quarantuno

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<<No raga, non ci posso credere>> poggio la testa sul mio banco, portandomi le mani nei capelli.

La professoressa Lorella Cuccarini e il coach Sciabarrasi hanno deciso di fare un'interrogazione a sorpresa a tutti noi cantanti, riguardante la parte teorica che stiamo studiando proprio col coach. Siamo tutti quanti sbiancati in volto, completamente impreparati a quanto sta avvenendo. Personalmente parlando, sono sempre stata brava a scuola, di conseguenza qui ho cercato di mantenere lo stesso rendimento. Inevitabilmente però, mi sono concentrata più sulla pratica che sulla teoria.

<<Apriamo le danze con Diana>> Sciabarrasi mi chiama per prima, ed io chiudo gli occhi. Mi alzo e raggiungo il centro dello studio, sedendomi su una sedia posta difronte ai due insegnanti.

<<Allora Diana, iniziamo con qualcosa di semplice. Quante semicrome servono per formare una semibreve?>> trattengo leggermente il respiro, non so rispondere. <<Non saprei...ehm, ce ne vorranno 8?>> domando praticamente e noto Lorella segnare qualcosa sul suo taccuino. Partiamo bene. <<No, il doppio: 16. Andiamo avanti...mi dici come si chiama il settimo grado della scala diatonica maggiore?>>. <<Si, si chiama sensibile oppure sottotonica>> rispondo, questa volta in maniera corretta e sicura. <<Perfetto. Ultima domanda: a cosa serve una legatura di valore?>>. <<Allora, si, serve ad unire il valore di due note che sono alla stessa altezza>>. <<Va bene Diana, ora passiamo al solfeggio>> mi passa un piccolo quadernetto contenente vari spartiti. Me ne indica uno in particolare. Inizio a leggerlo e a solfeggiare, ma ad un certo punto mi perdo. Prova a farmene solfeggiare un altro, ma vado completamente nel pallone. <<No scusate, non riesco a riconoscere le note così velocemente, faccio fatica>>. <<Va bene Diana, puoi andare in sala relax e aspettare gli altri>> mi congeda la Cuccarini.

Mi alzo e vado in sala relax come mi hanno detto di fare, leggermente strizzata per la brutta figura che ho fatto. Faccio avanti e indietro attendendo i miei compagni.

Pian piano alcuni mi raggiungono, raccontandomi come è andata la loro interrogazione...in sintesi: uno peggio dell'altro.

<<Mamma mia regà>> fa il suo ingresso in sala Holden. Mi avvicino velocemente a lui. <<Allora? Come è andata a te?>>. <<Meglio che non parlo>> ride, sedendosi poi ad un tavolo assieme a Mida. <<Perché? Non hai risposto proprio a niente?>> mi siedo difronte a loro. <<Giusto ad una, poi per il resto devasto totale>>. <<Eh vedi vi bilanciate, la secchiona e quello bocciato>> ci prende in giro Mida, ed io gli tiro la mia bottiglia d'acqua vuota accartocciata. <<Dai doveva essere un complimento!>> cerca di pararsi il culo, fallendo miseramente. Mi alzo e faccio per raggiungere Angela, ma Joseph si alza a sua volta avvicinandosi a me. <<Sei andata bene>> lo abbraccio, continuando però a guardarlo. <<Grazie>> mi lascia un bacio sulla punta del naso e poco dopo veniamo richiamati in studio. <<Stasera stiamo un po' assieme?>> gli domando prima di raggiungere gli altri. <<Non me lo devi manco chiede. So tutto tuo>> gli sorrido sinceramente, sporgendomi per lasciargli un bacio sulle labbra.

Andiamo in studio, dove quanto detto da Lorella e Sciabarrasi non è del tutto roseo, anzi al contrario. Addirittura Holden si becca una sgridata proprio dalla prof, perché mentre lei esponeva il suo pensiero riguardo il basso rendimento della classe lui rideva. Ammetto che non è stata proprio una mossa geniale da parte sua, ecco.

Quando rientriamo in casetta, veniamo a conoscenza dei voti che ci sono stati dati. Volàno i 2, i 3, i 4. Io prendo un giustissimo 7 che porto a casa fieramente; al contrario, Holden ottiene un bel 3,5.

Quando i ballerini tornano in casetta, dopo un'interrogazione pratica e teorica a sorpresa della Celentano, ceniamo quasi tutti quanti assieme. In seguito mi metto nel letto di Jo, coprendomi il più possibile, perché fa veramente freddo.

<<Sbaglio o qui qualcuno me sta a fotte er letto?>> esce il romano dal bagno, notando la mia sagoma sotto le coperte. <<Fa freddissimo>> posa una serie di panni nell'armadio, poi mi raggiunge. <<Come fai a stare ancora a maniche corte? Te eri quello che poi mi sgridava per le gambe da fuori ad ottobre>> si stende al mio fianco ed io subito poggio la testa sul suo petto e il braccio attorno al suo busto. <<Guarda che sei tu ad essere esagerata, si sta bene dentro>>. <<Se lo dici te>>. <<Anche se>> riprende parole, girandosi di lato verso di me <<devo ammettere che le tue gambe scoperte mi mancano parecchio>> prende ad accarezzarmi proprio il punto in questione. <<Ah si?>> mi avvino di più a lui intrecciando le nostre gambe. <<Eh già>> ormai ad un primo di distanza, poggia le sue labbra sulle mie. È un bacio diverso dal solito, sicuramente leggermente più spinto. Poggia pollice ed indice sul mio mento per abbassarlo leggermente e farmi schiudere di più la bocca per introdurre la lingua. L'altra mano invece attraversa il mio corpo, soffermandosi poi sul fondoschiena. Inarco leggermente la schiena e stringo le sua t-shirt tra le mani. <<Jo>> mugolo sulle sue labbra tra un bacio e un altro. <<Mh>> geme leggermente e sento il vuoto dello stomaco. <<Me piaci troppo Dia'>> inizia a lasciarmi una scia di baci dalla guancia al collo. <<Sapessi te>>.
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Mi mancava scrivere su sti due ❤️

En e Xanax |Holden Where stories live. Discover now