In un gioco dove non esiste un vincitore e un vinto, e dove l'unico traguardo è un sentimento indefinito, non si può pensare di riuscire a frenare la travolgente attrazione che spinge l'uno nelle braccia dell'altra. La sfida sarebbe persa in partenz...
Svegliarsi ancora una volta nello stesso letto di Christoffer, mi lascia uno strano sapore in bocca. Dentro di me so alla perfezione che, andare avanti con il nostro rapporto, è la cosa peggiore. Ma allo stesso tempo non sono ancora pronta a rinunciarvi.
Mi ritrovo ad osservarlo mentre dorme. Ha il sonno più pesante del mio, non si accorgerà di nulla.
Reprimo il forte desiderio di sistemargli i capelli che gli ricadono disordinatamente sulla fronte, e sposto un suo braccio per riuscire ad allungarmi sul comodino. Afferro il mio telefono e schiaccio il pulsante al centro.
Lo schermo si illumina e sono costretta a strizzare gli occhi per abituarmi alla luce fastidiosa.
È quasi completamente scarico.
Ovviamente non averlo caricato durante la notte ha i suoi aspetti negativi. Per fortuna ieri sera non l'ho usato così tanto, altrimenti sarebbe già morto.
Pongo subito la mia attenzione sull'orario. Spalanco gli occhi quando mi accorgo che è mezzo giorno passato e, soprattutto, che oggi è la Vigilia di Natale. Mi ci vogliono appena tre secondi per rendermi conto che mia mamma è a casa ad aspettarmi e che, di conseguenza, io potrei essere in guai seri se non torno all'istante.
Mi scosto da Chris facendogli fare un grugnito. Blatera qualcosa che non capisco prima di sporsi verso la mia direzione ed abbracciare il mio cuscino.
Lo osservo distrattamente e sbuffo, rendendomi conto che mi sta trascinando in un mare di guai.
Con lui non ci sono pause, non c'è modo di rallentare o tirarsi indietro. È un continuo vivere e lasciar vivere. E, per quanto vorrei essere stanca di tutto ciò, so benissimo che non lo sono. Ed è proprio questa la mia rovina.
Dubito che Chris voglia continuare questo nostro gioco di provocazioni e sfide implicite per motivi diversi dal raggiungimento dei suoi obiettivi. Per quanto possa essere bravo a recitare la sua parte, sono convinta che voglia solo venire a letto con me. Sono solo l'ennesimo nome da aggiungere alla sua lista.
Non dovrei preoccuparmene visto che, in teoria, ci stiamo usando a vicenda. Eppure, una parte di me continua a ricordarmi che i pericoli si nascondo dietro l'angolo, e che io non sono poi così brava a dire di no. Andando avanti di questo passo potrei addirittura cedere, facendo in modo che raggiunga il suo scopo. E non deve succedere.
Mi dondolo avanti ed indietro sui piedi scalzi, indecisa su cosa fare.
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Svegliarlo sarebbe più coretto, ma sono troppo convinta che il nostro rapporto si stia complicando, per riuscire a farlo. Magari non per lui, ma per me di sicuro.
La felpa che ho indosso, il letto disfatto, le nostre gambe intrecciate fino a poco fa, la sua pelle contro la mia, i nostri baci e la serata di ieri sono la prova di come ci stia sfuggendo di mano ciò che sarebbe dovuta essere una passeggiata.
