In un gioco dove non esiste un vincitore e un vinto, e dove l'unico traguardo è un sentimento indefinito, non si può pensare di riuscire a frenare la travolgente attrazione che spinge l'uno nelle braccia dell'altra. La sfida sarebbe persa in partenz...
Non so più cosa fare, non so come agire e non so nemmeno cosa possa essere successo.
Avevo capito dai suoi messaggi che qualcosa non stava andando nel migliore dei modi. Speravo di non avere ragione, invece si è rivelato esattamente come avevo immaginato.
Cammino in direzione opposta, sbuffando, con le mani in tasca, la testa bassa e calciando dei sassi a terra.
Quando arrivo nel parcheggio, mi accorgo che William mi sta ancora aspettando.
«Che cos'è successo?» Chiede immediatamente.
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Non ho la più pallida idea di cosa sia successo.
Mi è sembrato solo che Eva fosse a conoscenza di qualcosa che l'abbia fatta reagire di conseguenza. Peccato che non abbia ancora capito di cosa si tratti.
Più rifletto su ciò che mi ha detto, più mi sento ferito e deluso.
Ferito perché, anche se non ha fatto altro che evidenziare quella che è sempre stata la verità, l'ha fatto in una crudeltà e freddezza unica.
Deluso poiché non mi ha lasciato tempo di capire e, soprattutto, di prendere le mie difese. È arrivata immediatamente ad una sentenza della quale non conosco il reato.
«Non lo so, non ne ho la minima idea e non sono sicuro di volerlo sapere»
Il modo nel quale mi ha detto quelle parole, senza pensare che potessero avere una ripercussione su di me, mi ha spento totalmente.
È come se avesse schiacciato quell'unico pulsante che ancora mi permetteva di andare avanti nonostante tutto.
Non sono state tanto le sue parole, visto che non è la prima volta che qualcuno mi definisce un puttaniere e che preferisco giocare con i sentimenti delle ragazze, quanto il modo in cui ha deciso di farlo e il fatto che sia stata proprio lei.
Sembrava terribilmente intenzionata a ferirmi e credo ci sia riuscita.
«Cosa vi siete detti?» Domanda il mio migliore amico, guardandomi confuso.
«Mi ha insultato dicendomi che sono semplicemente un puttaniere. Mi ha detto che non vuole che continui ad approfittarmi di lei, mi ha rinfacciato tutta la mia reputazione e mi ha chiesto se avevo intenzione di andare a letto con lei» Spiego sbrigativamente, non facendo altro che aumentare la sua espressione mista fra lo sbigottito e l'interrogativo.
Mi consola solo parzialmente il fatto che anche William non sappia come reagire a questa situazione. Conosco Eva molto più di quanto non la conosca lui. O almeno, questo è quello che credevo.
Ora non ne sono più così sicuro.
Se da una parte credevo di aver inquadrato il suo carattere e le sue debolezze, ora mi rendo conto che continua ad essere una sorpresa. Non sono in grado di dire se può essere definita positiva o negativa, ma ogni cosa che fa mi appare estremamente nuova e spiazzane.
