33. Parte Seconda

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Mi sono trattenuta, ma alla fine sappiamo sempre che l'ultima goccia d'acqua, fa traboccare il vaso. E mia carissima @Sofiaabelieber , tu hai fatto traboccare la mia umile pazienza. Non volevo arrivare a questo punto, ti ho chiesto gentilmente di smetterla. Ma è stato come evitare di dare le caramelle ad un bambino, più cerchi di evitare e più si lamenterà con l'intento di ottenere ciò che vuole. Ti sei per caso sentita importante, nel correggere ogni minima cosa o decidere cosa devo o non devo fare delle mie storie? Scusami, ma sei per caso una scrittrice famosa? Hai per caso, o casualmente, vinto un premio per il miglior libro dell'anno? Se in cima alle classifiche? Uhm no, non mi pare. Quindi se non hai fatto ancora uno dei primi passi che ti ho elencato, ti illumino all'istante che non sei assolutamente nessuno per venirmi a fare da giudice o a giudicare qualunque cosa io scriva. I libri sono miei, tecnicamente ho la pura libertà di ideare, scrivere, ritardare un aggiornamento, sbagliare, sbagliare di nuovamente, e fare come cavolo mi pare e piace. Ho problemi con le doppie? Ma dai, scoop del momento. So benissimo di avere un problema con le doppie, ho un professore che mi insegna a scuola apposta. E oltretutto l'ho sempre sottolineato di lasciare qualche errore nei capitoli e vi ho sempre chiesto scusa al riguardo. Sono Brasiliana e in più delle volte ho difficoltà, lo ammetto  senza problemi. Scrivo un libro per pure divertimento e perché mi fa piacere far leggere a qualcuno ciò che ho da offrire. Se devi criticarmi, offendere i miei libri, ti chiedo gentilmente di alzare i tacchi, andartene e smettere di leggerli. Nessuno qui ti obbliga a farlo. Accetto le critiche costruttive, che mi aiutino a migliorare nella scrittura e anche grammaticalmente, sono sempre e più che disposta ad imparare, se siete disposte ad insegnarmi nella giusta moderazione. Perché di ordini e insegnamenti di vita, ne prendo soltanto da mia madre. Sai cos'è il termine di vita sociale? Se non se hai una, ti consiglio di iniziare a costruirla dato che non hai niente di meglio da fare che stare qui a rompermi i cosiddetti. Permettendoti di farmi la morale come se farti gli affari miei, fosse il tuo posto nel mondo. E questo non è un invito.
Spero che questo tu non lo prenda come una mancanza di rispetto nei tuoi confronti, ma che ti faccia capire determinate cose.
Ora se vuoi scusarmi, ho dei lettori fantastici da accontentare.

Payton

Nessuno dei due disse nulla per tutta la durata in cui lavamo i piatti, d'altronde continuavo a stuzzicarlo e da parte sua, ricevevo occhiate e sorrisi al quanto furbi. Non potei fare a meno di chiedermi, a cosa stesse pensando quando mi guardava o a quando mi sorrideva.

Mi piaceva giocare con Rayan, perché quando scoppiava mi faceva sbellicare dalle risate. Poi non aveva tutti i torti, qualcosa stavo facendo ma non sapevo specificarlo. È come se volessi attirare la sua attenzione o semplicemente averlo tutto per me, in fin dei conti era mio, ma non completamente. "Andiamo a dormire?" Mi chiese Rayan, sistemando le ultime posate nel cassetto della cucina, per poi girarsi in mia direzione e tendermi la mano.

Annuii e dopo aver stretto la mia mano nella sua, ci incamminammo verso la nostra stanza. Aveva le dita lunghe e morbide, la sua pelle era decisamente più calda della mia o forse era la mia più fredda della sua. Ogni volta che mi stringeva la mano, mi sentivo protetta, come se a preoccuparsi delle mie paure e a mandar via le cose brutte, fosse l'avvicinamento di Rayan. Mi faceva sentire bene, stranamente era l'unico. Quando stavo insieme a Jacob, per quanto bene gli potessi volere, non mi sentivo proprio al massimo. O con qualunque altra persona. Avevo anche notato, che negli ultimi tempi condividendo lo stesso letto, mi aveva aiutata a non fare più gli incubi, anzi, dormivo tranquillamente. E tutto questo, nonostante non ne capissi il motivo, era al quanto strano. Perché soltanto con Rayan mi sentivo bene? Perché solo lui riusciva a farmi arrabbiare, volergli più che un semplice bene e ridere allo stesso momento? Perché lui e non un altra persona? "Vado a farmi una doccia." Lo informai per poi entrare in bagno, senza dargli nemmeno il tempo di rispondere.

Schiava Di Un MiliardarioWhere stories live. Discover now