ottantatré

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La settimana di preparazione alla puntata era finita e rientrare in studio e vederlo gremito di persone sugli spalti. Salutiamo il pubblico e varie ragazze e ragazzi mi chiedono di Gaia, Sofia e Nicholas. Purtroppo i tre hanno la febbre da un paio di giorni e non possono essere presenti in puntata.

In seguito alle sfide di Petit e Martina, entrambe vinte, venne mostrata una classifica contendente la media di tutti i voti presi dai giudici esterni nelle gare cover da settembre fino ad oggi, ed ho avuto la fortuna di piazzarmi molto in alto. Ha poi inizio la gara di canto, oggi giudicata come per il ballo dai nostri professori. Saranno proprio loro infatti a scegliere cosa farci cantare tra i quattro brani che gli abbiamo proposto.

«Diana, oggi sei la prima» mi sorride Maria, ed io scendo per posizionarmi al centro del palco. «Ciao a tutti» faccio un saluto generale e poi mi volto per bene verso i tre prof posti dietro i trespoli. «Allora Diana, tu mi hai proposto ed hai preparato quattro brani in questa settimana. Io vorrei sentirti cantare il brano di Gazzelle» annuisco sorridente, perché era proprio il pezzo con il quale avrei voluto esibirmi oggi. «Deve entrare il piano, giusto?» domanda Maria vedendo Simone il fonico comparire sul palco. Annuisco e poi, quando lo strumento è pronto, mi siedo per poter prendere posto e aggiustare il microfono. «Quando vuoi» mi dice la conduttrice. Provo a suonare velocemente qualche nota per scaldarmi e ricordare la melodia e, dopo qualche secondo, inizio a suonare "La prima canzone d'amore". La canzone più indicata per questo periodo in cui tutto viene oscurato da Holden, proprio come la ragazzine di 15 anni con le prime cotte liceali.

«"Eccomi qua
A scrivere la prima canzone d'amore
E forse qualche stronzo un po' s'arrabbierà
Invece tu magari ci sorriderai
Mentre inciampi sulle scale della metro A

Che mi hai portato via da un lago nero e denso
Ma era soltanto un brutto sogno se ci penso
Che stare insieme a te è come stare sul tetto
Dell'universo

E sei stupendo quando parli, quando ridi e piangi
E sei stupendo quando guardi con quegli occhi grandi
E tutto il resto sembra diventare piccolissimo

E sei stupendo quando mangi, quando prendi e scappi
E quando resti nel tuo mondo e quando non vuoi starci
E tutto questo lo fai diventare bellissimo
Bellissimo, bellissimo"» suono le ultime note un po' col groppo in gola.

È una canzone che mi emoziona sempre, sin dal primo ascolto. Prima magari la associavo ad altre figure che ho amato e amo perdutamente nella mia vita: papà, mamma, Gio, nonni e amici. Ora però acquista un significato diverso, quello in realtà "corretto", se così si può dire. Guardo verso l'alto per non versare alcuna lacrima e poi mi rialzo per poter ascoltare il parere dei prof. Rudy sorride contento e anche Lorella mi sembra abbastanza emozionata, mentre adesso di Anna non è che mi fidi moltissimo.

«Grazie Holden per averla fatta innamorare perdutamente» scherza il mio prof rivolgendosi all'altro suo allievo. «A parte gli scherzi, sapevo che avrei fatto la scelta giusta, dico solo questo» dice Rudy, per poi abbassare lo sguardo verso il tablet e mettere un voto a tutti sconosciuto. «Sei stata molto brava Diana, mi hai commossa. Si vedeva che eri nel pezzo, che lo sentivi tuo. Poi il pianoforte ha conferito al tutto qualcosa di magico. Complimenti» attacca, subito dopo Rudy, Lorella. «Anna, il tuo silenzio non mi piace» commenta Maria, anche se infondo c'è un pizzico di verità con una puntina d'ironia. «Ma no Maria. Diana, allora, a me è spiaciuto molto che il compito che ti ho dato settimane fa non sia andato a buon fine. Ciò però non significa che adesso tu non mi piaci. L'esibizione è andata molto bene, ma per curiosità personale volevo chiederti un altro pezzo che, guardando i video delle prove, non mi ha convinto al 100%» il mio prof sbuffa alle parole della radiofonica. «Sta zitto pelato. Dicevo, nel brano di Elton John ti ho dato un misero 6 e da te non me lo aspetto. Possiamo sentirla?». «Ci mancherebbe, lo faccio con piacere» accetto la sua richiesta, mettendomi dietro l'asta e posizionando il microfono. Essendo un pezzo per me molto statico, ho programmato di non staccarmi dall'asta per far concentrare tutti sul significato del brano e non su un'eventuale coreografia completamente decontestualizzata.

«"When are you gonna come down?
When are you going to land?
I should have stayed on the farm
I should have listened to my old man

You know you can't hold me forever
I didn't sign up with you
I'm not a present for your friends to open
This boy's too young to be singing
The blues, ah, ah

So goodbye yellow brick road
Where the dogs of society howl
You can't plant me in your penthouse
I'm going back to my plough
Back to the howling old owl in the woods
Hunting the horny back toad
Oh, I've finally decided my future lies
Beyond the yellow brick road
Ah, ah"» vengo avvolta da un caloroso applauso e la cosa non può far altro che immenso piacere.

«Ora si. Bene bene bene. In prova eri più calante e non avevi il focus, mentre oggi mi sei piaciuta. Brava» ringrazio la Pettinelli e anche tutti gli altri prof e poi torno a posto, inconsapevole di ciò che mi avrebbe aspettato una volta rientrata in casetta.

En e Xanax |Holden Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora