56. Apologize

4.5K 149 77
                                    

EVA

L'inizio della settimana è una tortura psicologica per qualsiasi essere vivente. Soprattutto quando si devono affrontare verifiche ed interrogazioni di materie improponibili. 

Dovrebbe essere vietato dalla legge fissare una verifica di chimica il lunedì, seguita a ruota da quella di storia e l'interrogazione di norvegese. 

Avrei dovuto studiare, fare fede alla mia promessa di andare bene a scuola e non lasciarmi distrarre da niente e da nessuno. Peccato che con la partenza improvvisa di mia mamma lunedì mattina e quella di mio papà ancora domenica sera, il mio giuramento sia stato messo a dura prova. 

Per colpa di una persona in particolare. 

Credo dovrebbe essere scientificamente provato che concentrarsi in compagnia di Christoffer Schistad sia impossibile. 

Mi ha assicurato che mi avrebbe aiutato con lo studio, ma qualsiasi sua azione mi portava a pensare a tutt'altro. 

Non nascondo che mi abbia richiamato all'ordine più volte, così come non posso nascondere che si sia stancato ben presto di fingere che avremo potuto studiare davvero. 

L'unico studio che siamo riusciti a portare a termine è quello dedicato l'uno al corpo dell'altra. 

È la tipologia di studio che preferisco, peccato che non mi abbia assolutamente aiutato a superare brillantemente le verifiche. 

Dovrei aver raggiunto il minimo obiettivo della sufficienza, ma non so quanto i miei genitori possano esserne felici. 

Dopo aver conosciuto Christoffer ufficialmente, non si sono risparmiati le tanto attese raccomandazioni. Secondo loro non è ammissibile che possa passare gli ultimi mesi scolatici con la testa fra le nuvole per colpa di un ragazzo. 

Sono stati abbastanza chiari su questo punto, così come io come sono stata chiara nel riferire ad entrambi che questa relazione non avrebbe interferito con la scuola. 

Sul momento ne ero quasi convinta. Adesso non molto. 

Pensavo di avere la forza necessaria per studiare in sua compagnia senza essere distratta dai suoi movimenti, dalle sue labbra o dai suoi sguardi. Chiaramente mi sbagliavo anche su questo punto. 

Dopo lunedì pomeriggio abbiamo assodato che il nostro aiuto reciproco non poteva riguardare materie scolastiche. 

Abbiamo fatto un accordo: entrambi ci saremo impegnati per finire ciò che dovevamo e poi, a parte uscite con i rispettivi amici, ci saremo trovati a casa mia o a casa sua. Questo a seconda delle condizioni. 

Martedì sera sono andata io a casa Schistad e mi sono stupita quando Adrian mi ha invitato al suo compleanno. 

In un primo momento mi sono rifiutata, reputandolo troppo esagerato. Ma come potevo pensare di riuscire a dire effettivamente di no a Christoffer ed Adrian Schistad?

Non hanno fatto altro che tormentarmi tutta la sera, divertendosi a punzecchiarmi e coalizzandosi contro di me. 

Alla fine ho acconsentito solo per l'esasperazione. 

Runi in tutto questo ha cercato di aiutarmi in qualche modo, ma contro le imposizioni così ferree dei figli, anche lei non ha potuto fare più di tanto. 

Twist - Chris & EvaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora