11. Parker

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"Blaire Justin's" sussurrai "come mai non sei con Madison e tua sorella?" Domandai guardandola mentre si asciugava il viso bagnato a causa delle lacrime
"Non voglio mai più vederle quelle due!! La mia migliore amica e mia sorella che complottano alle mie spalle..." sussurrò con voce strozzata
"Lincoln?" Domandai e mi guardò sbigottita
"Lo sapevi anche tu? Oh, andiamo" ricominciò a piangere
"Ma che ti aspettavi? La tua migliore amica come la chiami tu, è una stronza e lo sa tutta la scuola che è riuscita a farsi ogni ragazzo esistente, e Lincoln prima di mettersi con te le andava dietro, era palese che ti tradiva" parlai sinceramente
"A quanto pare ero l'unica a non sapere nulla" sospirò

Ci furono vari minuti di silenzio, poi ad interrompere tutto fu lei che si alzò dalla panchina con fare deciso. Solo ora notai il suo abbigliamento, il jeans chiaro stretto con delle scarpette da ginnastica e una felpa rossa, non l'avevo mai vista vestita così, di solito indossa vestitini striminziti.
"Dove vai?" Domandai calma alzando lo sguardo verso il cielo
"A fare scorta di gelato, vieni con me?" Mi guardò seria afferrando dalla tasca le chiavi della sua auto
"Mi stai seriamente chiedendo se ho voglia di venire con te? Vuoi rapirmi? È un complotto vero?" Domandai cauta
"Cosa? No!" Rise leggermente"È solo che non mi va di stare da sola" sussurrò quasi come se non volesse farsi sentire
"Ti accompagno solo se prendi il gelato al cocco" l'avvertì
"Affare fatto" sorrise

Mi alzai e la seguii al supermercato notturno che raggiungemmo grazie alla sua auto.
"Cosa ti direbbe Madison se venisse a sapere che hai passato il sabato sera a mangiare gelato fuori ad un supermercato seduta su di un auto con Parker?" Domandai divertita portandomi il cucchiaio pieno di gelato alla bocca
"Sai, essere amica di Madison significa passare le serate in discoteca a ballare, aiutarla a decidere cosa indossare, truccarla, parlare bene di lei a tutti, stare sempre un passo dietro a lei e mai, ripeto mai apparire più carine di lei. Non ricordo di aver mai parlato con lei di un mio problema, dei miei dolori e delle mie paure, in realtà noi parliamo solo di gossip, pettegolezzi scolastici e di moda, mai un discorso sensato" sbuffò giocando con il gelato nella sua vaschetta
"Perché le stavi dietro allora? A quanto pare hai un cervello e sei anche molto intelligente, so che stando con lei ti crei un nome in quello schifo di scuola ma non sei te stessa così facendo, quindi aiutami a capire come mai sei sua amica, perché davvero non capisco" osservai

"Mia sorella e Madison sono identiche in tutto, loro sono felici solo con un vestito firmato o una borsa costosa, non ci sono mai quando ho bisogno, e non ci sono neanche tra loro, il nostro rapporto è sempre stato un vivere di solo trucco e soldi, ma a me non sta più bene. Ho paura che se dovessi tagliare i rapporti con loro tutti mi escluderebbero e a me non va di restare da sola, non mi piace la solitudine, sono la tipa che adora stare in compagnia" ammise
"Di solito in questi casi si consiglierebbe di parlare con loro, ma non risolveresti nulla, a Madison importa solamente di se stessa" esclamai
"Come fai tu? Insomma come riesci a stare bene anche da sola, non ti ho mai visto parlare con nessuno, stai sempre per fatti tuoi eppure sembri non avere alcun tipo di problema" sbuffò frustata
"Non esiste persona senza problemi al mondo" ammisi
"Ti va di fare una pazzia...?" Sussurrò
"Del tipo?" domandai corrucciata e con la bocca piena di gelato
"Voglio rovinargli la festa, di sicuro si staranno divertendo da pazzi lei e Lin in quel locale, voglio una piccola rivincita. Ci sarà anche Dylan e dopo quello che ha detto di te dovresti fargliela pagare cara" ammiccò
"Che vorresti fare?" Mi accigliai
"Sali in macchina" esclamò e io ubbidii

Mise in moto e partii recandosi ad un locale non molto distante. Raggiungemmo il parcheggio deserto e Blaire parcheggiò accanto a delle moto, riconobbi solo quella di Dylan
"Eccole" sorrise prendendo dalla sua borsa una piccola trousse 
"Non promette nulla di buono" esclamai tra me e me
"Ora mi diverto" uscì dall'auto e si avvicinò a una delle moto
"Blaire forse non dovresti..." non mi ascoltò e si avvicinò alle ruote e con gli spilli le bucò

In Another LifeWhere stories live. Discover now