5. Hangover

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EVA

La luce che entra all'interno della mia stanza inizia a darmi fastidio ancora quando ho gli occhi chiusi. Stanca di cercare di dormire quando è palese che non ci riesca, li apro. Il chiaro intenso, non mi permette di abituarmici immediatamente e mi ci voglio alcuni istanti. Sbatto le palpebre più volte e mi strofino l'occhio destro sbadigliando.

Inevitabilmente, visto che sapevo sarebbe successo, mi sento come se avessi un picchio in testa che continua a punzecchiarmi, impedendomi di stare bene. Mi massaggio le tempie, sperando poi che con qualche pastiglia questo malessere fisico possa scomparire. 

Ciò che odio maggiormente dell'ubriacarmi è proprio la mattina seguente, quando si devono affrontare faccia a faccia i postumi della sbronza. 

Mi siedo sul letto e mi guardo intorno. Sana, Chris e Vilde stanno ancora dormendo beatamente; mentre di Noora non c'è nessuna traccia. 

Sposto con delicatezza il braccio di Vilde dal mio fianco, alzandomi poi dal letto e dovendo appoggiare la mano al muro per evitare di cadere a terra. Per un breve istante, una frazione di secondo, tutto è diventato nero. Non è la prima volta che mi succede e, secondo mia mamma, accade proprio perché mi alzo troppo velocemente da una determinata posizione. Non ho idea di quanto possa essere vero, ma mi sono sempre fidata delle nozioni da lei fornite.

Ora, però, la cosa che mi interessa maggiormente, è bere un bicchiere d'acqua, mettere qualcosa sotto i denti e prendere una pastiglia per sbarazzarmi di questo mal di testa. Non ho assolutamente intenzione di sentirmi così tutto il giorno, quindi voglio cercare di rimediare al più presto possibile. 

Mi metto in punta di piedi e cammino lentamente, sperando di non svegliare nessuno. Passo dopo passo inizio anche a pensare a dove possa essersi cacciata Noora. 

Mentre salgo le scale, appoggiandomi di tanto in tanto alla parete per riprendere coscienza di me stessa, ripenso alla serata passata. Nella mia testa ci sono solo alcune immagini sfuocate di ciò che è successo e, l'idea di aver fatto qualcosa di cui potrei pentirmi, mi colpisce in pieno. 

So di aver brindato con le ragazze, di aver ballato con Noora e poi, le immagini più o meno nitide, diventano un'insieme confusionario di scene frammentate. Ricordo vagamente di essere andata da Penetrator Chris, di aver ballato con lui e di averlo baciato, ma non so che altro è successo nello specifico.

Decido di non mi sforzarmi troppo per ricostruire l'accaduto, evitando così che il mal di testa aumenti esponenzialmente.

«Buon giorno»
Il dolce timbro della voce di Noora mi fa voltare di scatto nella sua direzione. Indossa una delle mie felpe e un paio di pantaloncini che giacevano sul fondo del mio armadio. Completamente struccata e al naturale è quasi più bella del solito. 

Noora è una di quelle ragazze che ignorano l'effetto esercitato sugli altri. Non penso si renda davvero conto quanto sia bella e carismatica e quindi, come delle buone amiche, noi ci sentiamo in dovere di farglielo notare, anche se questo, a volte, porta ad una scenata di esasperazione da parte sua.

 Non penso si renda davvero conto quanto sia bella e carismatica e quindi, come delle buone amiche, noi ci sentiamo in dovere di farglielo notare, anche se questo, a volte, porta ad una scenata di esasperazione da parte sua

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Twist - Chris & EvaWhere stories live. Discover now