35. One More Night

5.2K 226 139
                                    

CHRIS

A volte, nella vita, accade qualcosa che cambia irrimediabilmente le tue idee, prospettive e opinioni.

Ho già dovuto affrontare situazioni spiacevoli e avvenimenti negativi. Ci sono abituato.

Ciò a cui non sono abituato è dover far fronte ad una di quelle cose così belle da lasciarti un vuoto incolmabile non appena scomparse.

Le parole di Eva non mi hanno lasciato nemmeno un minuto delle mie giornate. Qualsiasi cosa accadesse, la mia mente era posta sul suo discorso.

Tutti sanno che prima o poi le illusioni scompaiono e noi ci ritroviamo davanti alla realtà. E la realtà è che non potremo mai stare bene insieme.

Sarebbe stata la tipica frase che avrei pronunciato io stesso, cercando di allontanarmi da una delle tante ragazze con la sindrome delle fiabe.

Molte, anzi moltissime, credono davvero che possa esistere il ragazzo perfetto in qualche luogo sperduto nel mondo. Colui che sarà sempre impeccabile, con un comportamento eccellente e che le farà sia impazzire che sentire amate. Ne sono convinte, eppure non è la verità.

La verità è che ogni persona sulla Terra ha problemi, difetti e vizi.

Il ragazzo perfetto non esiste.

Ho ripetuto mentalmente le sue parole talmente tante volte che sono arrivato a crederci seriamente.

Ero sicuro che avesse ragione. Sono arrivato a convincermi della nostra diversità, dell'impossibilità di continuare questo gioco e dello sbaglio nel credere che tutto questo potesse rappresentare qualcosa di duraturo.

Poi però mi ritrovavo puntualmente davanti ad una bella ragazza, con delle curve fantastiche e che aveva occhi solo per me. E, in questo frangente, non facevo altro che desiderare che avesse il coraggio di lasciarmi con il fiato sospeso. Volevo che mi facesse sentire come appeso ad un filo.

Purtroppo non è mai successo.

Nessuna di queste ragazze ha mai dimostrato tale volontà.

Si sono tutte limitate a gettarmisi fra le braccia come avevano sempre fatto. E, per la prima volta da quando ho iniziato ad essere definito un puttaniere, tutto questo non mi faceva effetto.

Desideravo solo che qualcuna di loro mi sfidasse come ha sempre fatto Eva e che mi lasciasse con quell'amara consapevolezza di doverla inseguire.

Io ed Eva ci siamo avvicinati l'uno all'altra come se stessimo andando in guerra. Ognuno aveva le proprie armi, le proprie munizioni ed era deciso a disarmare completamente l'avversario.

Ci siamo andati pesante, continuando a provocarci e sfidarci come se fosse un combattimento all'ultimo respiro.

Siamo arrivati ad essere così presi da ciò che stavamo facendo che non ci siamo nemmeno accorti quanto questa avventura ci stesse segnando. Quanto mi stesse segnando.

Poi tutto si è concluso.

Ogni cosa è tornata alla normalità e, quell'adrenalina costante si è allontanata con quel diavolo travestito da angelo.

«Okay, va bene. Mi sono rotto. Cosa c'è?»
Mi riprende Adrian, ponendo fine alla partita che stava proseguendo da troppo tempo.

«Niente»

«Ti ricordo che sono tuo fratello, non sono cretino e so quando qualcosa non va»
Ribatte, appoggiando il joystick sul tavolino di fronte al divano e facendomi fare la stessa cosa.

Sospiro prima di girarmi nella sua direzione.

La sua perspicacia è sempre stata eccellente, ma suppongo che questa volta sia stata aiutata dal mio completo disinteresse nel videogioco.

Twist - Chris & EvaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora