23. Better When I'm Dancin'

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EVA

Dover lasciare il proprio letto, le coperte calde e una comodità indescrivibile, non solo è una tortura psicologica per qualsiasi essere vivente, ma diventa anche una tortura fisica quando si deve affrontare l'inizio della settimana. 

Molti dicono che il lunedì è un giorno come tanti altri, ma a mio parere non è assolutamente vero. Se si pensa che segnala la fine della spensieratezza e della felicità del weekend, tutto cambia ovviamente.

Il lunedì è quel determinato giorno che, se solo fosse una persona, tutti la odierebbero senza un vero motivo. 

Non c'è bisogno di avere delle valide motivazioni, basta semplicemente avvalersi del fatto che si tratta della giornata che spezza, con crudeltà innata, la felicità portata dal sabato e dalla domenica. 

Inoltre, in questo lunedì freddo e triste, nemmeno l'idea che manca una sola settimana alle vacanze di Natale, è riuscita a rallegrarmi un minimo. 

L'inizio della giornata si era prospettato un vero e proprio disastro, soprattutto per la verifica di chimica alla prima ora. Mi sono impegnata più di quanto credevo possibile, studiando interrottamente per svariate ore. Quando mi è stato consegnato il foglio e mi sono accorta di sapere la maggior parte delle risposte a quei quesiti che, solo cinque giorni fa mi sarebbero sembrati scritti in una lingua aliena, mi sono sentita fiera del mio sforzo. 

Ho consegnato per prima, ricevendo persino un'occhiata interrogativa e stupita da parte di tutti. Credo di averla fatta bene e continuerò a sperarci fino a giovedì, quando scoprirò effettivamente se sono riuscita nel mio intento oppure ho fallito miseramente. 

Le ore a seguire mi sono sembrate molto più pesanti del solito, soprattutto per il mio sforzo immane di prestare attenzione alle parole del professore di storia, cercando di apparire come una studentessa modello. 

Manca davvero poco per le ultime valutazioni che andranno ad influire sui voti della prima parte dell'anno, quindi devo concentrarmi sulla scuola più di quanto abbia mai fatto fino a questo momento. 

Attualmente, le mie materie al di sotto della media, risultano solamente due. In realtà sono tre se calcoliamo chimica, ma preferisco pensare in positivo. Per quanto riguarda le altre, sono storia e spagnolo e so che devo concentrarmi per fare bene queste due ultime verifiche. Altrimenti potrò definitivamente dire addio alla mia libertà sconfinata. 

Dopo aver passato sia l'intervallo che la pausa pranzo con le ragazze, sapere che devo affrontare un'ora di matematica e una di norvegese, mi demoralizza più del tempo fuori dalla finestra. È tutto talmente spento e triste da risultare fin troppo contagioso.

Quando vengo chiamata alla lavagna per risolvere l'ennesimo esercizio di matematica, mi alzo svogliatamente e lo svolgo senza imporre troppa resistenza. 

La matematica non mi è mai dispiaciuta come materia. L'ho sempre trovata così estremamente precisa da affascinarmi. Tutto nella mia vita è un imprevisto e, avere a che fare con qualcosa di certo, mi ha sempre aiutato a credere che ci fosse un modo perché tutto vada per il verso giusto. Per ora non l'ho ancora trovato, ma posso continuare a sperarci.

Finisco di scrivere il risultato e torno al mio banco, ascoltando i complimenti della professoressa per essere riuscita a svolgere il tutto senza il suo aiuto. Le sorrido in segno di riconoscimento, sperando che, se non dovessi andare troppo bene in storia o spagnolo, possa mettere una buona parola sul mio conto. 

La sua ora finisce e, non appena inizia quella di norvegese, decido che stare attenta è decisamente fuori discussione. 

Guardo fuori dalla finestra, osservando il paesaggio e perdendomi in tutte le immagini davanti ai miei occhi. Solo quando arrivo ad un livello di noia tale da iniziare a contare le tegole di una casa, decido di prendere il mio telefono e posizionarlo appena davanti all'astuccio e il diario, in modo tale che non si veda. 

Twist - Chris & EvaWhere stories live. Discover now