tredici

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Rientrata in casetta dopo la lezione con Elena trovo molti dei miei compagni intenti a parlare in giardino. In particolare noto Holden seduto sulla panchina imbracciando una chitarra classica nera. Notando i toni accesi di Stella che si sta lamentando della Pettinelli, mi siedo silenziosamente accanto a Joseph, che notandomi mi sorride. Ricambio e cerco di seguire il discorso, che viene però interrotto dalla voce di Anna Pettinelli in filodiffusione.

Mentre alunna e rispettiva prof discutono per telefono davanti a tutta la casetta, io e il cantante rimaniamo fuori da soli.

<<Che suonavi?>> domando curiosa, portandomi una gamba al petto. <<Nulla, devo soltanto accordarla. Probabilmente la suono in puntata, ancora non so>>. <<A proposito, per caso sono arrivate le assegnazioni per la puntata?>>. <<Si, ho io la tua busta, te l'avrei data appena saresti tornata, ma la questione di stella mi ha distratto. Vieni così vediamo che devi preparare>> ci rialziamo e raggiungiamo la camera blu. Appena arrivati mi butto sul suo letto.

<<Ao ma sta confidenza?>> mi "sgrida" ridendo. <<Dai abbi pietà di me, che oggi ho fatto di tutto>>. <<Esagerata, che hai fatto di particolare?>> mi stuzzica, recuperando la mia busta e sedendosi poi accanto a me. <<Beh ho cantato, fatto palestra, ballato. Oggi artista a 360°, dove la trovi n'altra così?>> poggio il peso sugli avambracci, alzando il busto. <<Unica ed irripetibile>> mi prende in giro facendomi poi l'occhiolino. <<Dammi questa busta su>> mi allungo per prenderla dalle sue mani, ma alza il braccio per evitare che gliela tolga. <<Ah ah, come si dice?>>. <<Si dice che sei proprio scemo, dammi sta busta su>> mi allungo nuovamente per raggiungerla, ma lui ancora una volta si prende gioco di me allontanandosi dalla mia presa. <<Joseph! La vuoi finire>> mi metto seduta e poi in ginocchio per arrivare alla sua altezza. Afferrò la busta, ma lui non molla la presa. <<Sto aspettando la formula magica>>. <<Idiota>> a furia di lottarci mi ritrovo a cavalcioni su di lui. Nessuno dei due lo nota, o almeno non io. Siamo entrambi completamente divertiti e assorti dal momento che passa in secondo piano il dove mi trovo. <<Joseph dammi sta busta!>> continua a passarsela di mano in mano sfuggendomi continuamente. Quando finalmente riesco a strappargliela dalle mani non mi smuovo dalla mia posizione. Entrambi rimaniamo a guardarci, la distanza che separa i nostri visi è minima.

<<Hai le lentiggini>> nota, accarezzandole poi con la mano. <<Mi escono solo quando prendo il sole, infatti sono bella solo d'estate>> spiego. <<Pfff. Quindi ieri ti sei messa a prendere il sole>> presume. <<Si, dopo pranzo con valentina e chiara>> spiego. Rimaniamo entrambi in silenzio. <<E tu hai un sorriso molto bello>> confesso ciò che penso. <<E quando l'avresti visto questo sorriso?>> incurva leggermente le sopracciglia. <<Prima fuori...dovresti sorridere di più>>. <<Sorrido spesso, forse ancora non l'hai notato>> abbassa leggermente il tono di voce. <<Avrò tempo per farlo>> sussurro. <<Non vedo l'ora>>.

Un rumore dalla cucina ci fa ritornare in noi. Torno seduta accanto a lui, sentendomi leggermente in imbarazzo. <<Ehm allora, ste assegnazioni...vediamo un po'>> estraggo il foglio contenente le canzoni. <<Sempre tre più l'inedito: "This is the life" di Amy Macdonald, "Don't" di Ed Sheeran, "Cought Syrup" di Young and the giant. Aiuto>> leggo velocemente, realizzando dopo i pezzi assegnatimi. <<Beh, male non è andata>> commenta il moro al mio fianco. <<Oddio no, direi di no...non saprei, quella di Sheeran la devo provare sinceramente. "This is the life" no problem e l'ultima è...ha un grande significato per me, mettiamola così>> non vado oltre. <<Percepisco un "ma">>. <<Percepisci bene, uffa. Non lo so, non mi sento tanto tanto soddisfatta. Ma vabbè, le faccio ovviamente volentieri, più che altro...ho paura di non riuscire bene quanto voglio...speriamo bene>>. <<Questo è lo spirito giusto su, poi se hai bisogno di una mano per le produzioni io sto a disposizione>> gli sorrido. <<Ma che gentile che sei, Carta!>> lo abbraccio velocemente, poi mi rialzo. <<Ora ti devo lasciare>>. <<Come mai?>> resta seduto sul letto, seguendo però attentamente i miei movimenti. <<A parte che mi serve una doccia, perché faccio schifo->>. <<Mica fai schifo>>. <<Si jo, dai. Poi ho quasi finito un inedito, mi mancano giusto gli ultimi ritocchi al testo e vorrei finirlo entro stasera>> spiego. <<Io vado nel giardino sul retro, dopo vieni un po' a farmi compagnia?>> si avvicina stringendomi la vita col braccio. <<Certo>> gli lascio un bacio nell'incavo del collo e poi lascio la stanza per chiudermi in bagno e buttarmi sotto la doccia.

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Sti dueeeeee. Dopo forse nuovo capitolo, FORSE. Ditemi che ne pensate, un bacione enorme❤️

En e Xanax |Holden Where stories live. Discover now