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"Ti ha baciata!?" urlò Laris, mentre camminavamo fra i corridoi della scuola, attirando - come suo solito - l'attenzione di alcuni studenti sulle sottoscritte.

"Shh" cercai di inzittirla, portandomi l'indice della mano destra sulle labbra, per poi annuire scuotendo leggermente la testa. "Non farne un dramma, è stato soltanto un bacio" aggiunsi, cercando di convincere più me stessa che lei.

"Baciare Rayan Johnson, non è soltanto un bacio. Ma chi vuoi darla a bere?" mi chiese, tirandomi una sberla in testa, guadagnandosi da parte mia un'occhiataccia. "Comunque, gli dirai che ti piace?" aggiunse, guardandomi di sottecchi data la sua altezza mostruosa.

Sputai davanti a me il cappuccino, che cinque minuti prima avevo comprato alle macchinette, sporcando pure i jeans bianchi che avevo addosso. "Rayan non mi piace!" risposi agrottando la fronte, pulendomi la bocca con la manica della felpa grigia.

"Se Rayan non ti piace, allora Jacob diventerà etero" rispose, gesticolando con la mano.

"Non sarò mai etero" parlò qualcuno alle nostre spalle, facendoci girare entrambe nella direzione di quella voce familiare. "Loro, non hanno stile" aggiunse Jacob, stringendosi nelle spalle muscolose ricoperte da una giacca elegante, indossava anche dei jeans scuri che gli ricadevano perfettamente lungo il bacino e ai piedi calzava - sempre - un paio di scarpe sportive, bianche.

La sua risposta, fece ridere entrambe. Non ci avrei mai visto un Jacob in versione etero, semplicemente perché non sarebbe stato più lui e a noi ci andava benissimo così. "Jake!" esultai, per poi buttarmi fra le sue braccia, ovviamente avevo chiesto a Laris di tenere in mano il bicchiere col cappuccino per non versarlo addosso a Jacob. "Mi sei mancato" aggiunsi, riferendomi ai giorni che era andato in ritiro con la squadra di Football ed io non l'avevo più rivisto, nonostante ci fossimo sentiti sui social.

"Buongiorno Principessa" rispose, stringendomi in un forte abbraccio, alzandomi da terra per poi roteare su sé stesso.

"Ma quante smancerie" brontolò Laris, che era rimasta a guardarci. Faceva sempre così, a lei non piaceva molto le dimostrazioni d'affetto.

"Felice di rivedere anche te, Laris." disse Jacob, mettendomi a terra, sorridendo alla nostra amica. "Tu non mi abbracci?" chiese, inclinando la testa di lato.

"Vieni qui." rispose Laris, ricambiando un sorriso perfetto, mentre gli andava incontro ad abbracciarlo. "Come sono andate le partite?" gli chiese, una volta che si furono staccati l'uno d'altro.

"Posso annunciare che siamo passati direttamente alle semifinali, non vedo l'ora di stracciare gli avversari." annunciò il ragazzo, accompagnandoci ai nostri armadietti.

"Tutto questo se vincerete" disse Laris, fra una tosse e l'altra, prendendo in giro Jacob.

"Che donna di poca fede" rispose quest'ultimo, estraendo poi qualcosa dalla tasca dei suoi jeans. "Tenete, questi sono dei biglietti per venire a vederci la prossima settimana, portate chi volete." aggiunse, porgendoci due biglietti gialli con scritto: l'ora, la data e il numero dei posti del pubblico.

"Grazie" risposi in coro insieme a Laris. "Allora.." dissi io. "Come va con Steven?" chiesi a Jacob, riferendomi al suo ragazzo.

"Tutto apposto, questa sera vado a casa sua e ceneremo insieme" rispose, e non potei fare a meno di notare come le sue labbra formarono in poco tempo un sorriso enorme. Jacob amava Steven, Steven amava Jacob, era l'amore che avrei sempre voluto conoscere io.

"Tutto bene, PM?" mi domandò lui, notando come avessi cambiato il mio umore. PM era il soprannome che mi aveva dato, come l'orologio, peccato che la sottoscritta non fosse mai puntuale.

Schiava Di Un MiliardarioWhere stories live. Discover now