Chapter 9 -I warned You-

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Capisco che non si possa perdere troppo tempo con questioni che vengono definite quasi insignificanti e forse poco rilevanti, ma avere un pizzico di fantasia in più non è poi uno sforzo così grande quanto si possa pensare. I nomi delle quattro squadre, che Amanda e Daniel hanno composto, sono quattro colori diversi. So benissimo che si devono occupare di svariate cose, ma a questo punto avrebbero potuto semplicemente attribuire ad ogni squadra un numero diverso. Non mi dispiace l'idea che abbiano optato per i colori, ma la loro spiegazione del motivo per il quale l'hanno fatto è davvero assurda e senza senso. Perchè i colori dovrebbero ricordare ciò che avviene all'interno di questo Camp? Che grandissima cazzata.

Io e Micheal siamo nel Team giallo, Calum nel Team verde ed infine Ashton è capitato nel Team rosso, con Rikki. Non so definire precisamente come mi sento a riguardo, ma so per certo che la fortuna non è esattamente dalla mia parte. L'essere geloso non avrebbe alcun senso, visto che la conosco da poche ore; ma non posso non ammettere a me stesso di essere invidioso per il semplice fatto, che se fossi stato io ad essere nella sua stessa squadra, forse avrei avuto l'opportunità di conoscerla meglio fin da subito.

L'altro Team è quello viola, ma non riconoscono quasi nessuno, a parte un paio di ragazze con le quali ho avuto una semplice storiella blanda ed alcuni ragazzi che sono sicuro di aver conosciuto per la prima volta un paio d'anni fa.

Per resto del pomeriggio, fino all'ora di cena, possiamo fare ciò che vogliamo; così io e Michael ci avviamo al nostro bungalow, sapendo di trovare quasi sicuramente anche Ashton e Calum. Il caos e l'ammasso di ragazzi che continua a spostarsi da una parte all'altra del Camp, in queste ore è davvero insopportabile, quindi il miglior modo di passare il tempo, almeno fino a quando anche gli ultimi ritardatari non saranno arrivati, è quello di rimanere nel proprio bungalow ed approfittarne per sistemarsi un minimo.

Non appena entriamo nella piccola baracca di legno rimango abbastanza stupito dalla scena che mi si presenta davanti.

"Non sto scherzando"

"Non sei normale, come hai fatto a cadere dalla scala anti-incendio?"

"Non è stata colpa mia!"

"Ovvio, è stata colpa della scala"
Esclama Ashton per poi scoppiare a ridere, probabilmente per la sua espressione alquanto strana, trascinando anche lei con se.

Tossisco un paio di volte per attirare la loro attenzione, riuscendoci alla perfezione e facendo in modo che entrambi i loro sguardi si posizionino sulla mia figura e quella di Michael al mio fianco, ponendo fine alle loro risa.

"Rikki questi son-" 
Ashton non fa in tempo a finire la frase poichè la rossa lo precede senza troppi ripensamenti o titubazioni.

"Luke e Micheal e, se non erro, quello che sta arrivando è Calum"

Esclama con estrema tranquillità, indicando il ragazzo che si sta lentamente avvicinando alla posta. Rimango del tutto basito da queste sue parole, chiedendomi come faccia a sapere i nostri nomi. Potrei concederle di conoscere il mio, ma quello degli altri?

"Non è difficile fare una cosa chiamata ascoltare
Ribatte quasi sarcasticamente, probabilmente notando la mia smorfia confusa, ricordandomi che siamo appena tornati dall'anfitetaro e quindi ci siamo appena presentati tutti.

"Ehi ragazzi, sapevo di trovar... Che ci fai tu qui?" 

La frase che stava pronunciando Calum precedentemente si dissolve nell'aria come se fosse un gas, lasciando spazio a parole così taglienti che mi fanno seriamente chiedere come possa cambiare così velocemente. Da serio a scherzoso, da rispettoso a menefraghista, da sincero a bugiardo. Calum penso rimarrà sempre un pò un mistero per tutti, ma questo non cambia il fatto che non abbia assolutamente nessun tatto.

Stubborn -Luke Hemmings-Donde viven las historias. Descúbrelo ahora