28. Parker

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"Ahia" mi lamentai per quella che sarà stata la decima volta in meno di cinque minuti
"Sta ferma" mi rimproverò Jimmy
"Ma fa male" sussurrai stringendo i denti
"Andiamo, ringrazia che è piccolo, pensa se dovevi fartene uno grande" rise Brad seduto accanto a me

Avevo impiegato quasi un ora per scegliere il tatuaggio adatto, nel frattempo sia Molly che Brad avevano finito il tatuaggio e ammetto che erano belli. La farfalla di Molly era completa piena di colori e se l'era fatta tatuare sulla vita verso destra, mentre lo scorpione sul petto di Brad era privo di colore ma era bello.
Tutti erano accanto a me divertiti e increduli, non credevano che mi sarei fatta tatuare sul serio e ammetto che era stata una pessima idea, non oso immaginare la faccia dei miei genitori quando lo vedranno.
Kas e Mu mi avevano fatto vedere tutti i disegni e mi avevano dato alcune idee ma alla fine dopo una lunga ora di stress avevo deciso da sola il tatuaggio, l'avevo detto a Jimmy che era qui da circa 30 minuti a tatuarmi il polso sinistro.

Era una pazzia e ne ero consapevole, sapevo che me ne sarei pentita ma ormai era troppo tardi per tirarsi indietro.
"Porca merda Jimmy non ne posso più" piagnucolai 
"Ha quasi finito" esclamò Peter divertito
"Non credevo si sarebbe fatta tatuare" sorrise Kim
"Prima e ultima volta" esclamai sicura delle mie parole
"Puoi sempre coprirlo se non ti piace" affermò Kassie
"Fatto" gridò Jimmy fiero

Aprii gli occhi e osservai il braccio che bruciava, era rosso ma il disegno era ben visibile ed era bellissimo, mi piaceva da matti e mi esaltava tantissimo.
"Lo voglio anch'io" sussurrò Molly
"È bellissimo tesoro" sorrise Kassie
"Straordinario" commentò Peter
In effetti, era proprio bello, mi piaceva davvero un botto.
"Non oso immaginare la faccia di mia madre" affermai terrorizzata ma ormai il danno era fatto
"Allora? Ti piace o no?" Domandò Jimmy sulle spine
"Da morire" sorrisi e mi abbracciò forte fiero della sua opera d'arte.

"Sono già le 5 del pomeriggio, cazzo tra mezz'ora inizio il turno al locale" esclamò Molly
"Io vado, dieci minuti e devo stare in lavanderia per iniziare a lavorare, ciao ragazzi" salutò Sam "Hol, è stato un piacere conoscerti spero che ti unirai ancora a noi" disse prima di andar via
Il mio unico pensiero andava al mio braccio, il disegno era bellissimo ma restai del parere che potevo evitarlo.
"Dai vieni, ti accompagno a casa" esclamò Brad passandomi il cappotto
"Quanto ti devo Jimmy?" Domandai
"Pazza? Assolutamente nulla stupida" rise
"Grazie sei il migliore" lo abbracciai prima di andar via
"Tesoro metti questa per un settimana" esclamò Kassie passandomi una crema in uno scatolo rotondo bianco
"Grazie" sorrisi prendendo il contenitore
Salutai Mu con un gesto della mano e lo vidi concentrato a tatuare un cliente ma mi salutò ugualmente con un gran sorriso.

"Simpatici i tuoi amici" esclamai a Brad una volta raggiunta la moto
"Sono forti" sorrise lui
"Cosa c'è tra te e Johnson?" domandò dopo pochi secondi di distacco
La curiosità mi stava divorando lo ammetto.
"Non chiederlo Hol, la cosa è più complicata di quello che sembra, è molto più di una litigata e di rancori, tra noi c'è un odio troppo grande per essere spiegato. Eravamo migliori amici, lui era mio fratello e io il suo e ora ci odiamo con tutti noi stessi" esclamò serio "Non immischiarti in questa storia o non ne uscirai più, anche Molly ne è fuori, i ragazzi lo sanno e ne subiscono le conseguenze ogni giorno come me, per te sarebbe troppo da sopportare, hai già i tuoi di problemi" affermò sorridendomi debolmente
"A proposito di questo, non hai detto a nessuno della mia malattia vero?" Domandai
"Nessuno sa nulla, e tranquilla non lo dirò al tuo adorato Johnson" montò in moto e lo seguii salendo dietro di lui

Brad correva davvero come un pazzo, mi aggrappai forte a lui e ammetto che un po' ero agitata per la sua guida, con Dylan era diverso, lui correva si ma era diverso, con Brad non avevo quella sicurezza che avevo con lui.
"Domani se vuoi passa per il negozio, dopo la scuola andiamo tutti la" affermò una volta arrivati fuori il cancello di casa mia
"Ci penserò" esclamai
"Il tatuaggio non ti causerà problemi con la tua malattia vero?" Chiese per esserne sicuro
"Non ne avevo mai fatto uno ma credo non ci siano problemi" sussurrai non molto sicura

Ora che ci pensavo, ero stata troppo impulsiva, avevo agito in quel modo perchè ero arrabbiata con Dylan e volevo una distrazione, non avevo pensato al cancro, non avevo pensato al fatto che possa giovare alla mia salute.
"Ci si vede Brad" lo salutai lasciandogli un bacio sulla guancia per poi entrare in casa preparandomi alle grida di mia madre

"Sono a casa" gridai aprendo la porta
"Ciao Olivia" sorrise Jamiee infilandosi il giubbotto
"Esci?" Domandai curiosa
"Jason non è ancora tornato e mamma mi ha chiesto di andare a prenderlo prima di andare a lavoro" esclamò
"Posso andare io se vuoi" affermai
"Tranquilla sono di strada" mi diede un bacio sulla fronte per poi andare via
Passai il pomeriggio a studiare per mettermi in pari con lo studio e ordinai una pizza con Jason dato che sia Jamiee che i nostri genitori erano ancora a lavoro.
Verso le 22 arrivarono tutti e tre insieme, papà aveva chiesto un permesso per tornare prima così era andato a prendere la mamma e Jamiee.

"Mi dispiace avervi lasciato da soli" sussurrò mamma sfilandosi i tacchi
"Tranquilla abbiamo visto un film" affermò Jay sorridente
"Quale?" Chiese papà sedendosi sul divano
"The Last Song" affermai
"Che orrore" fece una smorfia Jamiee "Aspetta un attimo, cosa diavolo è quello?" Chiese poi indicandomi il braccio inorridita
Io e Jay ci guardammo per poi ridere, a lui era piaciuto tantissimo e aveva detto che mi rendeva più figa il che mi aveva tranquillizzata, almeno non piaceva solo a me come disegno.
"Fa vedere?" Mamma mi prese il braccio fra le mani e per poco non svenne "OLIVIA PARKER MA SEI IMPAZZITA PER CASO?" gridò ed ero arci sicura che l'abbia sentita tutto il vicinato
"Che cos'è questo?" Domandò
"Un tatuaggio" affermai semplicemente divertita dall'espressione di mia madre
"Voglio vedere" affermò papà avvicinandosi a me
Sgranò gli occhi per poi sorridere e guardarmi fiero.

"Ti piace papà?" Domandai sorridente
"Dona più a te che a me" affermò tirando su la manica della maglia per mostrare il tatuaggio identico al mio
"Jonathan smettila di incoraggiarla" lo rimproverò la mamma "non credi abbia fatto una stupidaggine?" Domandò fuori di se
"Lasciala stare Hannah, ha il diritto di provare cose nuove" rise papà
"Non mi creerà problemi con il cancro vero?" Domandai
"No, non dovrebbe cambiare nulla ma domani passa a fare un controllo da Marcus per certezza" affermò per poi baciarmi la fronte e andare a dormire dato che era stanco a causa del lavoro.
"Olivia, io giuro che non ti capisco" sbuffò la mamma frustata
"A papà piace" mi giustificai
Le diedi un bacio volante sulla guancia e corsi in camera mia dove preparai lo zaino per il giorno dopo per poi prendere le due pillole che avevo saltato oggi pomeriggio.

La bussola disegnata sul mio polso mi piaceva. Non aveva colori ma a me piaceva più di ogni cosa. Una bussola, per ricordarmi di non perdere mai la strada, per assicurarmi di andare sempre nella direzione giusta. Capita di sbagliare strada, e di sicuro non sarà un disegno sulla mia pelle a non farmi sbagliare, ma quel disegno sarà sempre li a ricordarmi che non si è mai persi, che esistono sempre altre strade da poter seguire.
Era questo che papà mi disse quando chiesi il significato del suo tatuaggio quando glielo vidi da bambina per la prima volta. A me quelle parole colpirono e piacque molto il tatuaggio. Mi auguro di non perdere mai la strada, perchè la sensazione di essere persi è terribile, ma se mai dovesse succedermi, ci sarà sempre un'altra via da seguire.

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