19. Confident

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EVA

La giornata scolastica del lunedì non solo è effettivamente più lunga delle altre, visto che ho il numero maggiore di lezioni; ma sembra anche essere quella che riserva più problemi. Evidentemente è una calamita per le disgrazie.

Le prime due ore sono state più pesanti del solito e la mia concentrazione è sfumata in entrambe le materie appena dopo i primi venti minuti. Questo mio stato catatonico è stato bruscamente interrotto proprio alla fine di quelle lezioni inesauribili. Infatti, ciò che mi ha riportato alla realtà e, mi ha fatto rendere conto di essere effettivamente a scuola, è stato l'incontro indesiderato con Christoffer Schistad

Programmare questo gioco con lui, cercando di non dare nulla per scontato e fare in modo che lui non approfitti della situazione, si sta rivelando molto più complicato di quanto avessi mai pensato. Inoltre, come se tutto ciò non bastasse, il fatto che continui a scoprire novità sul mio conto con una scioltezza impressionante, mi fa agitare. Nel giro di un paio di settimane è riuscito a scoprire troppo

Dovrei essere preoccupata per quello che è in grado di fare, eppure non riesco a fare a meno di pensare costantemente a ciò che lui stesso mi ha rivelato e, cioè, che balla.

Vilde dice che è sempre girata la voce che fosse un ottimo ballerino. Però, con tutti i pettegolezzi che ci sono nella nostra scuola, non si può davvero credere a tutto. 

Nonostante la mia curiosità continui a ripetermi per avergli negato il mio aiuto, il mio orgoglio e la mia integrità mentale mi ringraziano. Aiutare Christoffer avrebbe comportato passare con lui molte più ore del previsto e, soprattutto, stare a stretto contatto con lui. Sia dal punto di vista fisico che psicologico. 

Probabilmente da un punto di vista esterno, come ad esempio quello di Vilde a pranzo, aver rifiutato non sembra davvero una mossa intelligente; ma per me lo è senza dubbio. 

Ho deciso di lasciarmi andare e fare nuove esperienze, ma per fare tutto ciò devo contare su più persone differenti. Non posso affidarmi ad un singolo ragazzo poiché so che potrei ricadere nel baratro di una pseudo relazione. 

Non voglio dare tutte le mie attenzioni solo a Chris. Infatti, quando Thomas, poco prima dell'inizio dell'ora di matematica, mi ha raggiunto chiedendomi il numero di telefono, non ho esitato a darglielo. 

Tutta questa vicinanza con Chris mi sta aiutando a capire come agire, come comportarmi e cosa fare nelle situazioni dove solitamente sarei andata in panico. Ma non posso negare che stia diventando quasi un'abitudine ed è l'ultima cosa che voglio. 

Quando un rapporto diventa un'abitudine, quando due persone iniziano a passare troppo tempo insieme, si rischia che la situazione possa stravolgersi e diventare assolutamente ingestibile dal punto di vista sentimentale. 

Rimanere affascinata in quel modo da Christoffer non è assolutamente nei miei piani. Non ho intenzione di permettergli di distruggermi il cuore e, prima ancora, non ho nessuna intenzione di consegnarglielo. 

È giunta l'ora di prendere la situazione in pugno e di dividere il divertimento da qualsiasi cosa che possa essere definita seria. In questo momento voglio sentirmi sicura di me e non voglio permettere ad un ragazzo come lui di mandarmi al tappeto. Questo è il mio gioco. 

Le ore successive al pranzo con le ragazze, all'intensa sessione di domande e all'incontro con Thomas, non mi sono sembrate così lunghe come le prime. Forse perché la mia mente, fin dall'inizio, era posta altrove. 

Ho iniziato a farmi miliardi di domande su Chris, sul suo stile di ballo prediletto, sulle musiche che preferisce e sulla sua passione in generale. Non appena, però, mi sono resa conto che gli stavo dedicando troppa attenzione, ho iniziato a pensare subito ad altro. 

Twist - Chris & EvaWhere stories live. Discover now