34. I Knew You Were Trouble

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EVA

Le giornate colme di pettegolezzi e insulti da sopportare si sono ridotte notevolmente, così come i miei rapporti con Chris. 

Non pensavo che avrebbe preso in parola la mia richiesta. Invece, da una settimana a questa parte, nessuno dei due ha avuto più rapporti con l'altro. 

Ogni tanto, in compagnia di una ragazza diversa, mi guarda da lontano. Non succede nulla di più e nulla di meno. Ci osserviamo a vicenda senza azzardarci ad avvicinarci.

Sembra essere un vizio dettato dall'abitudine del mese passato e del quale non riesco a liberarmi. Anche senza accorgermene cerco di individuarlo. Sembra quasi che vederlo possa farmi stare meglio, anche se so che non è così. 

Mi hanno avvisata fin dall'inizio, sapevo a cosa stavo andando incontro, eppure non penso che quando ho avuto questa brillante idea mi importasse troppo. Non so esattamente a cosa stessi pensando, ma sicuramente non avrei mai potuto immaginare che un gioco si trasformasse in qualcosa di così morboso

Mi sono aggrappata a Chris come se fosse la mia ancora di salvezza, senza tenere conto delle vere conseguenze. Volevo solo liberarmi del dolore del quale ero succube. 

Pensavo volesse solo divertirsi, credevo che non gli importasse davvero. Le mie intenzioni erano chiare: non volevo nessuna tipologia di relazione. Naturalmente però tutto si è complicato. I miei passi indietro si sono fatti sempre più frequenti e sono arrivata a ritirarmi completamente prima di assistere alla rovina di entrambi. 

Ancora non riesco a capire se sia stata la cosa giusta; ma il fatto che Chris abbia rispettato la mia decisione senza pressarmi ulteriormente, mi ha sbalordito.

Più volte in questi giorni mi sono ritrovata a pensare alla sua promessa di stupirmi. Più ci pensavo, più realizzavo che i suoi modi di impressionarmi non erano assolutamente eclatanti, ma così impercettibili da non essere quasi notati. 

Mi ha stupito con piccoli gesti, attenzioni e decisioni sia in positivo che in negativo. Non sempre si deve associare lo stupore a qualcosa che ti lascia senza fiato. A volte, non è così. 

Una sorpresa potrebbe essere la cosa più bella della nostra vita, ma anche la più brutta. Le sorprese sono semplicemente inaspettate. Speri, immagini e ti illudi e la realtà talvolta non è all'altezza di ciò che avevi pensato.

Andare a scuola con lo sguardo di chiunque puntato addosso e la consapevolezza dei continui bisbigli nei miei confronti, è diventata un'abitudine. 

I primi giorni sono stati i più difficili, sia per ciò che dicevano sia per il fatto che ho voluto troncare il rapporto con Chris. 

Per quanto questa mia decisione non mi abbia fatto sentire meglio, da quando abbiamo iniziato a stare a debita distanza, le chiacchiere su di me e su ciò che ci legava, hanno iniziato ad affievolirsi. 

Non ci sono più pettegolezzi crudeli sul mio conto. Circolano solo alcune piccole osservazioni che riesco a sopportare senza problemi. 

Probabilmente, però, se non avessi avuto al mio fianco le ragazze, non sarei riuscita ad affrontare proprio niente. Mi sarei semplicemente chiusa in casa a piangermi addosso per un tempo indeterminato. 

Non solo mi sono sempre state accanto e hanno cercato, a parte Vilde, di evitare il più possibile tutti gli argomenti che riguardassero i Penetrators, ma mi hanno fatto sentire parte di qualcosa che vale davvero la pena preservare. 

Inoltre, venerdì è tornata mia mamma, assicurandomi che sarebbe rimasta per almeno una settimana e mezza. 

Averla a casa è abbastanza strano e non posso negare che non vi sono abituata. 

Twist - Chris & EvaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora