29. Boys Like You

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EVA

Le parole di mia mamma mi hanno tormentato fino alla sua partenza. Continuavano a ronzarmi in testa incessantemente.

So che, alla fin fine, ha ragione. Di ragazzi come Christoffer ce ne sono fin troppi. Si divertono a giocare con qualsiasi tipologia di sentimento, arrivando a spezzare i cuori di ragazze che, forse, credevano ancora nell'amore puro e vero. Illudono, mentono e lasciano che, lentamente, quelle povere disgraziate cadano nella loro trappola. 

Tutto questo per arrivare a cosa esattamente? Una reputazione da Don Giovanni e una lista di ragazze usate senza alcuno scrupolo?

Non ho fatto altro che rifletterci all'infinito e questo mi ha portato a sentirmi come se fossi all'interno di una bolla. Isolata dal mondo e immersa in questioni troppo grandi per arrivarne a capo.

Una parte di me continua a ripetermi che Christoffer è proprio l'errore dal quale mia mamma mi ha messo in guardia. L'altra, invece, sostiene totalmente il contrario. 

È davvero lo stronzo che tutti hanno sempre visto come una divinità o è anche qualcos'altro? Sa cosa significa provare dei sentimenti o è solo in grado di sfruttare quelli altrui a suo vantaggio?

Non sono ancora arrivata ad ottenere delle risposte. E il motivo è molto semplice: non credo di conoscerlo davvero. 

Tutte queste domande e questi dubbi mi hanno lasciato respirare quando mia mamma, ieri, è uscita dalla porta d'ingresso. Mi ha salutato, mi ha avvertito che voleva tornare prima di Capodanno e poi se ne è andata.

Per la prima volta dopo tanto tempo, essere a casa da sola, mi è sembrato positivo. Mi sono sentita leggera, come se tutte le mie preoccupazioni fossero partite con lei. 

Il Natale è stato un giorno come tanti altri ad eccezione dei festeggiamenti, del pranzo con una tavola ben imbandita, e dei regali. 

Lunedì è trascorso molto tranquillamente. Almeno fino a quando, la sera, il mal di pancia non mi ha fatto rendere conto di aver perso la concezione del tempo per quel periodo del mese. Non ho mai avuto dolori strani, ma nessuno toglie che le fitte allo stomaco possano essere considerate micidiali.

Ho dovuto prendere una pastiglia, e ieri ho trascorso tutto il giorno fra il letto e il divano, dividendomi fra la lettura di un libro e la visione di una puntata di una nuova serie televisiva. 

Mia mamma ogni tanto mi chiedeva se avevo bisogno di qualcosa, ritornando poi immediatamente ad occuparsi del suo lavoro oppure delle pulizie.

Non è mai stata una vera amante delle festività. Secondo lei, passato quel determinato giorno al quale diamo più importanza, tutto torna alla normalità. Per me, invece, l'atmosfera Natalizia comincia già a metà Dicembre e non finisce fino al suo ultimo giorno. Adoro prolungare il tutto.

Continuo a girare il cucchiaino nella cioccolata calda mentre finisco di leggere il capitolo del libro che devo concludere. 

Ormai il mal di pancia è sparito completamente, ed aver superato il primo e il secondo giorno, mi fa sentire fisicamente e mentalmente meglio. 

Sono così assorta nella lettura che, quando il campanello suona, mi ritrovo a fare un salto sulla sedia, colpendo la tazza con la mano e rovesciando tutto il contenuto sul tavolo. 

«Merda»
Impreco, togliendo immediatamente il libro da quel punto per evitare che si sporchi. Dopo essermi assicurata che è al sicuro, rialzo la tazza ed osservo il disastro fatto. 

 

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Twist - Chris & EvaWhere stories live. Discover now