45. Parker

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"Prometti che tornerei presto" piagnucolò Daisy
"Si" sorrisi
"Andiamo non fare la melodrammatica" la canzonò Margharet mentre chiudeva la sua valigia
"Ragazze" tuonò Andrew da dietro la porta della stanza di Daisy "abbiamo il volo tra meno di un ora dobbiamo sbrigarci" affermò
"Eccoci" sorrise Blaire mettendosi gli occhiali da sole
"Ma fuori nevica" mi accigliai
"Si deve essere sempre alla moda" sorrise trascinando le valigie fuori la stanza dove Lincoln le prese per caricarle in uno dei taxi che avrebbe accompagnati i ragazzi all'aeroporto

"Prendo la felpa in camera e vi raggiungo di sotto" informai le ragazze per poi uscire da quella stanza per poter andare nella mia.
Attraversai il corridoio ma arrivata all'angolo qualcuno mi afferrò per il braccio e mi tirò contro il muro facendomi prendere un colpo, ma mi tranquillizzai quando capii chi fosse grazie al contatto delle nostre labbra.
Portai le mani tra i suoi capelli mentre lasciai che la sua lingua esplorasse la mia bocca ancora una volta.
"Sicura che non vuoi prendere quest'areo con noi? Potresti divertirti" sorrise sulle mia labbra
"Sicura!" Annuii "ho ancora delle cose da fare qui" gli ricordai
"Peccato" tornò a baciarmi

"Piccioncini" gridò Cody sbucando dal nulla facendoci saltare
Mi allontanai da Dylan imbarazzata mentre il riccio sorrise beffardo.
"Tranquilli non dirò nulla" rise
"Cazzo ma che problemi hai" sbuffò Dylan
Cody scoppiò a ridere mentre scappava via gridando a Dylan che fosse ora di andare.
"Ci vediamo a scuola" sorrisi
"Non torni prima?" Domandò sbuffando 
"No" scossi la testa
"E va bene" mormorò "ciao piccola" sorrise lasciandomi un bacio sulla fronte per poi andar via recuperando il suo borsone dal pavimento

In realtà i miei piani erano diversi. Avevo mandato un messaggio a papà dicendo che probabilmente sarei rimasta qui tutto il mese di Gennaio. Avevo sentito il nonno parlare a telefono con la mamma e aveva provato a convincerla che avevo bisogno di tranquillità. Ma questo non lo dirò ai ragazzi, proveranno a convincermi e poi loro non sapevano il vero motivo del mio soggiorno qui.
Avevo avuto dei mancamenti forti l'altra notte, avevo perso molto sangue e avevo preso più pasticche di quante avrei dovuto normalmente prenderne, non me la sentivo di tornare a New York e di dover passare le giornate chiuse in ospedale.

Daisy mi passò accanto e ringraziai l'alto dei cieli per avermi risparmiato di vagare a vuoto per cercarla, dato che dovevo darle una cosa.
"Ho una cosa per te" esclamai facendola voltare
"A meno che non sia un bel ragazzo lascia stare" sussurrò ancora in stato di 'depressione'
"In realtà è qualcosa di meglio" affermai porgendole il fogliettino di carta che aprì per poi leggere
"O mio dio" sussurrò incredula "non ci credo, Hol sei la migliore" gridò saltandomi addosso
"Hai capito almeno cos'è?" Domandai ridendo
"Il numero del mio futuro fidanzato" esclamò ovvia
"Non montarti la testa e chiamalo appena arrivi, credo che gli farà piacere" scrollai le spalle

******

La mattina seguente mi alzai presto e maledissi quella sveglia che non smetteva di sfondarmi i timpani, mi vestii velocemente e mi affrettai a raggiungere il nonno al piano di sotto.
"Hey" sorrisi debolmente
"Tesoro ti senti bene?" domandò quest'ultimo uscendo da dietro il bancone con area preoccupata
"Si perchè?" Chiesi in un sussurro
"Sembri un cadavere" esclamò
"E che sto morendo di fame e ho dormito poco" mentii ridendo per poi andare in cucina per fare colazione
La mattina passò in fretta e verso le 5 del pomeriggio nella hall c'era un gran casino, l'arrivo dei bambini dell'orfanotrofio aveva fatto esaltare tutto il personale.

C'erano circa una ventina di bambini inferiori hai 10 anni e una decina di ragazzi tra gli 11 e i 17 anni.
"Ciao" mi sorrise una bambina che mi raggiunse sul divano della hall
Aveva un vestitino rosa con delle calze doppie bianche e delle scarpe azzurre delle winx, aveva dei lunghi capelli castano e degli occhi azzurri pazzeschi, credo abbia 5 anni circa
"Ciao" sorrisi
"Tu sei un vampiro?" domandò ingenuamente indicandomi il viso pallido
"Puoi stare tranquilla, non berrò il tuo sangue" mi beffai di lei
"Io adoro i vampiri" rise e solo ora notai la sua maglietta di Twilight con sopra Edward Cullen
"Io preferisco i lupi mannari" ammisi

In Another LifeWhere stories live. Discover now