21. No Promises

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CHRIS

La settimana, una volta che si è conclusa, non sembra mai troppo lunga. Eppure, vissuta giorno per giorno, è semplicemente infinita.  

Martedì, dopo la chiacchierata con Eva, grazie alla quale sono riuscito ad arrivare in ritardo all'ennesima lezione, tutto ciò che ci siamo scambiati sono state delle misere occhiate alquanto deludenti. 

Non nego di aver pensato più volte di scriverle o andare a parlarle, ma vederla ridere e scherzare insieme a Thomas mi ha fatto cambiare opinione all'istante. È stata chiara fin dall'inizio, tuttavia, sapere che sta facendo il nostro stesso giochetto anche con lui, mi ha aperto un mondo che non pensavo potesse esistere: quello dedicato al rimpiazzo. 

Non era mai successo che una ragazza mi sostituisse così facilmente e tutto ciò mi dà abbastanza fastidio. Non voglio chissà cosa da Eva, escludendo il mio desiderio di finire nudo nel suo stesso letto, ma so per certo che desidero la sua attenzione. Non posso sopportare che una ragazzina di prima mi rimpiazzi così velocemente senza battere ciglio. Ne va del mio orgoglio e della mia reputazione. 

Dopo la festa di ieri sera, a casa di qualcuno il cui nome non è così importante da essere ricordato, ho passato tutto il giorno cercando di riprendermi dall'Inferno che è stato. Ho decisamente esagerato con gli alcolici, ho fatto sesso con una ragazza che assomigliava più ad una bambina che ad una adolescente e credo anche di aver fumato qualcosa di identificato.

Ho dormito molto più del normale e avrei continuato a farlo, se solo William non mi avesse svegliato con la delicatezza di un rinoceronte. Dopo aver affrontato i suoi modi così carini e dolci di prendersi cura di me, mi ha gentilmente portato alla memoria l'inaugurazione di un locale alla quale eravamo stati invitati.

So per certo di essermi alzato dal letto ancora abbastanza instabile, di essere andato a fare una doccia, di essermi cambiato e di aver aspettato che il mio migliore amico tornasse a prendermi. Poi ricordo un locale gremito di giovani, la musica fin troppo alta, gli alcolici immancabilmente presenti, alcuni bicchieri buttati giù a forza, la pista da ballo, una ragazza bionda, il suo essere così sensuale, la sua proposta di andare a casa sua, il mio consenso, lo spogliarsi già nell'ascensore e l'averla lasciata nuda, da sola nel suo letto, dopo alcune ore di sesso soddisfacente. 

Il freddo di Oslo in inverno è quasi insopportabile soprattutto se, come me, si indossano un paio di pantaloni e una felpa

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Il freddo di Oslo in inverno è quasi insopportabile soprattutto se, come me, si indossano un paio di pantaloni e una felpa. In questo momento vorrei solo andare a recuperare la mia giacca in quel locale e tornare a casa. Peccato che, per fare tutto ciò mi serva William visto che non sono venuto con la mia auto.

Sfrego le mani l'una con l'altra, ripensando al misero bigliettino che ho lasciato a quella ragazza. Le ho scritto che è stato bello conoscerla, che mi sono divertito e che spero sia stata bene. Non l'ho firmato e non ho lasciato detto nient'altro. Desidero solo che dimentichi presto il mio nome e che non venga a cercarmi. 

Twist - Chris & EvaWhere stories live. Discover now