44. Let Myself Try

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EVA

La mattina in compagnia di Chris può essere definita solo frenetica. Non c'è nulla in ciò che fa che suggerisce la tranquillità alla quale sono abituata. 

Non si tratta di quella tipologia di frenesia che ti lascia un retrogusto di stanchezza e spossatezza. Si tratta più che altro di quella frenesia che ti fa sentire davvero vivo. Come se fino a quel momento avessi semplicemente dormito.

Svegliarsi con lui accanto, essendo consapevole di quello che era successo, non ha suscitato in me la paura che immaginavo. 

Credevo che dopo essermi effettivamente resa conto che eravamo andati a letto insieme, e che stavamo permettendo a noi stessi di precipitare in questo vortice di emozioni, mi sarei fatta prendere dal panico. 

Invece, mi sono semplicemente sentita bene. Come se quello fosse sempre stato il mio momento e il luogo in cui dovevo stare.

Ho aspettato pazientemente alcuni istanti, cercando di capire se quella tranquillità fosse la calma prima della tempesta. Ma non è stato così. 

Più osservavo Chris dormire, più mi convincevo che non avrei mai davvero toccato il fondo con un tonfo. Solo allora ho realizzato che questo nostro gioco aveva permesso ad entrambi di essere, per una volta, adatti a stare insieme.

Jonas mi ha distrutto, e Chris, quasi involontariamente, mi ha aiutato ad andare avanti e ricostruire la mia vita. In una forma totalmente nuova. 

Ciò che trovo divertente è come questo ragazzo riesca a stregarmi in modi quasi impossibili da descrivere. 

So che tutto questo è pericoloso. Arriverò a soffrire nuovamente e ne sono stranamente consapevole. 

Tutti i muri che mi ero costruita, stanno iniziando a cadere, lasciandomi disarmata. Eppure ho comunque intenzione di provarci. Voglio godermi i momenti che posso passare in sua compagnia. E se le mie speranze e i miei sogni si rivelassero solamente delle illusioni ed iniziassero a cadere a pezzi, lo accetterò. Andrò avanti, consapevole che tutto può essere superato. Ci si può scottare, ma non si rimane scottati a vita. Prima o poi tutte le ferite si cicatrizzano.

Esco dalla doccia e mi avvolgo nell'accappatoio. 

Secondo Chris, una doccia avrebbe aiutato entrambi a schiarire le idee e a non accelerare troppo le cose. 

In un primo momento ho rischiato di scoppiargli a ridere in faccia.

Pensavo stesse scherzando! Invece no, era serio.

Mi sono sforzata di dargli ragione, e quando mi ha detto che sarebbe andato prima lui in modo tale che poi avrebbe potuto preparare la colazione, non mi sono lamentata. Come avrei potuto?

Ho lasciato che raggiungesse il bagno da solo e, non appena ho sentito l'acqua scorrere, mi sono costretta a prendere il cellulare e distrarmi per evitare di entrare in bagno e fargli compagnia. 

Quell'idea mi tentava non poco; ma non potevo dimostrargli in modo effettivo di essere addirittura peggio di lui.

Ho risposto ai messaggi delle ragazze, nei quali ipotizzavano esplicitamente cosa fosse successo durante la notte, rimanendo sul vago. Mi ripromisi che gli avrei raccontato tutto non appena le avessi viste, godendomi le loro espressioni. 

Quando Chris, con un solo asciugamano in vita, si è presentato davanti a me, mi sono sentita mancare. 

 

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Twist - Chris & EvaWhere stories live. Discover now