2. Weak

12.5K 354 259
                                    

EVA

Il suono del campanello mi rimbomba nella testa all'infinito prima che mi alzi effettivamente dal letto. Mi appoggio alla parete, evitando di cadere a terra a causa dell'appannamento alla vista, faccio un respiro profondo e guardo la situazione della mia stanza; notando immancabilmente come sia ridotta male rispetto al solito. Alcune bottiglie di alcolici sono sparse sul pavimento e il mio corpo ne sta risentendo tutt'ora.

Ingoio rumorosamente, inumidendomi poi le labbra con la lingua prima di strofinarmi entrambi gli occhi mentre il campanello suona ancora una volta. Tolgo la mano dal muro, verificando una volta per tutte che riesco a stare in piedi senza troppi problemi. Prendo la coperta che ho sul letto, me la avvolgo intorno al corpo e successivamente mi avvio per andare ad aprire la porta a chiunque vi si celi dietro.

La luce del giorno quando raggiungo il salotto è decisamente troppo forte per i miei gusti e per la mia situazione, quindi mi ritrovo a stringere gli occhi a due fessure e fermarmi un attimo per abituarmi.

La testa mi fa ancora male e, anche se non mi sono ancora guardata allo specchio, ho come la sensazione di sembrare proprio come mi sento: un vero e proprio straccio. Non so a che ora mi sono addormentata e non ricordo quasi nulla da quando sono tornata. Non so nemmeno se fossi effettivamente in camera mia quando ho iniziato a bere alcune bottiglie di chissà cosa per cercare di alleviare un minimo il dolore emotivo che stavo provando in quel momento.

Sicuramente però ricordo quale è stata la parte peggiore dopo la mia scoperta: la strada che ho dovuto percorrere per raggiungere definitivamente a casa. Quando si è soli per la strada, di notte, nel silenzio più assoluto, ciò che riempie quella tristezza e solitudine totale sono proprio i pensieri e, i miei, mi stavano distruggendo lentamente ed inesorabilmente. Ho pensato a come io sia davvero riuscita ad affrontare Jonas e ho riflettuto su come sia possibile che sia riuscita a rinunciare alla sua presenza e alla sua figura.

L'idea e la convinzione che tutto questo fosse solo un brutto sogno mi ha accompagnato fino alla porta di casa, dove ho iniziato a rimuginare all'assurdo motivo per il quale io sia caduta nuovamente nella trappola di Chris. Non desideravo trovare una risposta, eppure, quest'ultima è arrivata da sola, sotto forma di una semplice parola che ha iniziato a lampeggiarmi davanti agli occhi come un semaforo: debole. Non ho avuto la vera forza di reagire e mi sono lasciata abbindolare da un rubacuori solo perché il mio cuore era ed è tutt'ora spezzato.

Ferma immobile davanti alla porta, mentre dalle mia labbra usciva una leggera nuvoletta bianca a causa del freddo, mi sono girata, sedendomi sulle scale e aspettando nella speranza che Jonas apparisse all'improvviso e mi dicesse che tutto ciò era stata solo un'allucinazione. Stavo sognando ad occhi aperti che arrivasse, dicendomi che non mi avrebbe mai e poi mai tradito e che sarebbe stato sempre al mio fianco. Jonas, ovviamente, non è mai arrivato e la mezz'ora passata al freddo congelante, non ha fatto che aumentare la mia convinzione di essere davvero debole. Non solo fisicamente, ma soprattutto psicologicamente.

Mi sono alzata da quegli scalini così freddi e in perfetta simbiosi con il mio stato d'animo prima di tirare fuori il telefono e andare direttamente sulla conversazione di mio interesse: quella con le mie amiche.

Sono riuscita a scrivere a malapena tutte le lettere che componevano le parole nelle quali spiegavo che Ingrid aveva ragione e che Jonas, effettivamente, mi stava tradendo, prima che le mie mani diventassero della stessa temperatura ibernante del mio cuore.

Le risposte non sono tardate ad arrivare, ma concentrarmi su quella conversazione mi avrebbe solamente distrutto; così sono finalmente entrata in casa e, a contatto con l'aria calda dell'ambiente, mi sono sentita morire dentro. Era come se tutto fosse collegato, come se con il mio stato d'animo potessi stare bene solo al freddo.

Twist - Chris & EvaWhere stories live. Discover now