25. Toxic

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EVA

La situazione, se non fosse arrivato Adrian, sarebbe sfuggita di mano ad entrambi. E, in questo modo, avrei miseramente infranto le promesse fatte a me stessa. 

Il vero problema è che quando sono in compagnia di Christoffer tutto passa in secondo piano. 

Per quanto possa risultare semplice ripetersi che si può sempre controllare una determinata situazione, una volta che ci si trova davanti ad un ragazzo del genere, anche il più piccolo gesto diventa una delle fatiche di Ercole.

Nel nostro mondo ci sono troppi Christoffer Schistad e, puntualmente, povere ragazze come me cadono nella loro trappola. Alcune sperano di resistere fino all'ultimo, altre invece si lasciano andare senza ripensamenti. 

Io vorrei essere la giusta combinazione fra l'una e l'altra. Però, quando si tratta di lui, ogni buon proposito sparisce in uno schiocco di dita. O meglio, ad ogni bacio. 

Sono sempre più convinta che dovrebbe perennemente indossare un avvertimento a caratteri cubitali con scritto pericolo. Solo allora, forse, si potrebbe evitare di cadere nelle sue grinfie con o senza volere. 

So che questo gioco si sta protraendo troppo avanti nel tempo, ma non riesco a fermarlo. Ad ogni bacio ne voglio un altro, ad ogni tocco spero che non si distanzi e, ad ogni frecciatina, mi auguro di trovare le parole giuste per lasciarlo a bocca aperta. 

Mi sembra di cadere da un precipizio e so che probabilmente mi farò molto male, ma so anche che ormai non c'è più nessuna via d'uscita. Andare avanti sembra essere diventata la nostra unica preoccupazione e la nostra sola possibilità.

Avevo bisogno di una scintilla e Chris sta diventando il mio fuoco ardente. 

«Se non bevi la cioccolata calda, andrà a finire che si raffredderà del tutto»
Mi fa notare Noora, indicando la mia tazza rosa pastello ancora piena. 

Lunedì, dopo essere riuscita a prendere l'ultimo autobus in corsa e aver raggiunto casa, il pensiero di Chris mi ha tormentato tutta notte. 

Per mia fortuna ieri, a scuola, l'ho incrociato solo una volta e nessuno dei due ha accennato a voler intraprendere una qualsiasi conversazione. Magari lui avrebbe anche voluto, ma non gliene ho dato l'occasione, visto che sono scappata dalla parte opposta. In questo modo però mi sono ritrovata davanti ad una scena da voltastomaco: Jonas e Sara avvinghiati l'uno all'altra, non curanti degli sguardi degli studenti e, soprattutto, dei miei. 

Vederli in quel modo mi ha fatto sentire così impotente e sola che avrei voluto correre in bagno e piangere per il resto della giornata. 

Jonas è stato una parte importante della mia vita e, per quanto io sia decisa ad andare avanti, lo ricorderò anche senza volerlo. È così che funziona. 

Le relazioni, di qualunque tipo siano, non potranno mai essere cancellate completamente. Ci sarà sempre qualcosa che rimarrà con noi. Che sia un gesto, una parola, un modo di essere o addirittura un'intera storia. Quella persona si porta via un pezzettino di te e ti lascia un pezzettino di sé. 

Dal primo affronto nel cortile della scuola mi sono limitata a stare alla larga da entrambi, ma non incrociarli nei corridoi sarebbe stato impossibile. 

Fino a questo momento, per mia fortuna, li ho visti raramente insieme, forse anche perché prestavo più attenzione a ciò che stava succedendo con Chris. Quindi ritrovarmi davanti a questa scena è stato un duro colpo da digerire. 

Più duro di quanto voglia ammettere a me stessa. 

Non vorrei che mi importasse così tanto, non vorrei starci così male e non vorrei reagire in questo modo, eppure quella ferita non è ancora chiusa. Rimane lì dov'è e non accenna a guarire.

Twist - Chris & EvaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora