EVA
Camminare all'indietro, cercare di non cadere o inciampare e, allo stesso tempo, mantenere la stessa frenesia del bacio iniziato da Christoffer, non rientra nelle mie facoltà. Proprio per niente.
Rido contro le sue labbra quando vado a sbattere contro un secchio di alluminio, facendo in modo che il rumore risuoni nella stanza.
Chris si distanzia immediatamente e mi osserva divertito.
«Sei un disastro, Mohn»
Sussurra suadente, chiudendo la porta dello sgabuzzino con il piede e ritornando sulle mie labbra.Ormai, baciarci senza che nessuno possa vederci non solo è diventata una necessità, ma l'ennesimo gioco che elettrizza entrambi.
Da quando abbiamo risolto i malintesi che si erano creati, il bisogno di stare l'uno con l'altra è diventato qualcosa di morboso.
Quando sono con Christoffer penso fino a dove posso spingermi e quando non sono con lui penso a quando lo rivedrò.
Tutto quello che c'era già fra noi, in appena cinque giorni, è stato elevato ad una potenza non quantificabile in nessun numero.
Più volte le ragazze mi hanno detto che sono pazza e che non so davvero ciò che sto facendo, ma in tutto questo, l'unica pazzia è composta dal nostro desiderio.
Sbatto con la schiena contro una scopa, facendola cadere a terra.
Chris si distanza ancora e pone fine al bacio, guardandomi storto.
Mi mordo il labbro inferiore per non scoppiare a ridere.
«Ops»
Mormoro, facendogli alzare gli occhi al cielo.Riuscire a trovare dei luoghi neutri e ben nascosti a scuola non è così semplice, soprattutto perché c'è sempre la remota ipotesi che qualcuno possa cercarci.
Fortunatamente, il ragazzo che ho di fronte è ben esperto in nascondigli, quindi non mi sono dovuta preoccupare particolarmente di questo punto.
Mi sono dovuta preoccupare, invece, di ideare alcune regole.
La prima è che noi due, sempre che esista effettivamente un noi due, siamo un segreto agli occhi di tutta la scuola escluse le mie amiche e William.
La seconda riguarda il tempo che passiamo insieme: non possiamo sparire magicamente tutti e due nello stesso momento, anche perché lui ha perennemente gli occhi puntati addosso.
Quindi gli unici momenti nei quali possiamo effettivamente stare insieme durante le giornate scolastiche sono i pochi minuti che precedono il suono della campanella di fine pausa.
Sfruttare questi pochi minuti di confusione generale per l'inizio delle lezioni, evitando così di attirare l'attenzione, è diventato un rito al quale non possiamo fare a meno.
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Twist - Chris & Eva
FanfictionIn un gioco dove non esiste un vincitore e un vinto, e dove l'unico traguardo è un sentimento indefinito, non si può pensare di riuscire a frenare la travolgente attrazione che spinge l'uno nelle braccia dell'altra. La sfida sarebbe persa in partenz...