19. Johnson

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Mi offrii volontario per andare a prendere le ordinazioni da Coco's, beh, più precisamente lanciai una semplice occhiata al ragazzo magrolino che era stato incaricato da Cody per le consegne strappandogli il fogliettino con la prenotazione sopra.
Mi scrollai di dosso Madison che era già brilla e mi faci spazio fra la gente iniziando a spintonare alcuni ragazzi.

La musica a palla mi rompeva la testa, odiavo tutto questo casino!

Infilai il giubbino e salii sulla mia Ducati mettendo le chiavi, misi il casco e partii per le strade di questa città che ospitava la pioggia da settimane ormai.
Le strade erano vuote ma le insegne dei negozi lampeggiavano esattamente come le luci natalizie che già erano posizionate sui davanzali delle finestre.

Parcheggiai in uno dei tanti posti vuoti fuori da Coco's e mi affrettai ad entrare, il campanello come sempre suonò e l'uomo in nero dietro il bancone sorrise nel vedermi
"Cosa porta il Dio del Basket qui?" Domandò e gli passai il bigliettino
Lo vidi annuire e sparì dietro le ante girevoli che portavano alla cucina.
Mi voltai verso le vetrate per guardare se fuori piovesse ancora e il mio sguardo finì sulla piccola Parker che era immersa nei suoi pensieri.

"Hey piccola" la salutai sorridente con l'intento di tirarle su il morale, sembrava triste e stanca.
Alzò lo sguardo lentamente verso di me e mi guardò priva d'espressione sussurrando un semplice "Ciao"
"Brutta serata?" Domandai sedendomi di fronte a lei
Mi abbassai il cappuccio della felpa bagnata per poi sistemarmi i capelli
"Brutta vita" mi corresse

Parker aveva il viso di un angelo, i lineamenti del volto dolci e fini, gli occhi color mare davano maggiore risalto a quelle lentiggini che le ricoprivano le guancie. Aveva le labbra doppie e rosee, non posso negar che la voglia di afferrarla per assaporare ogni centimetro della sua pelle non mi sfiorasse, ma dovevo contenermi, avevo già costatato che lei non era affatto come le altre, era diversa da tutti quanti.

Mi attirava molto, era quel tipo che ti avrebbe stravolto la vita e tu lo capivi con un semplice sguardo, era il tipo di ragazza dalla quale era meglio prendere le distanze perché portavano solo guai.

"Ti ci vorrebbe una distrazione, che ne dici della festa" non mi lasciò terminare la frase che mi interruppe bruscamente lanciandomi uno sguardo truce
"Odio le feste e no grazie non ho bisogno di nessuna distrazione" si alzò frettolosamente per poi sparire dalla mia vista e anche dal Coco's
Mi venne da sorridere nel ricordare che solo questa mattina sembrava un angioletto mentre dormiva sul bus appoggiata alla mia spalla, mentre adesso aveva l'aria di una bambina capricciosa alla quale avevano rotto il suo giocattolo preferito.

Ammetto che l'idea di seguirla mi sfiorò la mente per un secondo, poi però l'uomo in nero mi chiamò dicendo che le ordinazioni sono pronte, prendo il tutto per poi lasciare quel posto. La pioggia aveva smesso e solo ora mi resi conto di quanto fosse stata stupida l'idea di venire a prendere questa roba con la moto.
Per arrivare a casa di Bet ci impiegai un po' più di tempo, appena arrivai lasciai tutto sul tavolo per poi fare il giro della casa per cercare Cody.
"Foster dove cazzo sta Cody?" Sbuffai incrociandolo nel corridoio del primo piano
"È nel retro con una ragazza" scrollò le spalle

Annuii per poi andare sul retro dove c'era la piscina alla quale Bethany aveva vietato l'accesso. Vidi la figura di Cody stesa sul lettino con accanto una Margharet. Questa si che era una novità.
"Che cazzo state combinando qui?" Domandai avvicinandomi allargando di poco le braccia
"Dylan" saltò giù dalla sdraio Cody come se fosse stato colto in flagrante
Lanciai un occhiata a Margharet, era pallida con gli occhi gonfi e rossi.
"Scusa è colpa mia, non mi sono sentita bene e sono venuta qui, così Cody è venuto a vedere come stavo e ci siamo messi a parlare" spiegò lei toccandosi la pancia come se stesse per vomitare
"Io vado a casa, mi sono stancato di questa festa" esclamai lasciando li quei due che non me la raccontavano giusta.

In Another LifeWhere stories live. Discover now