Capitolo 44

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"Cerca di non apparire troppo nervosa e comportati normalmente. NON iniziare a blaterare e NON fermarti a guardarlo troppo:potrebbe risultare non solo sospetto, ma anche piuttosto inquietante. Ah e preparagli qualcosa di buono da mangiare, metti in ordine la stanza, cose così: dimostragli che sei una ragazza fantastica sotto ogni punto di vista." È ormai da venti minuti che sto al telefono con Sasha: voleva assicurarsi che fossi pronta per oggi. Lei poi ha molto a cuore questa storia ed è convinta che oggi succederà qualcosa. Io, per ora, non sono ancora troppo nervosa: forse sono ancora sotto l'effetto del travolgente entusiasmo e ottimismo di Sasha, ma in ogni modo, sono certa che appena sentirò squillare il campanello il mio umore cambierà radicalmente. "Mikasa? Pronto? Ci sei ancora?" il tono troppo forte della voce di Sasha mi risveglia dai miei pensieri. "Si ci sono" le dico "Vai tranquilla, andrà tutto bene" mi risponde, con il tono che si usa per rassicurare i bambini prima che entrino nello studio del dentista "Sono certa che ce la farai. Ora ti saluto e ti lascio preparare. NON andare nel pallone e respira. Ciaooo". Non faccio nemmeno in tempo a salutarla, che lei ha già attaccato. Rimango a fissare lo schermo nero del telefono per un po', quando l'occhio mi cade sull' orologio: sono già l'una e mezza e lui sarà qui per le tre. Se mi sbrigo dovrei riuscire a preparare i biscotti e posso mandare la mamma a prendere qualcosa da bere. "Si okay, ora però muovi il culo" mi incita la vocina, che detesta quando mi gingillo "Hai un ospite da conquistare".
Sono le tre meno dieci ed io sto togliendo i biscotti dal forno: sono venuti piuttosto bene e,almeno da fuori, sembrano buoni. Appena finisco di sistemarli in un piatto, corro in bagno per ripulirmi: ho farina ovunque e penso proprio che dovrò cambiarmi. In camera apro l'armadio e provo quella terribile sensazione di "non avere nulla di adatto da mettere". Non posso essere troppo elegante, ma di certo non posso accoglierlo in pigiama. Deve essere qualcosa di sobrio e carino, perfetto per un pomeriggio con un amico. Rovisto un po' tra i vari vestiti e alla fine opto per un paio di jeans neri ed una maglia rosa pastello. Mi osservo per un bel po' allo specchio, pettinando e ripettinado i capelli, che sembrano sempre e comunque fuori posto. Sono ancora con la spazzola in mano quando sento squillare il campanello: merda. Respira. Stai calma. Scendo di corsa le scale. Okay ci siamo quasi. Atteggiati normalmente. Tu non sei nervosa. Mi avvicino alla porta. Insipira. Espira. Ora fai un bel sorriso. Apro la porta lentamente e... è la mamma.
"Davvero pensavi che fosse lui?Ahahah" mi prende in giro la mamma mentre metto in frigo le bibite "Non c'è nulla da ridere" le rispondo io, leggermente imbronciata. "Devi piantarla di essere così nervosa" mi rassicura lei con un tono fin troppo da mamma "Non sono nervosa" ribatto secca io,cercando di nascondere l'ansia. Sono le tre e 10 e non è ancora arrivato: e se avesse cambiato idea? E se Taki non gli interessasse più? E se io non gli interessassi più? "Mikasa" mi scuote la mamma con tono severo "Non starai andando in ansia per 10 minuti di ritardo?" "Io? Pff" le rispondo distogliendo lo sguardo, che si va inevitabilmente a posare sulla porta d'ingresso "Ti sembro il tipo di persona che si preoccupa per queste cose?".'In realtà' mi ricorda ridacchiando la vocina 'tu sei esattamente il tipo di persona che si preoccupa per queste cose' 'Grazie' le rispondo io acida, infastidita dal fatto che ultimamente abbia sempre ragione. "Mikasa poi anche smetterla di fissare la porta in quel modo" mi fa notare la mamma "Non è che se ti metti a guardarla il campanello suonerà". Din- don.

Buon pomeriggio a tutti🙆🏻‍♀️ questo è il nuovo capitolo, spero vi piaccia💗 ci vediamo domani con il continuo, byeer

Tell Me You Love Me [Completa]Where stories live. Discover now