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<<Dici che così va bene? O cambio qualcosa?>> domando alla coach di canto Raffaella, dopo averle cantato il pezzo che ho provato ieri con Holden: "Trouble" dei Coldplay. <<Io ti dico che secondo me solo piano e voce spacchi, mi piace molto di più che con la produzione. La produzione la facciamo sicuramente per le altre due, ma questa così è spaziale. Sembra quasi come se ti mettessi a nudo>> mi dà ragione e ringrazio il cielo. Ci tenevo al suo parere, stiamo lavorando molto bene insieme, anche se solo da pochi giorni. <<Si, la rende molto più personale. Per la produzione delle altre due devo lavorarci un po', credo che chiederò anche aiuto o comunque un parere a qualcuno in casetta>>. <<Bene dai, siamo a cavallo allora. Si sono fatte le otto di sera, ti lascio andare Diana bella. Buona serata>> recupero le mie cose e la saluto.

Passando fuori alla sala 5, noto che dentro ci sono Rudy e Holden. Il cantante ha una busta blu in mano, quindi palesemente ha ricevuto un compito ed è venuto a confrontarsi con il prof. Decido di aspettarlo per tornare in casetta insieme, quindi lascio lo zaino a terra e poggio la schiena alla parete in attesa che finiscano di parlare. Non sembra andare molto per le lunghe, infatti dopo qualche minuto li vedo salutarsi e Joseph esce dalla stanza. Recupero velocemente lo zaino da terra.

<<Compito?>> indico la busta e lui annuisce. <<La pettinelli. Tu che ci fai ancora qui?>> mi chiede e ci incamminiamo verso la porta d'uscita. <<Ho da poco finito con raffa, ti ho visto dentro e ho pensato di aspettarti>> tengo lo sguardo basso un po' in soggezione. Effettivamente se ci penso bene perché ci ho tenuto così tanto ad aspettarlo?
<<Beh allora grazie, sei stata molto gentile. Te Tutto bene a lezione?>> mi domanda mentre le nostre braccia si sfiorano. <<Abbastanza. A proposito della lezione devo chiederti una cosa. Mi servirebbe un parere, e magari anche una mano, da qualcuno più bravo di me per una produzione...credi di potermi dare una mano? Avrei chiesto a Mida per non romperti, però non c'ho ancora molta confidenza capì>> parlo velocemente per paura possa dirmi di no, infatti attacco poi subito dopo <<Però ceh se è un problema non ti preoccupare, me la vedo io tranquillamente, anche perché ora hai anche il compito da preparare e->> parlo a manetta, ma mi interrompe. <<Diana>>. <<Eh>>. <<Ti aiuto volentieri, nessun problema. Se ti va possiamo fa pure stasera, tanto al compito inizio a lavorarci domani>> arrivati alla porta della casetta fa entrare me per prima. <<Che galanteria>> mi fa l'occhiolino in risposta e rido. <<Comunque si, per me va bene fare stasera, così mi levo anche sta cosa da mezzo e se ne parla direttamente in puntata>>. <<Apposto, allora ceniamo e ci mettiamo all'opera>> chiudiamo il discorso salutando Mida, Stella, Holy e Kumo fuori a parlare. <<All'opera a fa che, zozzoni?>> scherza Holy e in risposta da Holden riceve un gran bello
schiaffo col collo, con annesso "Coglione" rafforzativo. Tutti ridiamo alla scenetta e poi rientro per poter posare le mie cose in camera e indossare qualcosa di più comodo.

Una volta entrata in stanza trovo Gaia sul suo letto. <<Amo ti ho lasciato il telefono sul comodino, sono mo i tuoi venti minuti per usarlo. Te l'ho acceso già così fai prima e non ti si impalla per via delle notifiche>> mi dice. <<Maro grazie, mi hai fatto un piacere>>.

Controllo i messaggi della mia famiglia, dei miei amici e qualche tweet qua e là giusto per farmi due risate. Nei restanti 10 minuti decido di chiamare mia cugina ed esco fuori in giardino nonostante ci siano ancora gli altri. Mi metto vicino all'albero in modo da non disturbare né la mia né la loro conversazione.

<<Pronto pronto? Ma ho letto bene chi mi sta chiamando?>> sento chiara dall'altro capo del telefono. Lei è la figlia della sorella gemella di mamma, siamo praticamente cresciute assieme. <<Certo mia cara, avevo voglia di sentirti, quindi ho detto "i miei ultimi dieci minuti di telefono li dedico a lei">>. <<Pensa te che cuginetta dolce che c'ho. Come va? Tutto bene?>>. <<Si si, mi sono ambientata. Sono tutti simpatici, con i prof e i coach sembro trovarmi bene...diciamo che per ora non ci sono problemi>> spiego rimarcando il "per ora". <<Qualche giorno fa nel daytime hanno messo il tuo ingresso in casetta>>. <<Immaginavo, probabilmente in questi giorni maria mi parlerà per conoscermi un po' meglio e mandare in onda qualcosina, o almeno gli altri mi hanno detto che di solito qua fanno così>>. <<Vabbè ci sta, mo sei quella nuova, devono conoscerti le persone a casa>> noto kumo che mi fa segno di raggiungerli per andare a mangiare. <<Si esatto, te tutto bene all'uni?>> chiedo velocemente. <<Tutto bene tesoro. Devi andare vero?>>. <<Subito hai capito eh...ho finito il tempo e devo andare a mangiare che poi dopo devo lavorare ad un pezzo con uno dei ragazzi, gli ho chiesto di darmi una mano>>. <<Uh a chi, a chi? A quello carino? Aspe come si chiama...Petit?>> rido. <<Sto fatto che ti piacciono i più piccoli mi destabilizza. Comunque no, mi aiuta Holden>>. <<A me sto fatto che a te piacciano i più grandi destabilizza>> touchè. <<Ao ma mica mi piace holden, ho detto che mi deve dare una mano>> mi metto sulla difensiva. <<Come se non ti conoscessi, già c'hai la voce incrinata e sei sulla difensiva. Buonanotte scemotta, sei stata beccata>>. Non cedo alle sue provocazioni, o almeno ci provo. <<Buonanotte scema>> attacchiamo e spengo il telefono. Rientro e lo metto a posto, poi mangio velocemente con gli altri per stringere i tempi.

Dopo cena recupero in camera il computer e gli appunti che ho preso sulla canzone e mi dirigo in cucina, dove c'è già Holden seduto a tavola ad aspettarmi.

<<Mi aspetti da tanto?>> chiedo sedendomi accanto a lui. <<Letteralmente me so appena seduto. Dimmi un po', che canzone dobbiamo fa?>> accendo il computer. <<"The death of you and me". Io ho già buttato giù una bozza, mi serve solo capire cosa bisogna variare e cosa invece è ok>> attendo che si accenda del tutto e poi apro le varie app che ci servono. Lui indossa le cuffie e inizia ad ascoltare ciò su cui ho lavorato. Sono ancora alle prime armi, non mi aspetto di aver fatto chissà che. <<Allora, non è male, segnati che dobbiamo cambiare il bridge e azzardare un po' di più sul ritornello. Le strofe vanno più che bene, sono molto fighe in realtà>> sorrido contenta per il complimento e poi ci mettiamo all'opera. Dopo un'oretta e mezza circa sento quasi la testa sbattere e, dato che sta lavorando lui per il momento, poggio la testa sulla sua spalla chiudendo gli occhi. Mi poggia una mano sulla gamba prendendo ad accarezzarla, mentre con l'altra continua a premere tasti sulla tastiera. <<Sei stanca?>> mi domanda sottovoce. <<Si, sono le undici passate mi sa>>. <<Io ho finito>> salva il tutto e lo mette nella cartella che ho creato apposta. Spegne il computer, ma io non mi smuovo dalla sua spalla. <<Stai così tanto comoda o credi di poter riuscire a raggiungere il divano?>> scherza e sorrido. <<Ci posso provare, ma non ti assicuro niente>>. Entrambi ci spostiamo sul divano e dopo esserci seduti riporto la testa sulla sua spalla. Lui porta il braccio sinistro dietro le mie spalle e mi accarezza i capelli ricci un po' annodati. Batte la mano sulle sue gambe per dirmi di mettere le mie sulle sue e lo faccio senza farmelo ripetere due volte. Mi accarezza la gamba e mi rilasso sotto il suo tocco.
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I miei bambini. Holden mi ispira proprio ultimamente. Che ve ne pare?❤️

En e Xanax |Holden Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora