Capitolo 6

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Per un secondo tutti i miei buoni propositi, i miei progetti e le aspettative per le scuola superiore vanno in fumo. La paura e i brutti ricordi, che sembrano non appartenere più solo al passato, si impossesano di me: avevo quasi dimenticato quella sensazione di impotenza, di terrore. Quasi. Quella parte così sicura di me, così determinata, così convinta di non voler più farsi sottomettere da nessuno, sembra farsi piccola. È bastato così poco per distruggere quello che avevo creato in così tanto.
Sembra che Eren si sia accorto che sto fissando 'le tre', perchè si volta anche lui...ma vedo che non ha alcuna reazione. Forse non sono davvero loro, forse è bastato qualche viso leggermente somigliante per risvegliare quei brutti pensieri. Vorrei tanto riuscire a dimenticarle, ma sembra impossibile. Ora anche Armin si è girato e come i suoi occhi si posano su di loro, il suo viso traspira un espressione sconvolta: allora non me lo sto immaginando. "Mikasa" mi dice ad un tratto Armin "anche a te loro ricordano...". Lascia la frase in sospeso, come se non volesse  accettare quella realtà."Signorina Mikasa, signorino Armin" ci chiama il professor Erwin "va tutto bene?" "Si certo professore" diciamo all'unisono. Vedo che il maestro  vorrebbe aggiungere qualcosa, ma è fermato dallo squillo improvviso della campanella. La prima ora è passata. E non è andata esattamente come speravo.
"Che vi è preso a un certo punto della lezione?" ci interroga Ymir "Non la smettavate di fissare quelle tre oche come se aveste visto dei fantasmi" "Ma è così..." risponde Armin con un sussurro, non facendo altro che alimentare la curiosità di Ymir."Che intendi dire?" insiste lei "Che ci nascondete voi tre?" "Niente" le risponde in tono secco Eren,che fino ad allora era rimasto in silenzio"Nulla di importante". Grazie a queste parole, capisco le sue intenzioni: vuole ignorare il problema, fare finta di niente. Ma non possiamo: prima o poi anche loro ci riconosceranno,  torneranno all'attacco. E non so se sarò pronta come fui quella volta.
Mentre ci dirigiamo verso la palestra, mi distacco lentamente dalle ragazze e vado verso  Eren. Arrivo di fianco a lui ,con le spalle allineate, che si sfiorano leggermente. Per un po' non scambiamo nemmeno una parola, ma  non mi dispiace :non voglio per forza parlare, solo stargli vicino. Quasi mi sorprendo quando rompe il silenzio, a pochi passi dalla palestra. "Non lascerò che ti facciano del male" mi dice con aria severa, posandomi una mano sulla spalla "questa volta non mi lascerò battere, non sarai costretta a difenderti". Mentre parla non mi guarda negl'occhi e noto che sta stringendo i pugni: non credevo che prendesse così seriamente la questione. Vorrei trovare le parole per dirgli che non ho intenzione di restare a guardare, che lo difenderò sempre e che non deve sentirsi in debito o in dovere di dimostrarmi qualcosa. Ma preferisco tacere. Preferisco godermi questo suo lato così protettivo, che è forse la sua sfaccettatura migliore.

Buonasera a tutti🤗Scusate se in questo periodo posto tardi,ma non trovo il tempo per scrivere prima i capitoli😑Spero che vi piaccia il capitolo,anche se non mi è uscito proprio benissimo.Beh ho finito...byee🖐💗

Tell Me You Love Me [Completa]Where stories live. Discover now