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"Il volo per Manhattan sarà a breve in partenza, vi preghiamo di allacciare le cinture di sicurezza e di spegnere i dispositivi elettronici fino al nostro avviso. Grazie per aver scelto la nostra compagnia. Vi auguriamo un viaggio" annunciò una voce femminile al microfono, facendo riecheggiare la sua voce su tutto l'aereo.

Appoggiai la schiena sulla piccola poltroncina, in cui ero comodamente seduta - in prima classe - dato che anche questa volta, Rayan non aveva minimamente badato a spese. Dopo aver collocato il suo unico bagaglio a mano in alto, si sedette al mio fianco, sospirando mentre chiudeva gli occhi appoggiandosi allo schienale. Quella mattina ci eravamo alzati alle prime ore del mattino, avevamo fatto colazione all'Hotel e dopo aver fatto chiamare un taxi, ci eravamo diretti in aeroporto. Lì con mia grande sorpresa, avevamo incontrato Juan - il mio vecchio amico d'infanzia - e  Julie - la ragazza che avevo conosciuto in un ristorante, la brava ballerina di salsa - erano venuti apposta a salutarmi prima di partire, mi sarebbero mancati tanto e non sapevo quando o dove li avrei rivisti nuovamente.

Mancavano ancora una quindicina di minuti alla partenza, quindi sfilai il cellulare dalla tasca dei jeans e dopo aver acceso lo schermo notai due messaggi. Il primo era di Laris, che mi chiedeva a che ore sarei arrivata e che non vedeva l'ora di vedermi. Il secondo invece era da Jacob, augurava a me e a Rayan un buon viaggio. Quest'ultimo nel frattempo aveva aperto gli occhi e mi stava guardando malissimo. "Che c'è?" gli chiesi, inarcando un sopracciglio.

"Payton, metti via il cellulare. Stiamo per decollare fra cinque minuti e in questo modo stai mettendo in pericolo la vita dei passeggeri e della nostra. Quindi per favore." annunciò, indicando il mio cellulare con la fronte aggrottata e non potei fare a meno di notare un filo di severità nella sua voce.

"Jacob ci augura di fare buon viaggio" risposi, cercando in qualche modo di giustificarmi.

"Chi è Jacob?" chiese, inclinando la testa di lato.

"Il mio migliore amico"

"Chiunque esso sia, spegni e metti via il cellulare" ordinò, passandosi una mano sui suoi capelli.

"Okay, okay. Lo metto via!" risposi. "Sei frustante" aggiunsi lamentandomi.

"Sto solo cercando di rispettare le regole durante il volo, dovresti farlo anche tu" disse, e dopo ciò chiuse gli occhi. Alzai gli occhi al cielo a mia volta, per poi fare lo stesso, avremo avuto un lungo viaggio. E mentre cercavo di addormentarmi, continuavo a pensare alla nostra Luna di Miele, era stata fantastica e mi ero divertita un mondo! Peccato però, che questa bolla di felicità stava scomparendo a man mano che tornavamo a casa e chi mi avrebbe assicurato che Rayan sarebbe rimasto lo stesso una volta tornati? A quel pensiero rabbrividii.

^~^


Aprii gli occhi in una fessura, subito dopo aver sentito un contatto sulla mia mano, e guardando notai che Rayan stesse baciando le nocche delle mie dita. "Siamo arrivati?" gli chiesi, mentre venni presa da un leggero sbadiglio.

"Manca ancora un ora, ma ti ho voluta svegliare per farti mangiare qualcosa" rispose, appoggiando le nostre mani sulle sue ginocchia.

Annuìì semplicemente, era stato carino da parte sua svegliarmi per mangiare, anche perché avevo davvero molta fame e lo si poteva capire dai brontolii provenienti dalla mia pancia. "Pasta" risposi alla domanda della Hostess, una volta arrivata da noi chiedendoci fra tre possibilità di scelta.

"Acqua naturale, grazie." rispose Rayan a sua volta per le bibite. "Per te va bene?" chiese, rivolgendosi a me, facendomi annuire ancora una volta.  "Continuo a preferire la cucina di Rose" parlò riferendosi alla governante della sua Villa, una volta masticato e ingoiato una sottospecie di carne avvolta in una salsa dorata.

Schiava Di Un MiliardarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora