Capitolo 61

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"Si chiama Eren, Eren Jager" dice mia madre all'infermiera che si trova all' entrata dell'ospedale "È stato ricoverato qui circa mezz'ora fa" "Controllo subito" le risponde la ragazza iniziando a controllare il computer. Io e gli altri restiamo in silenzio, aspettando con ansia di sapere dove si trovi Eren. "È nella stanza 21" dice alla fine e indica un punto in fondo al corridoio "Dovete andare in fondo e poi svoltare a sinistra" "Grazie mille" la ringraziano mia madre e quella di Armin, e anche io ci provo, ma dalla mia bocca non esce alcun suono. Percorro il corridoio con una voglia matta di correre per raggiungerlo prima, ma ho ancora le gambe tremolanti e ho paura di poter cadere. Appena svoltiamo a sinistra, inizio a posare gli occhi su tutte le porte del corridoio, cercando ininterrottamente il numero 21. "21!" esclama Connie, come se avesse vinto la lotteria e lo vedo nell'atto di aprire la porta. "Fermati!" gli grida Armin e Connie si volta stupito "Che c'è?!" "Non possiamo entrare senza permesso di un dottore, dobbiamo aspettare". "Accidenti" borbotta sotto voce Connie e toglie lentamente la mano dalla maniglia. "Non sei l'unico che vuole vederlo" commenta acida Ymir "E chi ha detto nulla!" le risponde arrabbiato Connie "Piantatela!" li zittisco io sedendomi su delle sedie per le persone in attesa "Non mi sembra il momento più adatto per iniziare a litigare".
Siamo seduti lì nemmeno da dieci minuti -che a me paiono un'eternità- quando sentiamo la porta della stanza aprirsi: sono i genitori di Eren con quello che dovrebbe essere il dottore. Subito noi ci alziamo di scatto e loro ci rivolgono un mezzo sorriso: la mamma ha il trucco colato sulle guance e anche il padre ha gli occhi lucidi. "State tranquilli" ci rassicura il medico, con tono sincero " Non ha nessuna ferita grave, esclusi il braccio sinistro rotto e un ematoma in testa, che però passerà presto. Ha preso una bella zuccata, ma presto si riprenderà! Adesso sta dormendo a causa della botta e credo che ci vorrà qualche oretta prima che si risvegli. In ogni caso, è meglio lasciarlo riposare". Appena il medico finisce di parlare, sento come se un macigno si fosse levato dal petto: riprendo a respirare normalmente, finalmente libera da quel peso insopportabile. "Grazie per essere venuti ragazzi" ci ringrazia con tono debole il papà "Siamo felici che Eren abbia degli amici come voi su cui contare" "Non abbiamo fatto nulla" interviene Connie "È un nostro amico, dovevamo farlo!". A questo punto è la mamma di Eren a parlare: "Comunque ora potete anche tornare a casa: ci penseremo noi ad avvisarvi appena si sarà svegliato". Ha un mezzo sorriso che le alleggia sul viso, ma nei suoi occhi si legge la preoccupazione che solo una madre riesce a provare. Quando i genitori di Eren si allontanano per parlare con mia  mamma e quella di Armin, tiriamo tutti un rumoroso respiro di sollievo. "Io penso che andrò a casa, non ho ancora avvertito i miei e penso che saranno preoccupati" dice Jean "Ti accompagno" interviene Connie "Anche io dovrei tornare a casa". "Se Eren sta bene vado anche io" esordisce Sasha "Tutta questa storia mi aveva fatto passare l'appetito, ma ora..." "Ho capito" dice Ymir alzando gli occhi al cielo "Andiamo a prendere qualcosa da mangiare. Historia, vieni con noi?". Non mi offendo se Ymir non mi invita: sa perfettamente che non muoverò un muscolo fin quando non vedrò Eren aprire gli occhi. Historia guarda Armin : anche lui non se ne andrà da qui. Lui le fa un cenno, facendole capire che può andare, ma nonostante questo Historia esita un po'. "Scommetto che anche tu avrai fame" dice Armin, non volendola trattenere qui ancora a lungo "Vai con loro" "Va bene" le risponde lei e poi gli da un fugace bacio sulla guancia: non prova nemmeno a convincerlo ad andare con lei, sa che in questo momento il meglio per Armin è restare qui.
Non so da quanto stiamo aspettando , quasi tre ore penso: la mamma di Armin è tornata a casa, mentre la mia è ancora qui. Armin sta facendo dei compiti, anche io ci ho provato ma non riesco a concentrarmi. "Volete qualcosa da mangiare?" ci chiede la mamma premurosa "No, grazie mamma" le rispondo io con la nausea a solo l'idea di mangiare "Anche io sono a posto" dice Armin alzando la testa dal quaderno. Proprio in quel momento vedo un'infermiera uscire dalla stanza e dirigersi verso i  genitori di Eren: "Si sta svegliando" la sento dire. Subito loro si affrettano ad entrare e la porta così come all'improvviso si è aperta, si richiude. Ho ancora gli occhi su di essa, con la voglia di vedere Eren che mi divora, quando finalmente la porta si riapre: è il papà di Eren, con un grande sorriso sul volto. "Ha chiesto di voi, in particolare di te Mikasa" dice e sia la mamma che Armin mi lanciano un paio di occhiatine "Se vuoi venire a vederlo..." continua il padre "Certo!" dico alzandomi di scatto e vado verso la stanza. Appena entro, rivolgo subito il mio sguardo verso il letto, dove finalmente lo rivedo: ha una fasciatura al braccio, delle bende sulla testa e parecchi lividi qua e là. Sta parlando con la mamma, che gli stringe la mano inginocchiata vicino al letto, quando i nostri sguardi si incrociano e allora si blocca di colpo. Anche la mamma si accorge della mia presenza e mi rivolge un grande sorriso. "Credo che andrò un po' fuori  adesso" dice subito "Se hai bisogno di qualcosa chiamami tesoro" continua rivolgendosi ad Eren e chiude la porta dietro di sè. La stanza cade nel silenzio più totale e noi due ci limitiamo a guardarci fissi negli occhi. "Beh, ciao" dice, accompagnando il saluto con sorriso che non vedevo da troppo tempo "Ciao" gli rispondo io, comprendendo finalmente quanto mi fosse mancato.

Ciao a tutti🙆🏻‍♀️ scusate se ieri non ho postato, ma non ero del giusto umore per scrivere🙃 spero che il capitolo vi sia piaciuto e vi invito a lasciare la vostra opinione nei commenti 💓💗 ho visto che le letture sono aumentate tantissimo: sono così felice che la storia vi piaccia e mi dispiace pensare che ormai la fine non sia così lontana 😓 byeee

Tell Me You Love Me [Completa]Where stories live. Discover now