Stubborn -Luke Hemmings-

Chapter 16 -Jump-

LUKE'S P.O.V.

"Non è possibile"

Dico quasi senza rendendomene conto proprio per il semplice fatto che la sorpresa è molto maggiore rispetto a tutto ciò a cui stavo pensando precedentemente. Com'è scientificamente possibile che sia ovunque e in qualsiasi luogo? Capisco che lo spazio qui non è poi così ampio, ma comunque nemmeno così ristretto da poterla incontrare sempre in qualsiasi momento. Rimango con lo guardo fisso su di lei, constatando che il mio piano è completamente distrutto così come il mio orgoglio, mentre la risata degli altri si espande velocemente nello spazio circostante. 

"Ora che è tutto sistemato direi che posso anche andare"

Esclama la rossa, sorridendomi tranquillamente, con un tono così naturale che mi fa chiedere come faccia ad essere preparata a qualsiasi situazione che le si pone davanti.

"Ciao ragazzi, ci vediamo domani" 

Aggiunge velocemente, mandando un piccolo bacio volante come se volesse, ancora una volta, prendermi altamente per il culo. Prima che possa davvero allontanarsi, la blocco prendendole il polso ed attirandola a me. 

"Tu non vai da nessuna parte"

Affermo, cercando di non concentrarmi troppo sulla vicinanza fra noi due, e riportando lo sguardo sui suoi occhi. Non dovrebbe nemmeno importare quanto siamo vicini fra noi, ma in questo momento, la mia attenzione è quasi completamente incentrata su questo fatto; e non ne capisco il motivo.

"E chi me lo impedisce?" 

Chiede con un tono provocatorio, quasi come se sfidarmi la divertisse davvero. Non avrei mai potuto immaginare di trovarmi in una situazione del genere solo il primo giorno qui, ma ho la netta impressione di poter dire la stessa cosa per quanto riguarda questa ragazza che mi sta nettamente facendo impazzire.

"Il sottoscritto"

"Ma che paura, un mollusco mi sta minacciando" 

Esclama con fare teatrale mantenendo quell'espressione indecifrabile che, fino ad ora, non mi è stata per nulla d'aiuto. La guardo truce, pensando seriamente al fatto che, ora come ora, avrei davvero l'impulso di annegarla nel lago.

"La mocciosa ha voglia di scherzare" 

Mi basta guardarle gli occhi per capire che sto firmando, da solo, la mia condanna a morte continuando a chiamarla con questi nomignoli che, a quanto pare, non riesce proprio a sopportare.

"Cretino, tappati quella bocca"

"Perchè mai dovrei farlo, principessina?" 

Ribatto immediatamente, non riuscendo a farne a meno. Alla fine, analizzando bene la situazione, si può chiaramente vedere come sia lei, in realtà, a provocare il sottoscritto. Io non sto facendo altro che rispondere alle sue provocazione, quindi sostanzialmente è stata lei ad iniziare questo cerchio continuo.

"Perchè potrei non rispondere alle mie azioni e ti ritroveresti, ancora una volta, steso da una ragazza"

Il modo in cui sottolinea le ultime tre parole mi fa rendere davvero conto come possa trovare un certo divertimento nello sfidarmi. Devo assolutamente trovare qualcosa di efficacie, cercando di non provocarla ulteriormente, ma con l'intento di lasciarla senza parole.

"Hai per caso perso la lingua o te l'ha mangiata il gatto?"

"Mocciosa va a finire male"

Dico velocemente, non concentrandomi troppo sulle sue parole ma pensando a come potrei agire in questo momento. Il fatto che sia stata una giornata davvero movimentata non aiuta moltissimo, ma non posso arrendermi proprio in questo momento e soprattutto non con lei.