venticinque

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A Roma è ufficialmente arrivato l'autunno, dopo un ottobre che praticamente rasentava ancora la stagione estiva. Fuori piove, ma nonostante ciò mi trovo nel giardino sul retro stretta nella mia felpa a leggere uno dei pochi libri che ho portato con me. L'avrò riletto circa sette volte, ma è uno di quelli che non ti stanca mai. Pensare al titolo adesso un po' mi fa sorridere in realtà. Il rumore ed il profumo della pioggia mi rilassano, di conseguenza mi immergo ancora di più nella lettura della prima pagina, quella bianca, dove (ogni volta che mi regalava i libri) mio padre mi scriveva una dedica.

"Quando sei innamorato, lo vedi in ogni cosa. Vedi il riflesso dei tuoi sentimenti in ogni angolo del mondo, come se l'amore trasformasse il comune in straordinario. Ma poi c'è questa lotta, questa lotta tra ciò che desideriamo che sia vero e ciò che è veramente reale. Ed è in questa lotta che spesso ci perdiamo, tra le aspettative romantiche e la dura realtà della vita."

Sorrido nostalgica.

<<Disturbo?>> alzo lo sguardo e noto sulla porta Holden. <<Figurati>> gli faccio spazio e si siede al mio fianco. Senza troppi convenevoli mi accoccolo a lui continuando però a leggere. <<Che libro è?>> chiede. <<Se te lo dico ti metti a ridere>>. <<È uno schifo di libro di cui ti vergogni? Tipo che ne so, quelle cose simili ad "After"?>> suppone, sbagliando. <<Non sono tipo da "After", come ti permetti!>> invece di dirgli il titolo del libro, chiudo quest'ultimo lasciando che sia visibile la copertina. <<"Il giovane Holden", J. D. Sallinger>> legge sfiorando la copertina. <<Che fai, leggi di me?>> mi dice all'orecchio, lasciandomi poi un bacio vicino al lobo dell'orecchio. <<Scemo>> gli do un leggero schiaffetto sul viso. <<Sbaglio o ci hai già annotato qualcosa?>> nota i segni della matita sulla pagina che sto leggendo. <<Sono vecchie annotazioni, mi piace scrivere ciò che penso riguardo alcuni passi. Lo faccio con tutti i libri>>. <<Quindi l'hai già letto>> deduce. <<Si, però mi andava di leggere qualcosa in questi giorni e mi son ricordata di averlo portato. È il momento giusto per rileggerlo, no?>> lo guardo negli occhi, ridendo leggermente. <<Sei bellissima>> chiudo gli occhi e arriccio il naso alla sua affermazione inaspettata. Tengo il segno del libro con la matita, poggiandolo poi sul tavolino. Mi sistemo meglio, poggiando le mie gambe sulle sue e girandomi più di lato per guardarlo meglio. <<Tu sei bello>> ammetto. <<Voglio baciarti di nuovo>> confessa. <<Finiscila>>. <<De fa' che?>> mi accarezza il viso. <<Di mettermi in imbarazzo, finiscila>>. <<Mi piaci ancora di più quando sei in imbarazzo>> gli lascio un bacio sulla mano poggiata alla mia guancia. <<Ora un bacio lo dai anche a me o devo fare sempre tutto io?>> chiede ed in risposta rido. Avvicino il mio viso al suo, baciandogli il labbro inferiore. <<Ancora>> sussurra sulle mie labbra. Con la mano che già aveva sul mio viso, mi avvicina ancora di più a sé. Faccio lo stesso, portando la mano destra sul suo viso. Ne accarezzo le gote, la barba, poi il collo. Quando si stacca per riprendere leggermente fiato faccio come lui poco fa. <<Ancora>> sorride a trentadue denti e posa ancora una volta le sue labbra sulle mie. <<Posso farti una domanda?>> chiedo d'un tratto. <<Spero che ne valga la pena, perché hai interrotto un bacio favoloso>> scuoto lo testa ad occhi chiusi, imbarazzata ancora una volta. <<Ti sei mai innamorato?>> chiedo, non guardandolo però negli occhi. <<Si, perché?>>. <<E come si fa a capire quando si è innamorati?>>. <<Lo stavi leggendo tu prima, no? Ho sbirciato. Vedi il riflesso dei tuoi sentimenti in ogni angolo, come se tutto t'apparisse più bello ad ogni singolo sguardo>> mi accarezza i capelli. Resto in silenzio, semplicemente, beandomi del suo tocco. <<Io non sono mai stata innamorata>> affermo. <<E non ho mai saputo effettivamente cosa significasse. Quando le mie amiche ne parlavano io non riuscivo mai a capirle del tutto, facevo fatica a poter immaginare una sensazione del genere>> rifletto ad alta voce. <<Perché mi dici questo?>> mi accarezza il volto dolcemente. <<Perché io sono sicura al 100% del fatto che tu mi piaci>> sorride ed io faccio lo stesso <<ed anche parecchio. Solo che non riesco capire se sono "innamorata" di te...nel senso, non so se quello che sento per te è solo interesse o un qualcosa di più. Io non mi sono mai sentita così per nessuno, capisci? È tutto completamente nuovo>>. Mi sorride, ancora. <<Dio sembro una bambina>> mi copro il viso con le mani, ma lui le toglie. <<Non sembri una bambina, hai solamente dei dubbi ed è giusto che tu li abbia. Avrai tutto il tempo per capire ciò che provi nei miei confronti. Io posso solo dirti che di te mi sto innamorando>> il mio cuore perde un battito. <<Non è una cosa che succede subito, avviene per gradi, ma io ormai sono sulla retta via per perdere la testa per te, Diana>>. <<Anche tu mi farai perdere la testa>>. Mi accoccolo di più a lui, mentre mi lascia baci sparsi fra i capelli.

Sono così felice che ad ora nulla potrebbe farmi stare male.
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Volevo ringraziarvi per tutte le belle cose che mi state scrivendo, per i voti e per le 20mila visualizzazioni. Non è scontato, affatto. Spero la storia vi stia arrivando e vi stia piacendo. Vi abbraccio forte❤️

En e Xanax |Holden Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora