trentatré

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<<Inutile oh, ogni volta che ho bisogno del piano ci sei sempre tu a suonarlo>> giunta nella sala della gradinata, noto Holden seduto al piano, intento a suonare. <<Segno che evidentemente dobbiamo tornare a suonare assieme come settimane fa. Vieni qui>> batte la mano sul seggiolino accanto al suo posto, spostandosi leggermente per farmi spazio. <<È vero, non abbiamo più preso l'abitudine>> mi siedo e poggio sul leggio lo spartito. <<Allora è il momento di cominciare. Cosa devi suonare?>>. <<Ma no, finisci prima tu quello che devi fare e poi vediamo ciò che ho da fare io, non voglio toglierti tempo>>. <<Tranquilla, io suonavo tanto per, non devo preparare nulla per la puntata col piano. Dai, cosa devi suonare?>> mi incita. <<"L'emozione non ha voce" di Adriano Celentano, è uno dei pezzi che potrei portare nella gara cover in puntata>> cerco la pagina dello spartito. <<E le altre due?>>. <<"Amore disperato" di Nada e "Però" di Gazzelle>>. <<Sai già quale dei tre portare?>>. <<Sono un po' indecisa sinceramente, mi consigli tu?>>. <<Addirittura, che onore>>. <<Beh, se ti chiamano "il maestro" ci sarà pure un motivo, no?>>. <<Come darti torto. Dai, inizia con Celentano, che sono molto curioso di sentirti>>. <<Ah si? E perché?>> domando. <<Perché sono sicuro che la farai divinamente>>. <<Uomo di troppa fede>>. <<E tu donna di troppa poca fede. Vuoi iniziare?>> annuisco solamente.

Prendo a toccare i tasti bianchi e neri, cercando di non farmi deconcentrare dal suo sguardo, che sento bruciare al mio fianco. Ma fallisco, interrompendomi.

<<Non mi guardare così>> sussurro chiudendo gli occhi. <<Così come?>> risponde con tono più profondo del mio. <<Lo sai>> non alzo gli occhi verso di lui, ma lui mantiene lo sguardo fisso verso di me. <<No, non lo so>>. <<Invece si>>. <<Dai, riprendi su. Prometto di ammirarti meno insistentemente>> sorrido alle sue parole, e riprendo poi a suonare. Quando inizio con la melodia, lui si alza e si posiziona dietro di me. Continuo, sentendo però ugualmente la sua attenzione su di me.

<<"Io non so parlar d'amore
L'emozione non ha voce
E mi manca un po' il respiro
Se ci sei c'è troppa luce
La mia anima si spande
Come musica d'estate
Poi la voglia sai mi prende
E si accende con i baci tuoi">> continuo a suonare, pur sentendo qualche suo bacio umido e delicato sul collo.

<<"Io con te sarò sincera
Resterò quel che sono
Disonesta mai lo giuro
Ma se tradisci non perdono

Ti sarò per sempre amica
Pur gelosa come sai">> allontana leggermente le labbra dalla mia pelle per schiarirsi la voce all'ultima frase, facendomi ridere.

<<"Io lo so mi contraddico
Ma prezioso sei tu per me

Tra le tue braccia dormirò
Serenamente
Ed è importante questo sai
Per sentirci pienamente noi
Un'altra vita mi darai
Che io non conosco
Il mio compagno tu sarai
Fino a quando so che lo vorrai">>.

Durante il ritornello inizia a cantare con me, intonando però la versione originale della canzone (dato che l'avevo modificata parlando in prima persona). Ne esce fuori una versione intima che mi scalda il cuore e mi fa inumidire gli occhi. Finisco di suonare e poi tiro su col naso, staccando le dita dal piano, mentre Holden mi abbraccia da dietro.

<<Sei strepitosa. Non mi serve neanche ascoltare le altre, te devi fa' questa in puntata e basta, non voglio sentir ragione>> mi giro verso di lui, stringendo poi le braccia attorto al suo busto. Mi accarezza i capelli e poggio il mento sul suo ventre per poterlo guardare. <<Vorrei poterla cantare con te anche in puntata>> confesso. <<Se si potesse, lo farei volentieri. Possiamo continuare a farlo qui però>>. <<Stavolta davvero, non che lo diciamo e non lo facciamo. Promesso?>>. Si abbassa, avvicinandosi al mio viso. <<Promesso>> suggella il tutto con un bacio, ma veniamo poi interrotti dalle urla di Marisol e Petit.

<<Cosa?!>> dallo spavento mordo il labbro a Joseph. <<Mortacci, m'hai ucciso>> si porta la mano sulla parte dolorante. <<Oddio, scusami. M'hanno fatta saltare sti due. Scusa, scusa, scusa>> mi alzo, raggiungendo la sua altezza e lasciandogli un bacio per ogni "scusa" pronunciato per farmi perdonare. <<Che?!>> urla ancora l'altra coppia. <<La volete pianta' tutti e due oh, l'abbiamo capito>> li zittisce, stringendomi in un abbraccio. <<Ma da quando? Ma come? Ma perché?>> continua Salvatore, ancora immobile ed incredulo. <<Da halloween, "Come?" che domanda è? E perché il maestro mi piace molto>> dico senza guardarli, col viso nel petto del cantante. <<Ah ora lo ammetti che ti piace allora!>> urla ancora la ballerina, che evidentemente oggi non ricorda qual è il volume normale della voce. Rialzo lo sguardo verso di lei, sorridendo e diventando palesemente rossa. <<C'hai un po' le fossette, lo sai?>> nota Holden, sfiorandomi la guancia. <<Si, visto?>>. <<Guardali, non vengono manco allo scoperto e già sembrano una coppia sposata>> commenta il napoletano. <<Vabbè ho capito, abbiamo gli spettatori. Mi vado a cambiare, che devo fare il solito tapis roulant, altrimenti per il compito di Lorella perdo un polmone (se non entrambi)>> lascio un ultimo bacio a Joseph e poi mi dirigo in camera.

A quanto pare, pian piano, lo stanno scoprendo tutti.
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Ecco di nuovo un po' di Holden.❤️.

En e Xanax |Holden Where stories live. Discover now