Chapter 67 -Naked-

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In questi capitoli sarebbe fantastico vedere i vostri commenti su ogni piú piccola cosa, semplicemente perchè mi mancheranno. Forse capirete maggiormente nello spazio autrice, ma intanto l'ho scritto.


Dopo aver passato una mattinata come tante altre, cercando di capire il senso delle sfide che stanno proponendo Amanda e Daniel, e dopo aver pranzato, la notizia di avere il pomeriggio libero non poteva essere piú azzeccata.

In teoria, i due, ci hanno lasciato il pomeriggio per iniziare a pensare all'organizzazione del ballo; ma non penso che questo coincida con le nostre idee.
Alla fine, occhio non vede, cuore non duole.
E quale altro momento per mettere in atto la mia vendetta se non adesso? La mia idea non è molto complessa, ma comunque non sarei stato capace di riuscire ad organizzare tutto da solo. E, in questi casi i ragazzi sono molto collaborativi.

Dopo avermi preso per il culo come minimo per tre ore consecutive per i capelli e la cipolla, mi hanno raccontato degli scherzi che la mia ragazza ha fatto a loro e, a quel punto, i ruoli si sono invertiti. Alla fine, il colore è scomparso dai capelli dopo circa cinque lavaggi e un contenitore di shampoo; ma almeno me ne sono sbarazzato.

Potró essermi innamorato di lei, ma rimane sempre e comunque una piccola stronza e bastarda.

Rientro nel bungalow, dopo essermi definitivamente messo d'accordo con i ragazzi fuori.
Devo sfruttare il momento di pausa che hanno prima dell'inizio delle sfide; anche perchè poi io e Rikki dovremo almeno fingere di preparare qualcosa per il ballo.

"Cosa stai facendo?"
Le chiedo, non appena la vedo china sul tavolo, mentre scarabocchia qualcosa su un pezzo di carta.

I capelli sono racconti in una coda scompigliata e la montatura nera la fa sembrare alquanto seria e posata.

"Pensavo a qualcosa per il ballo"
La guardo stupito, mentre mi tolgo la felpa, per poi raggiungerla e guardare a cosa stava lavorando.

Non appena vede che cerco di sbirciarle il foglio, lo gira di scatto, facendomi segno di allontanarmi.

"Non è ancora finito"
Ribatte, mentre io alzo le mani in segno di resa, andando verso il letto.

Ormai non posso aspettare ancora moltissimo, devo mettere in atto ció che abbiamo pianificato.

Sia lodato il signore per le informazioni che sono riuscito ad estorcere ad Alaska; anche se alla fine non è stata una cosa impossibile.

Successivamente al suo scherzo, la mora è stata abbastanza sulla difensiva per quanto riguarda Rikki e non si è fatta troppi problemi quando le ho detto che pianificavo una vendetta.

Una vendetta contro la rossa significa volersi male già in primo luogo, ma ho la sensazione che me la farà pagare in un'altro modo. Non penso si vendicherà con un'altro scherzo proprio perchè sarebbe giocare il mio stesso gioco. E anche se volesse vendicarsi, ce la farebbe benissimo. Quella ragazza riesce ad avere il coltello dalla parte del manico sempre e comunque. Non capisco ancora come sia possibile; eppure è così.

Lancio uno sguardo veloce all'orario prima di togliermi anche la maglia, rimanendo a torso nudo ed iniziando a fare qualsiasi cosa che implichi un movimento.
Il mio obbiettivo è distrarla, e penso che questo sia il modo migliore.

"Cosa stai facendo?"
Mi chiede incuriosita, guardandomi di sottecchi ed appoggiando sia la matita che gli occhiali sul tavolo.

"Ho caldo"
Rispondo semplicemente ricevendo da parte sua uno sguardo interrogativo, come se non ci credesse veramente.

So che non ci crede minimamente; ma posso arrivare al mio obbiettivo solo pian piano.

"Dico sul serio"
A questa mia affermazione, non del tutto convinta, mi guarda nuovamente con quella sua espressione di disapprovazione che mi fa dannare.

Stubborn -Luke Hemmings-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora