mai.

"Con calma arrivo"

Ribatto, mantenendo un tono di voce tranquillo per poi sbuffare.

"Tu devi fare sempre tutto con calma tranne che con le ragazze?"

E, ovviamente, anche Calum appoggia sempre Ashton. Chi, meglio di loro due, potrebbe coalizzarsi contro il sottoscritto? 

"Effettivamente" 
Scherzavo. Chi meglio di loro tre, potrebbe coalizzarsi contro il sottoscritto?
Sono i miei migliori amici, ma non sempre sono d'aiuto.

Non ho voglia di rispondere, così mi limito a fare le spallucce, sbuffando leggermente.

"Siamo quasi arrivati"

Sorrido leggermente a questa sua frase, sperando che sia veramente così. Non ce la faccio davvero più a portare lo zaino e la valigia.

La nostra macchina si è rotta mentre venivamo qui; così abbiamo deciso di spingerla fino al meccanico qui vicino e poi raggiungere il Camp a piedi. Maledetto il momento che mi è venuta in mente quest'idea. Perchè pensavo che venire qui a piedi fosse una buona idea? 
Non potevo pensare che forse era meglio aspettare l'auto? 
Probabilmente avremo perso il primo giorno di Camp, e avremo dovuto dormire chissà dove, ma forse sarebbe stato meglio.

"Ci siamo, siamo arrivati" 
Esclama Michael esultando.

"Dai ragazzi, fra poco saremo al nostro bungalow"

Il nostro bungalow. É da tre anni che ci sistemiamo dentro quella vecchia baracca di legno e penso proprio che quest'anno non sarà diverso.

Non vedo l'ora di sistemarmi, soprattutto dopo questa camminata non programmata. Avremo fatto si e no due chilometri ma con la valigia e lo zaino in spalle, la strada sembra non finire mai. Ogni volta che uno di noi accennava al fatto di intravedere il Camp, allungavamo il passo per raggiungerlo, eppure sembrava allontanarsi sempre maggiormente. Questi misteri della vita non penso saranno mai spiegati, quindi suppongo di doverlo solo accettare.

"Alleluia" 
Esclamo non appena vedo il bungalow che ci ha sempre ospitati.

"Dai muoviamoci, non vedo l'ora di mettere giú queste cose" 
Borbotta Ashton, indicando i suoi bagagli e facendo una smorfia di lamento.

"Anche io, e ricordatemi di non ascoltare mai piú Luke"

"Ah grazie!" 
Rispondo retoricamente ridacchiando per l'assurda verità che ha appena detto Michael.

Alcuni minuti piú tardi tutti e quattro siamo sdraiati sui nostri letti, distrutti e con l'intenzione di non muoverci di un solo millimetro, anche se sappiamo che non sarà esattamente possibile.

"Stiamo qui per sempre?" 
Chiedo sapendo già la risposta, che mi viene confermata da un'approvazione generale.

"Oh ragazzi, mi raccomando la finestra. Non vorrei morire asfissiato quando vi togliete le scarpe"

Stubborn -Luke Hemmings-Where stories live. Discover now