41.

23.3K 1.1K 41
                                    

Erano le tre del mattino quando Rayan chiuse - finalmente - le palpebre per dormire. Prima di alzarmi, lasciai un bacio sulla sua fronte e poi mi allontanai dal letto. Presi dalla cabina armadio la maglietta e l'ago e il filo, per cucire lo strappo fatto da Miley.

Non riuscivo quasi a vedere dove stessi andando, a causa del buio che regnava nella stanza e perché morivo dalla voglia di dormire. Avevo chiacchierato con Rayan fino a qualche minuto fa, era piacevole parlare con lui. Mi ascoltava quando avevo qualcosa da dire e quando gli chiedevo un consiglio, non esitava a darmi la sua opinione. Era comprensivo e sorrideva ogni volta che mi arrabbiavo, quando parlavo di qualcuno che non mi piaceva o non rientrava nelle mie simpatie. Rayan era un ragazzo spettacolare, ma non trovavo il coraggio di dirglielo in faccia come lui riusciva a farlo con me.

Dopo aver chiuso la porta alle mie spalle, mi incamminai in punta dei piedi verso il salone al piano di sotto. E dopo essermi finalmente seduta nel divano, mi accorsi di un piccolo e insignificante dettaglio.
Io non sapevo minimamente cucire.

Fantastico, e ora? Non mi sarei mica presentata con la maglietta conciata così.

Rose, mi illuminai, avevo bisogno assolutamente dell'aiuto di quella donna.

Andai in cucina - sperando vivamente che fosse lì - altrimenti, avrei dovuto girare per ogni angolo della Villa o entrare in ogni stanza alla sua ricerca. Ovviamente non c'era, dopotutto erano quasi le tre e mezza del mattino, sicuramente starà a letto a dormire. Non potevo mica andare a svegliarla.
Della serie: "Rose, mi aiuti a cucire?" Mi avrebbe semplicemente mandato a quel paese e l'avrei anche capita.

Sospirando andai ad aprire il frigorifero, tirai fuori la scatola del latte e dopo aver preso un bicchiere, versai il contenuto di quest'ultimo per bere.
Ed ora, cosa avrei dovuto fare?

Potevo benissimo presentarmi alla partita senza la maglietta, ma sapevo anche che indossarla avrebbe reso Rayan davvero felice. Ed io volevo renderlo felice, più di ogni altra cosa al mondo. E l'unica cosa che volevo nel giorno del mio conpleanno, era guadagnarmi un suo sorriso. Nemmeno una collana da diecimila dollari, sarebbe arrivata a tal regalo.

Cucire non poteva essere così difficile, giusto? Mi domandai mentalmente.

Aprii la scatoletta con gli aghi e i fili necessari, e ripetendomi mentalmente che sarebbe andata tutto bene, iniziai quella che sarebbe stata la mia opera d'arte.

^~^

"Payton?" Sentii una voce calma sussurrare, ma era come se fosse lontana. "Payton, mia cara." Aggiunse Rose, mentre sentivo una piccola mano appoggiarsi sulla mia schiena.

La sua pressione sulla mia pelle, mi fece aprire gli occhi.

"Uhm?" Mormorai, stropicciandomi gli occhi con le dita delle mani. "Che ore sono?" Chiesi guardando la luce del sole oltre la grande finestra in vetro, che circondava la maggior parte della cucina.

"Le nove passate mia cara, hai dormito qui per tutto il tempo?" Mi chiese incamminandosi in direzione dei fornelli, per appoggiare la moka del caffè sopra uno di essi.

"Credo di sì." Mormorai, per poi guardare il tessuto che avevo fra le mani. Ce l'avevo fatta, ero riuscita in qualche modo a cucire lo strappo sulla spalla. Mi sentivo abbastanza fiera di me stessa, se non fosse per guadagnare un sorriso di Rayan vedendomi in prima fila alla sua partita, non avrei mai passato tutta la notte a cucire e per di più, mi ero procurata dei tagli sull'indice delle dita. Non avrei mai più cucito in vita mia. Quello era poco ma sicuro. "Rayan?" Chiesi non vedendo nemmeno quella mattina, la presenza di mio marito in cucina.

Prima di rispondere, mi accorsi che esitò per qualche secondo e girandosi in mia direzione, sforzò un sorriso. "Commissioni." Si limitò a rispondere.

Schiava Di Un MiliardarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora