25. La torta di mele

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Emma

«Ragazza farfalla, quello sguardo triste non ti si addice». Mi rimproverò Ben mentre era intento a tagliare una fetta di crostata.

Gli sorrisi, anche se a fatica. Ollie era appena salito in camera sua con Sutton per realizzare il desiderio numero uno sulla mia lista. Solo che con lei...

«Ecco, così va molto meglio». Mi fece l'occhiolino prima di ingurgitare con un solo boccone metà fetta. «Cazzo, Emma, non ho mai mangiato una crostata così buona!». Ben parlò a bocca aperta e occhi chiusi.

«È la ricetta di mia nonna».

«Non vedo l'ora di assaggiare quella di mele. A proposito, andiamo!».

«Dove?».

«A mangiare la torta di mele più buona della città. Così, quando assaggerò la tua, potrò decretare il vincitore tra America e Italia. Oppure vuoi rimanere qua a sentire le urla di piacere di Sutton? Ti assicuro che non è un'esperienza piacevole».

Rabbrividii al pensiero. «Vado a lavarmi i denti». Mi affrettai a rispondere.

Rimasi meravigliata quando ci addentrammo per le strade della parte nord della città e lo fui ancor di più quando Ben mi tenne aperta la porta del locale in cui stavamo entrando.

«Benvenuta nel regno delle torte di mele. È la migliore della città secondo la mia personale classifica. Puoi fidarti, le ho provate tutte». Mi spiegò Ben mentre prendevamo posto. «Hai presente l'orgasmo perfetto? È anche meglio!».

No, non avevo presente l'orgasmo perfetto perché non ne avevo mai avuti.

Mi guardai intorno. La carta da parati a righe bianche e rosa, la sfilza di dolci guarniti elegantemente e disposti dietro la vetrina del bancone e la musica Indie Pop che creava un'atmosfera davvero rilassante avrebbero fatto sembrare Ben tremendamente fuori posto, se lui avesse mostrato di essere un minimo a disagio. Invece, la montagna di muscoli ricoperta di tatuaggi che mi sedeva davanti era più che a proprio agio.

Sfogliava il piccolo menù concentrato, sfregandosi la barba con l'indice e il pollice. «Lo leggo sempre ma alla fine prendo il solito: torta di mele e caffè. Tu cosa prendi?».

C'era il serio rischio di finire in coma diabetico visto che mi ero fatta fuori metà crostata, ma Ben mi aveva promesso la torta di mele più buona della città e non potevo tirarmi indietro.

«Torta di mele anche per me». Decretai mentre prendevo il telefono che stava squillando dalla borsa e sorrisi quando la GIF di Taylor Swift che si dimenava in un mini abito plissettato che mi aveva inviato Penelope mi confermò il programma della giornata.

«Perché sorridi, ragazza farfalla?».

Facevo fatica a contenere l'entusiasmo. «Andrò all'Holi Festival ad Huntington Beach». Risposi in presa alla trepidazione.

«Con chi?».

«Con Penelope».

«Ah, beh, grazie per l'invito!». Esclamò Ben alquanto offeso.

«Non pensavo fossi interessato a questo tipo di evento». Mi giustificai dopo che Ben comunicò al cameriere le nostre ordinazioni.

«Io sono il Re delle feste e dei festival. Certo che sono interessato!».

«Okay... Allora, Ben, vuoi venire con noi?».

Ben sorrise trionfante. «Cavolo, sì!». Poi estrasse il telefono dalla tasca e iniziò a far danzare i suoi pollici tatuati sullo schermo.

«Che stai facendo?».

«Lo sto dicendo agli altri».

«Gli altri tipo Noah e...».

Come le ali di una farfallaWhere stories live. Discover now