Capitolo 94

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"Da lì in poi non ricordo più nulla" termino di raccontare la vera  storia. Lui rimane in silenzio, fissandomi: i suoi occhi sono come un libro aperto per me. Da sempre. In questo caso, però, penso che anche il peggiore degli osservatori riuscirebbe a captare la furia di Eren. Le sue pupille sono dilatate, riesco quasi ad intravedere delle fiamme al loro interno. "Io li ammazzo" dice ad un tratto, con una voce fermissima. Vorrei poter dire che non lo pensa sul serio, che è in preda all'ira e che appena sarà ritornato in sè dimenticherà questo pensiero, accantonandolo come folle. Ma la persona dal comportamento che ho appena descritto è razionale, in grado di contenere i propri sentimenti. La persona che ho appena descritto non è sicuramente il mio Eren. Osservo le sue mani stringersi in due pugni ferrei. Lo devo calmare. "Anche io mi voglio vendicare di loro, ma non così... è una follia" dico, tentando di farlo ragionare. "Una follia? Una follia?!" perde le staffe lui, alzandosi di scatto dalla sedia su cui è stato seduto fino ad ora "Sai cos' è una follia? Quello che hanno fatto quei... quei... Dio non so neppure come chiamarli!". Il suo corpo trema per la rabbia, la sua voce pure. "Non posso sopportare che restino impuniti. Dopo quello che ti hanno fatto...". Si passa una mano tra i capelli e continua a scuotere la testa. "Amore, ti prego" richiamo la sua attenzione: non piace quando perde il controllo in questo modo, sarebbe in grado di fare qualsiasi cosa. E questo mi spaventa. Lui si volta verso di me, avvicinandosi. Si siede sul letto e mi prende la mano. "Mikasa" prova a dire qualcosa lui, ma io lo interrompo subito. "Ti prego Eren, non fare nulla. Non voglio che a causa loro ci possa rimettere anche tu... non lo sopporterei". "Va bene" si arrende, per poi baciarmi. Appena finisce restiamo con le fronti che si toccano, i nasi che si sfiorano appena. "Ma non credere che me ne starò con le mani in mano" mi sussurra "Nessuno deve permettersi di toccarti". Il suo lato protettivo è così dolce. Sono sollevata dal fatto che un po' si sia calmato. "Sono stato impulsivo prima a dire così. Non farei mai quelle cose. Credo" aggiunge: sa che mi preoccupa quando parla in quel modo. "Ti amo Mikasa e  mi odio per non averti potuta proteggere ieri sera" "Eren tu non potevi fare nulla... E anche io ti amo" lo rassicuro e finalmente sorride di nuovo. Probabilmente lo sto facendo anche io.

"Tesoro ho avuto così tanta paura" mi dice la mamma con le lacrime agli occhi:odio vederla così distrutta. Ha delle borse scure, i capelli disordinati e un'aria sconvolta. Anche il papà sta malissimo, per quanto si stia sforzando di nasconderlo. "Mamma io sto bene" la rassicuro, stringendola forte e lei ricambia la stretta. Mi volto verso il papà, che è in piedi vicino al letto, e poi verso Eren, che in un angolo della stanza seduto: "Veramente". "Riesci a ricordare qualcosa dei tuoi aggressori?" mi chiede schietto mio padre, all'improvviso: anche lui, come Eren, ha sete di vendetta. "Caro ti sembra questo il momento?" lo riprende la mamma, voltandosi verso di lui. Non riesco a vedere lo sguardo che si rivolgono, ma posso immaginarlo da come lui ritira subito la domanda. "Scusa Mikasa, la mamma ha ragione. Non è il momento" cerca di rimediare il papà, volendo fare finta di nulla. "Non scusarti" dico io "Non fa niente". Non posso fare a meno di lanciare un'occhiata ad Eren: anche lui mi fissa, aspettando che racconti come siano andate sul serio le cose. Ma non ce la faccio. Ho paura. Paura che possano non credermi. Paura che questa verità potrebbe farli più male. Le parole mi muoiono in gola, incapaci di uscirne. "Io..." riesco a pronunciare "I-io non riesco a ricordare nulla... credo di aver battuto troppo forte la testa. Scusate" ."Oh ma certo. Mikasa,amore mio, non devi scusarti: nulla di ciò che è avvenuto è colpa tua" mi dice la mamma, con un tono che non le sentivo usare da quando avevo cinque anni : questa volta è lei a rassicurare me.  "Si infatti" si aggiunge il papà, ma nel suo volto riesco a leggere la delusione . Eren si alza. "Vado a prendere qualcosa da bere". Il suo tono mi pare un po' scocciato. No,anzi...contraddetto. Si, contraddetto. Come immaginavo: la mia decisione non gli è piaciuta. Per niente. "Voi volete qualcosa?" chiede, fin troppo gentilmente. Mentre parla guarda tutti all'infuori di me. "No, grazie Eren" gli risponde con tono dolce la mamma, mentre il papà fa un un lieve cenno negativo con la testa. Non aspetta neppure che io dica qualcosa. Quando esce sbatte un po' troppo forte la porta. 

Buonasera a tutti!💗 Eccomi ritornata😄 Scusate per l'assenza, come al solito causata dalla scuola 😩 Anyway, spero che il capitolo sia piaciuto evi invito a lasciare la vostra opinione nei commenti 😋💘💘 Mi fa sempre molto piacere leggere i vostri commenti di supporto e i vostri complimenti: siete davvero fantastici!❤❤❤
Byeee💗

Tell Me You Love Me [Completa]Where stories live. Discover now