Twist - Chris & Eva

18. Hey You Beautiful

CHRIS

La mole di studio, che un semplice studente deve affrontare, è sempre inversamente proporzionale alla voglia di mettere in atto gli obblighi imposti dalla scuola. Non importa se si è al primo o all'ultimo anno, la volontà di fare qualcosa è interrottamente inesistente. 

Trascorrere le serate del venerdì e del sabato a fare festa, ritrovandosi così a dover svolgere tutti i compiti e studiare di domenica, è costantemente un problema. Soprattutto per persone che, come me, non riuscirebbero a trovare la voglia nemmeno sotto tortura. È un po' come cercare l'acqua nel bel mezzo del deserto. 

Dopo ciò che è successo venerdì sera, risvegliarmi senza Eva accanto, mi ha leggermente destabilizzato. In un primo momento credevo di essermi immaginato tutto. Solo quando Adrian mi ha avvertito che se ne era andata, chiedendogli di non dirmi nulla, mi sono sentito in qualche modo sollevato. 

Solitamente, le ragazze che rimangono da me per la notte, sono ampiamente consapevoli che è solo per divertimento e che dovranno andarsene non appena sorge il sole o, addirittura, subito dopo aver soddisfatto i desideri di entrambi. Quindi, se mi fossi ritrovato nello stesso letto di Eva, sapendo che fra noi non era successo niente ed essendo consapevole che avrei dovuto darle delle spiegazioni, nell'immediato probabilmente non sarei stato in grado di gestire la situazione. Mi ha aiutato, questo è certo.

Potevo aspettarmi che se ne andasse in questo modo, ma non pensavo l'avrebbe fatto dopo aver letto i messaggi. Per questo, quando Adrian mi ha riferito la loro breve conversazione, ho capito che ancora non sapeva nulla. Se solo avesse saputo, quel dolce angioletto tentatore, non avrebbe esitato a svegliarmi e rimproverarmi.

Così non mi sono preoccupato troppo della sua fuga istantanea e silenziosa, ma mi sono messo ad aspettare pazientemente il suo ritorno. Ero davvero sicuro che sarebbe tornata, e così è stato. 

Affrontare di prima mattina la sua ira non solo è stato alquanto divertente, ma soprattutto eccitante. 

In qualche modo che ancora non riesco a spiegarmi, quella ragazza, riesce a confondermi. Impiega meno di dieci secondi per sorprendermi e altrettanti per risultare estremamente prevedibile. Questi suoi cambi repentini non fanno altro che attirare la mia attenzione. 

Voglio cercare di capirla, sfruttare le sue debolezze e fare in modo che si lasci andare completamente a me. Eppure, ogni volta che ci provo, lei mi blocca; come se non fosse ciò che anche lei sta facendo con il sottoscritto. 

La discussione conclusa con quei suoi modi di fare così improvvisamente provocanti mi avrebbe destabilizzato totalmente, se non fosse stato per quei suoi piccoli cedimenti durante il nostro affronto. 

Non posso negare che sappia davvero tenermi testa, provocarmi e risultare misteriosa; ma come è capace di tutto ciò, riesce anche ad essere prevedibile come ogni singola ragazza che ho incontrato. 

I commenti di Adrian riguardanti la situazione, seguita a distanza dal salotto, non potevano mancare. Ha ripreso alcune parti del nostro discorso, parlando a vanvera su cose che non mi interessavano davvero. Però, la sua idea secondo la quale io la stia prendendo più seriamente che con le altre, mi ha fatto riflettere. 

Per colpa delle sue supposizioni, sono quasi arrivato a credere che non stessi giocando con lei solo a causa del mio ego; ma ripercorrendo ciò che c'è stato fra noi, sono comunque riuscito a non farmi convincere da questa assurdità. 

Quando mi è arrivata la sua foto, il mio primo pensiero è stato quello di provocarla per dimostrare che non è in grado di gestire e controllare questa sfida. E così ho fatto.