58. Johnson

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La sua domanda mi aveva spiazzato, ma promettergli una cosa simile non mi costava nulla. Così per tranquillizzarla lasciai intrecciare le nostre dita per poi tornare sul letto.
Ero sincero a dire il vero, sarei andato ovunque con lei, e se sentiva così tanto il bisogno di andare via l'avrei fatto senza pensarci due volte. Era così bella, adoravo sentirla a contatto con la mia pelle, che si trattasse di un bacio o di tenerla semplicemente stretta a me. La verità era che di questa ragazza non ne avrei avuto mai abbastanza.

Hol sembrava essersi addormentata e anche se prima non avevo detto nulla, avevo capito che non si sentiva bene, era un po' pallida e poi sono sicuro che la lite con la sua famiglia la stesse stressando molto. Dopo due ore abbondanti passate a parlare su dove vorrebbe andare e su cosa fare insieme, sentii il suo respiro farsi totalmente calmo e capii che si era addormentata con la testa sul mio petto.
Sentii qualcuno aprire la porta e quando mi voltai vidi Lucas entrare fermandosi poi sotto la soglia vedendo la scena. Feci segno di stare zitto e, stando attento a non svegliare Holly, mi alzai per andare da mio fratello e tirarlo per la maglietta e trascinarlo fuori
"Qui c'è Holly, puoi dormire con Jay tu" gli imposi
"Se non fosse che Jason non riesce ad aprire la porta" mi fece presente
"Ok, aspetta" presi la chiave elettronica dalle mani di Jason e cercai di aprire la porta che dopo vari minuti si aprí
Tornai in camera e trovai Hol nella stessa posizione di quando l'avevo lasciata pochi attimi prima.

Senza svegliarla tornai a letto e prima che potessi rimetterla nella posizione iniziale si girò di scatto nel sonno finendo con il viso accanto al mio lasciando tra noi pochi, pochissimi centimetri di distanza.
Cazzo se era bella. Bellissima a dire il vero. Con quel viso dai lineamenti dolci e quell'aria angelica, era bello osservarla mentre dormiva, da sveglia era scontrosa e capricciosa.
Mi addormentai accanto a lei in pochi minuti dato che ero stanco morto anche io.

******

"Sveglia" sentii gridare e in meno di cinque secondi mi ritrovai con la schiena sul pavimento freddo della stanza
Dove sono? Cosa succede? Ma soprattuto perché sono caduto così bruscamente dal letto?
Sveglia Dylan...

Sentii ridere e riconobbi la voce di quella piccola peste che stavo per uccidere.
"HOLLY" gridai fuori di me alzandomi massaggiandomi il sedere dolorante
"Eri così buffo" scoppiò a ridere
"Ti ammazzo se ti prendo" ringhiai alzandomi
Corse fuori dalla stanza prima che potessi prenderla, così la inseguii.
Uscì dalla stanza chiudendo la porta e per poco non ci andai a sbattere, per poco per mia fortuna.
La aprii velocemente e tornai a inseguirla, rideva nei corridoi desolati di quel posto e solo allora mi resi conto dell'orario. Erano le 7 del mattino, insomma chi era sveglio a quest'ora?
"Hey" sussurrò Jamiee quando si ritrovò Hol davanti
"Come mai sveglia a quest'ora?" Sbuffò Holly fermandosi davanti la stanza della sorella dalla quale era appena uscita quest'ultima
"Jam, sono pronto" esclamò quel damerino del suo ragazzo uscendo anche lui dalla stanza "Ah ragazzi, già svegli?" Domandò sorridendo
"Si, e ora dobbiamo andare. Ciao" fece Hol ma Jamiee la fermò
"Voi due eravate insieme stanotte?" Chiese curiosa
"Sono cazzi miei" sbottò lasciandomi confuso e sorpreso
Perché arrabbiarsi tanto? Sembrava odiare la sorella a morte.
"Hol, ti prego smettila di avercela con me, se solo mi lasciassi spiegare-" iniziò Jamiee per poi essere interrotta
"Stammi lontana Jamiee, fa finta che non esista, perchè per te sono morta d'ora in poi" sussurrò arrabbiata
Wow, avevano avuto proprio una bella lite per dire così.

"Sarà meglio se vada in camera mia adesso" andò via e andai ad aiutarla con la chiave dato che era proprio difettosa
"Che cosa carina" sussurrò Hol guardando davanti a se una volta entrata
Il piccolo Jason e Lucas stavano dormendo in modo davvero buffo. Jason era a pancia in giù e aveva una gamba stesa e l'altra su quelle di Lucas, aveva una mano su viso di mio fratello e la bocca aperta. Il biondo invece aveva la bocca anch'essa aperta coperta però dalla mano di Jason, aveva le braccia sopra la testa e le gambe piegate.
"Dovremmo svegliarli?" domandai divertito affiancandola
"Non ci provare" mi diede un pugno sul petto per poi fare segno di fare silenzio

In Another LifeWhere stories live. Discover now