Twist - Chris & Eva

57. You Are The Reason

CHRIS

Non credevo che Kaja avesse l'occasione di venire al compleanno di Adrian. Trovarmela davanti è stata più che una piacevole sorpresa. 

Era da tanto tempo che non la vedevo e non sapevo quando l'avrei vista di nuovo, quindi ho deciso di approfittare dell'occasione. 

Ho la possibilità di passare ogni singolo giorno con Eva, di conseguenza, trascorrere un'intera serata con la prima ragazza della quale mi sono innamorato, mi è sembrata un'ottima idea. 

Peccato che non avessi calcolato che le menti femminili non sono equivalenti a quelle maschili. Da allora Eva è stata fin troppo fredda nei miei confronti. 

Sapevo si sarebbe arrabbiata per la mia decisione di trascorrere con Kaja più tempo che con lei, ma pensavo avrebbe capito. Invece se ne è andata senza dare spiegazioni, lasciandomi con la consapevolezza che avrei dovuto chiederle scusa almeno dieci volte. 

L'ho fatto.  Anche cento ormai, ma nessuna delle mie parole ha portato a qualcosa di positivo. 

Mi sono scusato per non averle dedicato attenzioni, per non averle detto dell'esistenza di Kaja, per non averla fermata e per averle fatto passare una serata da sola. Eppure nessuna delle mie scuse è servita a qualcosa. 

Ogni volta che stiamo insieme mi risponde in modo distaccato, usa la scusa di dover studiare per evitare di vedermi troppo spesso e quando sono andato a casa sua e mi ha aperto, sembrava la stessero obbligando a starmi accanto. 

Non le avevo detto dell'esistenza di una vera e propria ex ragazza proprio per evitare che si sentisse in qualche modo minacciata, ma alla fine è successo comunque. 

Ammetto di essermi lasciato andare e che ero davvero felice di rivederla, ma potrei assicurare a chiunque che fra noi non c'è più nulla. Anche perché, da quando ci siamo lasciati e si è trasferita, è fidanzata. 

Controllo il cellulare per controllare se Eva mi ha risposto, ma quando la vedo online per la decima volta, mi arrendo. 

Lascio perdere la conversazione e penso a cercare le chiavi dell'appartamento. 

Le ho mandato già quattro messaggi e continua ad ignorarmi in modo astuto. 

Le ho chiesto scusa, cos'altro dovrei fare? 

Posso sopportare che tenga il broncio per un paio di giorni, ma cinque mi sembrano esagerati.

Non ho fatto assolutamente nulla che possa essere considerato così grave. Io e Kaja abbiamo semplicemente parlato, ci siamo aggiornati sugli ultimi avvenimenti importanti e abbiamo commentato i progetti e i piani per il futuro di entrambi. 

Forse avrei potuto spiegare meglio la situazione ad Eva ed avrei potuto includerla nei nostri discorsi, ma in quel momento ero non ci stavo pensando. Ero assorto nella conversazione.

Deve per forza farmi pesare così tanto una serata con un'amica?

Eva è stato il mio tormento da quando ci siamo conosciuti e ancora adesso non riesco a smettere di pensare a lei. È la ragione per la quale non voglio più essere ciò che ero, e la ragione per la quale rinuncerei a tutto pur di starle vicino. 

Non riuscirei a togliermela dalla testa nemmeno se volessi. 

Eppure, lei si è aggrappata ad un'unica ed insignificante serata e non ha intenzione di lasciar correre velocemente. 

Apro la porta di casa e non appena sono al suo interno, appoggio lo zaino a terra e mi tolgo la giacca.

Anche se mi sono ripromesso di lasciare perdere, quando sento il telefono vibrare, lo afferro immediatamente per vedere se quella ragazza impossibile che mi fa impazzire mi ha risposto.