44. Parker

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"Promettimi che verrai" mi supplicò Blaire
"Promesso" risi chiudendo la porta
Finalmente avevano finito di prepararsi e potevo avere un po' di tranquillità.

Appoggiai la schiena alla porta e mi lasciai scivolare fino a sedermi sul pavimento, ero stanca morta ma non potevo di certo addormentarmi a capodanno.
Mi avvicinai all'armadio e lo aprii per poi indossare dei semplici jeans chiari larghi strappati con una felpa blu con una scritta bianca, infilai le scarpe velocemente per poi scendere al piano di sotto solo per prendere qualcosa da mangiare e poi tornare in camera.
L'atrio era venuto proprio bene, c'era una sfera sul soffitto, una di quelle che trovi in ogni discoteca, tutti erano ben vestiti e bevevano dai bicchieri che i camerieri portavano sui vassoi mentre giravano per la sala. La musica non era molto alta, ma neanche bassa e tutti erano al centro della camera ballando e ridendo.
"E il vestito?" Domandò Blaire gridando raggiungendomi
"Mi sento più a mio agio così" esclamai portandomi le mani nel retro dei jeans "e poi io non festeggio mai il capodanno, perciò ora prenderò qualche schifezza dalla cucina per poi andare in camera a guardare un film, la mia serata ideale è così" scrollai le spalle per poi superarle e andare in cucina dove trovai Lucas
"Che ci fai qui..." sussurrai nel vederlo

Cavoli stava benissimo, indossava un pantalone scuro con una camicia bianca e portava i capelli all'indietro sistemati con il gel .
"Lucas ma stai benissimo" sorrisi ammirandolo
"Vero? Gliel'ho detto anch'io ma lui si è nascosto qui con me perché ha vergogna" rise Alfred
"Non mi sento a mio agio" sussurrò lui nervoso
"Lucas" lo chiamai poggiandogli una mano sulla spalla "sei bellissimo e credimi farai diventare gay molti ragazzi" sorrisi "devi solo avere più fiducia in te stesso, quindi va la fuori e fa vedere a tutti chi sei" gli diedi una piccola spinta facendolo uscire dalla cucina
Mi appoggiai al bancone della cucina e immersi il dito in una piccola ciotola piena di cioccalata bianca fusa
"È buonissima" affermai incredula prendendo un cucchiaino per mangiarne altra
"È avanzata dalla torta che ho preparato per il nuovo anno" rise
"Conservamene un po'" sorrisi e feci per uscire
"Hey, non dirmi che lasci la festa" aprì le braccia incredulo
"Non è il mio genere di cose e poi il capodanno non mi piace per niente" lo informai e sembrò rimanerci male
"Beh, almeno prendi questo" sorrise porgendomi una grossa ciotola con cioccolata bianca
Sorrisi afferrando il contenitore e il cucchiaino per poi ringraziarlo e uscire di li per tornare in camera

Stavo salendo le scale quando mi voltai indietro per vedere cosa combinavano gli altri. Lucas stava parlando con tre ragazzi e rideva molto, mentre Blaire ballava con Lincoln. Daisy parlava con Mose e mi venne da ridere, che fosse lui il ragazzo che ama tanto?
Vidi Cody e Margharet ridere sulla poltrona e Bettany che si limonava con un tipo. Tutto sembrava essere perfetto per loro così mi voltai per poter risalire una buona volta.

Girai l'angolo del corridoio per raggiungere finalmente la mia camera ma sentii delle voci e mi fermai
"Scordatelo Madison" ringhiò Dylan
"Hai un patto con me Johnson" ammiccò lei ridendo
"Hai detto che se mi sarei finto il tuo ragazzo per tutta la mia festa mi avresti dato quelle foto" sbottò incazzato
"Non ancora" gridò lei "Voglio vedere Parker soffrire" esclamò
Io? E cosa centro io?
"E per questo che prima hai detto che io e te stiamo insieme? Per far star male lei?" Domandò lui incredulo
"Credi che non mi sia accorta che state sempre insieme? Lei prova qualcosa per te" gridò
"Ma di che stai parlando" domandò Dylan sbuffando
"Apri gli occhi Dylan. È colpa sua se tra me e te le cose non funzionano più"
"Madison, non è colpa di Holly se io e te ci siamo mollati, sei tu cazzo, tu devi sempre controllare tutto e tutti e sei così finta che non so se ci sia qualcosa di vero in te" esclamò lui freddo
Si sentì il rumore di uno schiaffo e poi un grido:
"Sei solo uno stronzo"
Sentii il rumore dei suoi tacchi sempre più lontani, segno che era andata via.
Ma che diavolo era appena successo? Era tutto così drammatico cavoli!!

In Another LifeWhere stories live. Discover now