22. Johnson

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È vero, ero ubriaco ma riuscivo ancora a pensare lucidamente e non era l'effetto dell'alcool a risvegliare in me simili sensazioni. Non era amore, no, quello non fa per me, ma questo era qualcosa di particolare. Stare con questa ragazza mi aveva scombussolato la vita, avevo preso le distanze da lei per una fottuta settimana perchè avevo intenzione di reprimere tutto ciò, e la verità è che nel mio letto sono passate più ragazze negli ultimi giorni che nella mia vita.
Ho provato a dimenticarla, a togliermela dalla testa convincendomi che era solo attrazione fisica e forse ne sono ancora convinto. Se solo potessi scoparmela, sono sicuro che poi dopo tornerebbe a essere una qualsiasi e che tornerei come prima riuscendo a liberarmi della sua immagine che mi torturava la mente fin troppo spesso.

La lasciai lì per rientrare in casa e sbattermi Madison, ero fin troppo frustato e avevo bisogno di scopare per togliermela dalla testa.
Afferrai quella ragazza biondo platino e premetti con prepotenza le sue labbra sulle mie facendola sussultare, subito si mise a suo agio sorridendo, mentre io provavo solo nausea ad assaporare labbra che non erano le sue. Morivo dalla voglia di affondare la lingua in lei per esplorare ogni piccola parte della sua bocca, per mordergli quelle labbra fino a farla sussultare, morivo dalla voglia di farle gridare il mio nome mentre ero completamente dentro di lei.

"Come mai così aggressivo?" Chiese Madison appena ci chiudemmo in una delle camere
"Sta zitta" la baciai con foga mentre le sfilai quella gonna striminzita per poi passare al top, restò in intimo e provò a sfilarmi la maglietta ma l'afferrai per i gomiti bloccandola
"Si fa a modo mio" ringhiai con la rabbia che giaceva in ogni singola parte del mio corpo
Poggiai una mano sulla sua intimità per farla sussultare, passai poi la lingua sul suo collo fino a scivolare lungo l'ombellico, le sfilai anche l'intimo e ammetto che vederla qui nuda davanti a me, non mi suscitava nessuna emozione particolare.
"Oh Dylan" sussultò

Volevo così disperatamente provare qualcosa, qualsiasi emozione per togliermela della testa che affrettai tutto. Sfilai la maglia e i jeans per poi abbassarmi i boxer, infilare il preservativo e penetrarla fino a farla gridare. La sentivo gemere sotto di me e aumentai le spinte emanando suoni gutturali.
Dopo essere venuto gettai il preservstivo nel cestino e mi rivestii in tutta fretta sotto il suo sguardo compiaciuto

"Ammetto che fare l'amore con te mi era mancato Dylan" sorrise giocando con i suoi capelli
"L'amore?" Risi guardandola "è solo sesso Madison, solo schifoso e squallido sesso" affermai per poi lasciarla lì da sola e uscire da quella stanza

Tornai giù dove trovai la musica ad un volume molto più basso e capii che c'era qualcosa che non andava.
Cercai Cody e non appena vidi Lucas correre fuori insieme ad altri ragazzi mi precipitai verso l'uscita della villa dove trovai il mio migliore amico affiancato dalla mia squadra che parlavano con delle figure che non riuscivo a vedere chiaramente in volto

"Che succede?" Domandai mettendomi davanti
Il viso di Brad mi apparve davanti e notai che si era ripreso dall'ultima volta, lo avevo mandato in ospedale dopo una rissa e per poco non sporgeva denuncia, ma poco mi importava, che faccia pure il mio nome senza trascinare giù anche se stesso. Eravamo appesi ad un filo collegato troppo sottile e da troppo tempo.
La voglia di spaccargli ancora una volta quella faccia mi attirava molto ma dovevo restare fuori dai guai se volevo giocare il prossimo campionato, ecco quali erano le condizioni di mio padre.

"Che cazzo ci fai qui?" Domandai con tono brusco serrando i pugni
Averlo qui davanti a me mi faceva ribollire dentro come fuoco
"Stava per andar via" esclamò Cody al posto del ragazzo
"Volevo solo avvertirti, tieni lontano il tuo culo da me e non sporgerò denuncia, ma ricorda che hai da fare un lavoretto per me" affermò indicandomi
Cazzo, il solo pensiero di lavorare per lui mi faceva ridere come un pazzo, era un totale idiota se credeva che lo avrei aiutato.
"Se credi che lavorerò per te per comprare il tuo silenzio sei un povero illuso" risi di gusto

In Another LifeWhere stories live. Discover now