48. Parte Seconda

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Rayan

Quando Payton prese le mie mani dalle sue ginocchia, per appoggiarle sopra il suo ventre dopo aver pronunciato: "Nel team del papà", non avevo potuto far a meno di appoggiare la fronte sulle sue gambe e lasciar che le lacrime scorressero lungo le mie guance silenziosamente.

Mia moglie mi aveva appena annunciato, che di lì a pochi mesi, sarei diventato ufficialmente padre del bambino che portava in grembo con sè. Nostro figlio, piccolo Johnson pensai involontariamente, mentre un sorriso affiorava lentamente sulle mie labbra.

Non potevo davvero crederci alle sue parole pronunciate minuti prima, mi sembrava di averlo sognato anziché  averlo sentito realmente. Sarei diventato Padre e l'idea ottenere quel ruolo, da un lato mi terrorizzava.

Ne sarei stato all'altezza? Continuavo a chiedermi mentalmente, da alcuni minuti buoni.

Quando ho sposato Payton mi comportavo come un ragazzino privo di coscienza, non la rispettavo - stando ancora con Miley - e senza nemmeno rendermene conto avevo incominciato una vita Matrimoniale, con il piede sbagliato. Passando le mie giornate con Payton - però - avevo imparato ad aprire gli occhi, guardando diversamente la donna che avevo sposato e di cui ero da sempre innamorato, nonostante le divergenze del passato. Mi aveva insegnato molte cose di cui ignoravo l'esistenza, ad esempio: il modo incondizionato di amarla, il modo di conquistarla - mettendo da parte il mio patrimonio - con un semplice gesto, mi aveva insegnato anche ad essere l'uomo che ero diventato oggi. Questa donna mi aveva stravolto la vita, in un modo straordinariamente positivo. "Dillo di nuovo." Sussurrai con le labbra contro la pelle delle sue cosce, sentendo anche il sapore delle lacrime  - di gioia - che avevo versato.

Lei tolse le sue mani dalle mie, per andare ad appoggiarle sopra alla mia testa, accarezzando la nuca rasata descrivendo cerchi irregolari. "Sei appena entrato a far parte del cerchio di una famiglia, sarai padre di questo bambino Ray." Sussurrò con voce dolce e mi immaginai all'istante il momento in cui si sarebbe comportata allo stesso modo, per colmare le lacrime di nostro figlio. "E credo proprio, che diventerai un papà meraviglioso." Aggiunse fermando le carezze sulla mia testa, facendo alzare quest'ultima in sua direzione e facendo incontrare i nostri sguardi.

Ero innamorato perso di quella donna, che a breve tempo sarebbe diventata la mamma di questo piccolo. "Così come sarai una madre altrettanto meravigliosa." Aggiunsi riferendomi alla sua frase in precedenza. "Ti amo più di ogni altra cosa al mondo e farò in modo di dare altrettanto amore a questo piccolo in arrivo." Aggiunsi avvicinandomi alle sue labbra, per lasciarci un bacio.

E in quel momento capii, che con Payton al mio fianco - come moglie, amica e futura madre di mio figlio - avremo formato una famiglia meravigliosa. "Ti amo, Ray Incondizionatamente." Mi sussurrò sulle labbra, prima di baciarmi. La strinsi a me, prima di farla completamente mia.

^~^

Aprii gli occhi lentamente, ambientandomi alle prime luci del sole che si infiltravano fra le tende, che coprivano le vetrate della camera da letto. Mi stropicciai quest'ultimi con le dita, appoggiando le mie mani sul mio petto scoperto - grazie alle agili dita di Payton - dalla notte precedente.

Sorrisi nel momento in cui il suo nome eccheggiò nella mia mente: Payton, mia moglie e - a breve tempo - madre di nostro figlio. Pensai girandomi su un fianco subito dopo, appoggiando il gomito sul cuscino e la testa sul palmo della mano.

Lei dormiva ancora, distesa fra la metà della sua e della mia parte del grande letto matrimoniale e girata in mia direzione, con un espressione serena sul volto. Era così bella, pensai avanzando con le dita verso i suoi capelli per accarezzarle la testa, facendo attenzione a non svegliarla, volevo prendermi tutto il tempo per poterla guardare.

Schiava Di Un MiliardarioWhere stories live. Discover now