ventitré

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<<"Io ti dirò che oh, ma Madonna che voglia che ho di strapparti i vestiti di dosso su un letto di rose...è rosso fuoco!">> canticchiamo io e Gaia nello specchio della nostra camera mentre ci strucchiamo. Sono ormai le due di notte passate e abbiamo deciso di abbandonare la maratona di film horror che altri stanno invece continuando in salotto. <<Vi ho visti prima>> azzardo a dire a Gaia. <<In che senso?>> non capisce. <<Ho visto te e Mida tutti abbracciati. Non ho detto niente a chiara, perché altrimenti crea una questione di stato. Qualunque cosa siate però, non metto bocca sulle tue faccende, siete molto carini>> lo dico pensandolo davvero. Mi si scalda il cuore a vedere Gaia, solitamente piena di paranoie, aprirsi così tanto con un ragazzo. <<Grazie...sei speciale diddy>> mi abbraccia ed io ricambio stringendola forte e lasciandole continui baci sulla guancia. <<E comunque, con chiara ci ho parlato io>> dice. <<Riguardo questa storia tra te e Chri?>> ci stacchiamo e torniamo a struccarci. <<No, riguardo te e il giovane holden>> la guardo attraverso lo specchio con una faccia scocciata. <<Mi ha detto di tutta la sua teoria del sangue sul tuo collo, sulle sue labbra e bla bla bla. Per quanto spero sia vero, fai quello che ti senti, ok? Ormai di voi sospetta un po' chiunque, quindi ci sta tu senta della pressione addosso, ma->> la interrompo subito. <<Gli ho detto che mi piace. O meglio, gliel'ho fatto intendere dopo che lui ha fatto lo stesso>> mi mordo le labbra nervosa per la reazione della mia compagna di stanza. <<Ma quando? Come? Dove? Perché?>> rido alle sue parole, buttando poi i dischetti struccanti usati in bagno e tornando in stanza. Sedute sul suo letto, ancora travestite, parliamo di quanto avvenuto in giardino, baci inclusi. <<Quindi la teoria di chiara non era errata>> si scioglie i capelli. <<Al contrario, era fin troppo giusta. È un'osservatrice troppo acuta, inizia a farmi quasi paura sinceramente>> inizio a togliere le due cinture che avevo sulle cosce per poterci infilare altre armi giocattolo...mi sono impegnata per questo travestimento. <<Amore guarda che comunque ha senso: prima eravate attratti solo mentalmente, ora la parte fisica inizia a farsi sentire. Ci sta>> annuisco solamente. Ha ragione, non posso dire altro. <<Si può?>> bussano alla porta proprio Mida e Holden. <<Ehm si, entrate>> dico io leggermente titubante, ma vedendo gli occhi dell'altra napoletana illuminarsi. <<Diddy posso rubarti un po' Gaia?>> mi domanda proprio il riccio. <<È tutta tua>> sorrido ad entrambi, che subito dopo lasciano la stanza rimanendomi da sola con Joseph. <<Te stavi a cambia?>> domanda buttandosi a peso morto sul mio letto. <<Si, in realtà si. Vado un secondo in bagno e torno, questi pantaloncini mi stanno uccidendo>> prendo il cambio da sopra al letto e mi chiudo in bagno, sentendolo urlare dalla stanza "Però te stanno na favola!".

Esco dal bagno con indosso una culotte e una felpa di qualche taglia in più essendo di mio fratello maggiore. Ripongo il travestimento in uno scatolone da dover ridare alla produzione e poi mi stendo accanto a joseph sul mio letto. <<A che pensi?>> gli chiedo vedendolo fissare il soffitto sovrappensiero. <<A niente... Non c'hai freddo ancora co ste gambe da fuori oh>. <<Ma che vuoi dalle mie gambe?>> domando ridendo, portando poi il braccio destro attorno al suo busto. <<Fa freddo e tu stai sempre a gambe scoperte, così t'ammali>> mi fa la predica, portando un braccio dietro le mie spalle ed accarezzandomi. <<Va bene doc, da domani pantaloni lunghi anche per dormire. Soddisfatto?>> porto la gamba destra sulle sue. <<Si, abbastanza. Brava>> si gira verso di me. Io mi metto a pancia sotto, chiudendo gli occhi per riposare un po'. <<Sei stanca?>> mi chiede, accarezzandomi i capelli nonostante qualche nodo causato dai ricci. <<Molto. Domani mattina devo svegliarmi pure relativamente presto, voglio proprio vedere come farò>> mi lamento. <<Ma domani non c'è lezione, dormi>>. <<No che non c'è lezione, è ognissanti, però io devo iniziare a lavorare a uno dei pezzi per la puntata. Poi ti spiego, mo non ho voglia>>. <<Va bene, quando vuoi. Se vuoi dormire me ne vado>> non appena lo dice subito porto di nuovo il braccio sul suo busto. <<No, resta>>. Non lo vedo, ma so che sorride. Dopo poco sento qualche bacio sparso sul viso. <<Mh, così non vale>>. <<Perché?>> chiede, non accennando però a smettere. <<Ero io ad avere una questione in sospeso con te, non viceversa>>. <<Quindi adesso devo aspettare che sia tu a baciarmi? Non posso farlo da me?>> riapro gli occhi per poterlo guardare. È bellissimo. <<Sei libero di fare ciò che vuoi>> mi volto meglio verso di lui. Col braccio sul mio fianco, mi avvicina molto di più a se. Tengo una mano sul suo petto, stringendo fra le dita il tessuto della sua t-shirt. Occhi negli occhi, non riusciamo a dirci altro. Restiamo in silenzio per secondi che sembrano quasi durare ore. <<Te vorrei tanto bacia>> confessa e io mi mordo il labbro internamente. <<E cosa ti impedisce di farlo?>> soffio sulle sue labbra, essendo estremamente vicini, e con le gambe ormai intrecciate le une nelle altre. Non ricevo risposta o quantomeno non a parole. In una frazione di secondo si avvicina quel poco che basta per far scontrare dolcemente le nostre labbra. Porto una mano sul suo viso, mentre lui infila una mano sotto la mia felpa per accarezzarmi la pelle ormai calda. Solo il suo semplice tocco mi fa venire i brividi. Mi bacia dolcemente, senza foga, ma con estrema delicatezza, quasi con il timore che possa rompermi. Ci stacchiamo solo un breve istante, in cui entrambi vorremmo dire qualcosa ma non sappiamo bene effettivamente cosa. Mancano a entrambi le parole, di nuovo. Stavolta sono io a riavvicinarmi, dando il via ad un bacio più passionale del precedente. Poggia un braccio accanto al mio fianco per reggersi e non schiacciarmi col suo peso mentre mi sovrasta leggermente. La sua lingua picchietta contro i miei denti in cerca del permesso per accoglierla ed io acconsento senza il minimo tentennamento. Porto una mano fra i suoi capelli, mentre lui con la mano libera mi accarezza la coscia scoperta. Sento nel mio stomaco una serie di emozioni mai provate prima. Ci stacchiamo raramente solo per riprendere leggermente fiato, ricongiungendoci il prima possibile, quasi come fosse impossibile evitare quel contatto. Fosse possibile, rivivrei tutto questo all'infinito.

Ed ecco un altro momento in cui la mia stessa vita non sembra appartenermi.
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Ce l'abbiamo fatta soldati. Vi ho fatto questo regalo dei 3 capitoli perché domani purtroppo non potrò postare. Spero possa essere stato all'altezza delle aspettative. ❤️.

23 capitoli...non c'ho mai messo così tanto, giuro

En e Xanax |Holden Where stories live. Discover now