Capitolo 9.

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-Scusami, scusami, scusami- mormoro mortificata, abbassandomi per prendere i miei libri che sono caduti, Ethan si abbassa vicino a me e mi aiuta. 
-È la seconda volta che cerchi di uccidermi, Charlene- ridacchia divertito, porgendoi i libri. Gli sorrido e prendo le mie cose. 
-Giuro che non è quello il mio intento- ribatto mentre entriamo dall'ingresso comune delle due scuole, faccio una smorfia quando noto alcuni sguardi posarsi insistentemente su di noi. 
-Non ti piace essere al centro dell'attenzione, eh?- chiede osservandomi. 
-Non più, ma non posso farci più di tanto- rispondo con un sorriso nervoso -Io vado, ho matematica alla prima ora e oggi voglio fare più schifo del solito- lui ride e fa un passo indietro. 
-Ci vedimo dopo, Charlene- mi saluta camminando all'indietro, io gli sorrido, salutandolo con la mano, poi mi volto e vado verso il mio istituto, faccio un bel sospiro prima di entrare, tutti mi osservano e la cosa mi da davvero fastidio, ma, come ho detto prima, non posso farci più di tanto.
-Ecco la nuova sgualdrina degli Scott- esclama una voce dietro di me, facendomi bloccare nel bel mezzo del corridoio. 
Giuro che la uccido. 
Mi volto verso di lei facendo un sorriso cattivo. 
-Non sfidarmi, Brigitte- la avverto lentamente, inclinando la testa, lei si agita sotto al mio sguardo, poi schiocca la lingua sul palato e mi guarda con superiorità.
-Sei solo una lurida traditrice!- starnazza fulminandomi con lo sguardo -Chi ti scopi dei due, eh!?- la osservo con divertimento, guardandola dalla testa ai piedi.
-Non ti senti leggermente ridicola?- ridacchio velenosa -Fare questi discorsi infantili è davvero tanto, tanto, tanto ridicolo- ammicco verso di lei, che sembra destabilizzata dalle mie parole -Non sai il motivo per cui mi sono avvicinata ai fratelli Scott, e, francamente, non hai mai saputo niente della mia vita e nemmeno ora non te ne deve importare proprio nulla- il mio tono è cattivo, nessuno osa fiatare e tutta l'attenzione è su di me -Ad ogni modo, tesoro, io non sono come te, per cui per avere qualcuno al mio fianco non mi serve andarci a letto- 
-Brutta bastarda!- strilla facendo un passo avanti -Sei solo invidiosa- scoppio a riderle in faccia, siceramente divertita.
-Io invidiosa?- chiedo ridendo -Oh mio Dio, Brigitte, questo è il colmo. Ti ricordo che tu elemosinavi le attenzioni di mio fratello e l'unico modo per averle era scopartelo, e preferirei vomitare che avere così tanto la dignità sotto ai piedi- le sorrido tranquillamente, mettendomi meglio la borsa nella spalla -Questo è il tuo ennesimo spettaccolino per avere visibilità e io ti ho già aiutato abbastanza, buona scuola Brigitte- la saluto ironica, poi mi volto e vado verso l'aula di letterattura. 
Le prime due ore di, appunto, letterattura passano davvero tanto velocemente, la professoressa ha reso i temi consegnati a inizio anno e il suo sorriso era davvero pieno di orgoglio quando mi ha consegnato il mio scritto valutato con il massimo dei voti; successivamente ha spiegato due interi capitoli e ci ha lasciati andare. Ora sto andando a prendere i libri per latino, letteralmente tutti mi stanno fissando con insistenza e credo che la voce sulla mia amichevole chiaccherata con Brigitte. Il mio cellulare inizia a squillare e rispondo senza neppure guardare il nome. 
-Pr..-
-SEI STATA FANTASTICA!- strilla Scarlett, interrompendomi, e la sua voce è talmente acuta che devo allontanare il cellulare dall'orecchio, la sento ancora parlare per cui accosto nuovamente il telefono -..subito allora ti ho chiamato. Oddio sono così fiera di te, avrei voluto essere lì a fare il tifo per te, Amalia è scoppiata a ridere appena le ho detto tutto, si complimenta con te. Oddio che bello, ODDIO CHE BELLO!- urla, la sento come ansimare e corrugo le sopracciglia, facendo un sorrisetto divertito. 
-Ma che stai facendo, Scar?- chiedo ridacchiando mentre apro il mio armadetto e ignoro tutte le occhiate che mi lanciano; lascio che ascoltino la conversazione, sinceramente non me ne frega più nulla. 
-STO SALTANDO, STO SALTADO DALLA GIOIA!- continua ad urlare nel mio orecchio -L'HAI ZITTITA E POI TE NE SEI ANDATA, OH MIO DIO VOGLIO TUTTI I DETTAGLI!- si sente un tonfo e poi le urla di Scarlett in lontananza. 
-Ehi ragazza, sono Amalia- dice, appunto, Amalia -A pranzo vieni da noi altrimenti Scarlett mi sviene qui, vuole tutti i dettagli sulla litigata con la vostra capo-cheerleader. A dopo ragazza, sei stata formidabile- la saluto di rimando e chiudo la telefonata, sconcertata. Com'è che sanno tutto anche alla South?
L'ora di latino passa velocemente, così come tutte le altre, tutti mi hanno fissata come se fossi un alieno, o un mostro, dipende da chi mi ha guardato. 
Mentre vado dagli altri guardo il cellulare, rispondendo poi a un messaggio di Luke. 
-Tu. Raccontami tutto, ora.- Scarlett mi punta il dito contro mntre ha un gigantesco sorriso. Sbuffo annoiata, sedendomi affianco a lei; al tavolo ci sono tutti, ovviamente. 
-Non è successo niente di che- rispondo con un'alzata di spalle, sorridendole. 
-Io so altro- ribatte con l'aria di una che la sa lunga.
-Ti ha davvero chiesto chi dei due ti scopi?- chiede Jacob con un ghigno divertito, indicando il fratello maggiore, il quale mi sta osservando molto attentamente, con un'alzata del mento. Faccio una smorfia infastidita e annuisco, appoggiando il cibo sul tavolo. 
-Che le hai risposto tu?- chiede incuriosito Ethan, sorridendomi. 
-Che lei non ha bisogno, a differenza sua, di scoparsi le persone per averle nella sua vita- risponde Scarlett entusiasta, battendo le mani -Sei stata davvero fantastica!- strilla.
-Scherzi?- chiede stupito Ethan. 
-Perchè non le hai detto che siamo quasi fratellastri?- chiede subito Jacob, scrutandomi. Lo fulmino con lo sguardo, irritandomi. Ancora non ha capito che non voglio che gli altri si facciano i fatto miei!? 
-Già, perchè? Avrebbero smesso di pensare che vai a letto con loro- continua Amalia, corrugando la fronte. 
Rimango per un attimo interdetta, riportando l'attenzione su Jacob. Pensavo me lo avesse chiesto perchè pensava che spiattellassi la mia vita in giro. 
-Non mi importa di quello che pensano di me- spiego lentamente, rispondendo alla domanda di Amalia ma fissando Jacob -Se vogliono credere che mi parlate solo perchè vengo a letto con voi due, che lo credano. Credono e dicono tante cose e mai una è esatta- faccio spallucce, poi guardo Scarlett -Come mai la voce si è sparsa anche nella vostra scuola?- chiedo curiosa. 
-Io ho sentito tutto nei bagni, quando mi hanno vista quelle due ragazzine si sono zittite ma so essere davvero tanto convincente- mi da una spallata giocosa con un sorrisetto furbo -Non so da chi sia partita la voce- annuisco mordicchiandomi le labbra, incominciamo a mangiare e nel mentre Scarlett mi costringe a raccontarle per filo e per segno la discussione avuta con Brigitte. 
Jacob prova a prendermi una patatina e io gli do un fortissimo schiaffo sulla mano, talmente forte che anche la mia inizia a pizzicare. 
-Mi hai appena mozzato la mano!- mi sbraita contro, io gli sventolo la mano davanti alla faccia.
-Sai che me ne frega...- rispondo annoiata mentre rispondo al messaggio di Luke, nel quale ovviamente mi dice scemenze.
-Ti va di uscire oggi?- mi chiede Scarlett dopo un po', osservandomi, apro la bocca per dire che sono sommersa da compiti ma ovviamente mi uccide con lo sguardo e mi anticipa, interrompendomi -Non ti azzardare a mettere la scusa della scuola, Charlene, non funziona con me- 
-Ti hanno mai detto che sei davvero stressante?- chiedo inclinando la testa 
-Certo, loro- idica con il pollice tutte le persone sedute al tavolo -Me lo dicono ogni giorno- continua con un'alzata di spalle -Ma non mi interessa. Vieni o no?- 
-Ho scelta?- chiedo sbuffando, i suoi occhi si illuminano e mi mette un braccio attorno alle spalle, felice.
-Certo che no, amica- 
Sorrido leggermente. 
Amica

Un Porto Sicuro.Where stories live. Discover now