quindici

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<<Agnese mi spieghi cosa non va?>> interrompe la base la vocal coach. Sospiro rassegnata e frustrata. Come immaginavo la preparazione dei pezzi non va per il meglio, in particolare quella a cui tengo di più: "Cough Syrup". <<È la canzone...non riesco a cantarla senza interrompermi>>. <<E perché questa cosa?>>. <<Perché è una canzone che per me ha un significato, rappresenta un periodo ben preciso della mia vita, e di conseguenza cantarla me lo fa rivivere>> bevo un sorso d'acqua. <<Ha qualcosa a che fare con la perdita di tuo papà?>> chiede dolcemente e io semplicemente annuisco. <<La canzone parla di un periodo buio appunto, e nomina questo sciroppo per la gola come se fosse la cura per la situazione in cui la band si trovava al tempo. Io ascoltavo questa canzone nel mio periodo buio e l'ho cantata tantissime volte in quel periodo, a livello che mio fratello ha iniziato ad odiarla, perché la ascoltavo costantemente. Nella mia testa questa canzone era il monito per poter superare il dolore e andare avanti...doveva essere il mio "sciroppo per la gola", ma è ovvio che certe cose non le superi grazie ad una canzone>> ascolta attentamente ciò che racconto. <<Nel momento in cui sono uscita fuori dalla bolla nella quale mi ero rinchiusa mi sono resa conto che la canzone di per sé poteva solo farmi compagnia, non di certo alleviare il mio dolore o migliorare la mia situazione. Rendermene conto è stato un po' uno schiaffo in faccia. E io da quel giorno non ho mai più ascoltato questa canzone, perché la vedevo come una delusione, come un amico che nel momento del bisogno mi aveva voltato le spalle. Non so se è chiaro il ragionamento, sono un po' contorta>> sorriso leggermente per smorzare la tensione. <<Quello che tu mi racconti è un pezzo della tua vita importante, Diana. Il riuscire a metterlo nella tua esibizione, a farlo trasparire, darà sicuramente alla performance un tocco in più, un qualcosa che magari qualcun altro non riuscirebbe a trasmettere con la stessa canzone. Hai un bagaglio alle spalle che puoi sfruttare, devi cercare di trarne vantaggio. Qualche settimana fa Mew ha avuto lo stesso problema con un'assegnazione, poi in puntata ha sfruttato il suo dolore e ne è uscita fuori un'esibizione eccezionale, intima e personale che ha commosso tutti. Pensaci, poi domani mi dirai che cosa ne hai tratto da questo discorso e cerchi di riprovarla se te la senti. Va bene?>>. <<Grazie mille raffa. Ti posso abbracciare?>>. <<Certo tesoro, vieni qua>> mi alzo dallo sgabello e la raggiungo dietro la tastiera della pianola. <<Sei tanto forte piccolina>> mi dice e, dopo questo bel momento, lascio la stanza con lo zaino in spalla. Mi fermo in corridoio poggiandomi alla parete e chiudo gli occhi. Prendo un respiro profondo e cerco di cacciare indietro le lacrime. Piangere non mi servirà a niente.

Rifletto sulle parole di raffa: ha assolutamente ragione. Lo scoglio che devo superare me lo sono creata da sola e devo distruggerlo io stessa. Bisogna emozionare quando si canta, no? Far trasparire un messaggio, delle emozioni. Quando dovrei farlo se non proprio ora e se non proprio con questo pezzo? Non devo lasciare che i fantasmi della passato intralcino il mio presente.

<<Diddy ti senti bene? Tutto ok?>> la voce di Kumo mi fa riaprire gli occhi. <<Si Ti', tutto bene, tranquillo. Solo una lezione un po' più emozionale del solito>> mi abbraccia e poi scappa a lezione.

Rientrata in sala relax lascio lo zaino al mio fianco mentre mi stendo su uno degli scalini della gradinata. Riposo gli occhi chiudendoli. Essendo da sola inizio a canticchiare l'inedito che sto finendo di scrivere e a cui Holden ha dato il titolo.

<<"Tanto lo so che lo sai che non so
Che cosa si scorda la gente
Triste pensare che noi
Noi due non saremo niente
Quanto silenzio sui tetti
Fra mille discorsi e la tua Coca Light
Non ti ho detto mai quello che mi fai">> ad interrompermi è una voce che inizia a cantare con me. Ma come fa chiunque sia a conoscere la mia canzone?

Alzo il busto e trovo Holden che gira per la sala canticchiando "Tutti".

<<"E gli altri si perdono come niente
E poi si ritrovano in un'altra città
Sembra un eternità, sembra una vita fa
E tu come stai? Che cosa fai?
Io coi piedi nel mare e soltanto a pensare
Che sembriamo tutti falliti">> lo guardo attonita. La sa a memoria.

<<Come fai a saperla?!>>. <<Ieri sera hai lasciato il quadernetto sul tavolino e potrei aver passato qualche ora a guardare tutto ciò che c'hai scritto dentro>> confessa sedendosi accanto a me. <<Questa è violazione della privacy>> affermo convinta. <<Si?>> mi prende in giro. <<Si...però sei stato carino ad impararla a memoria>> non stacco i miei occhi dai suoi, mentre lui leggermente si avvicina a me. <<Non l'ho mica fatto apposta, è capitato a furia di rileggerla>>. <<L'hai letta molte volte allora>>. <<Mi sa proprio di sì, però in compenso te l'ho finita. Mancava giusto qualche verso no?>> spalanco gli occhi. <<Scherzi?>>. <<No so serio...te dà fastidio?>> probabilmente se tutto ciò l'avesse fatto qualcun altro si, mi avrebbe dato altamente fastidio, ma non so perché in realtà sono contenta del suo gesto. <<Al contrario, lo apprezzo. Grazie mille>> porto le braccia sulle spalle e lo stringo a me. Lui mi stringe i fianchi e mi porta a farmi sedere su di se, proprio come ieri a cavalcioni. <<Però devi restituirmi ciò che è mio>> dico. <<Va bene capo, mo nun ce pensa e goditi il momento>> gli mordo leggermente il collo in risposta. <<Ahia! Cannibale>>. <<Ao tu mi prendi sempre per il culo, vuoi vede che mo so io!>>. <<Scema>> mi ripaga con la stessa moneta. <<No ok tu sei stato più violento>> lo accuso. <<Ma sta zitta>>.
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Sono così fiera di sti due😭❤️

En e Xanax |Holden Où les histoires vivent. Découvrez maintenant