💗Speciale di S. Valentino💗

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"Ci sono quasi, ancora un pochino..." mormoro tra me e me. Mi metto in punta di piedi e tendo il braccio ancora di più: sfioro la scatola. Cavoli... se fossi alta quanto il papà ci sarei già arrivata da un pezzo. "Naomi che stai facendo?". Aiuto,è la mamma. Mi volto piano piano e le faccio un bel sorriso: speriamo funzioni. "Ciaooo mamma" la saluto scendendo dalla sedia, come se non avesse visto nulla. Corro ad abbracciarla: ti prego funziona. "Che volevi prendere dal mobile?" mi chiede di nuovo. Che palle, non vuole lasciar perdere: quando si ci mette è più testarda del papà... "Niente" rispondo facendo spallucce e lei mi guarda dritta negli occhi. Mi volto di scatto: se continuerò a guardarla mi farà dire la verità. "Fammi indovinare...". Oh no. "Volevi prendere la scatola di ciccolatini per quel bimbo dell'altra sezione...". Non dire nulla, non dire nulla. " Come si chiama...". Trattieniti, non fartelo sfuggire. "E..." "Erick! Si chiama Erick!" mi esce spontaneo dalla bocca e subito me la tappo con le mani: cosa ho appena combinato...

"E prometti che non gli dirai nulla?" le chiedo di nuovo, mentre sono seduta sul sedile dietro: tengo la scatola a forma di cuore in mano, con tanto di fiocco rosso. È bellissimo, speriamo gli piaccia. Speriamo gli piaccia io... "Promesso" promette la mamma, non staccando lo sguardo dalla strada. "E non andrai a parlare con la sua mamma, vero?" continuo, spaventata da cosa potrebbe fare: il papà lo dice sempre che è pazza. Ride sempre mentre lo dice, ma sotto sotto è vero. "Naomi tranquilla: sarò una tomba" mi tranquillizza lei. Posso fidarmi? "So come si ci sente... ad essere innamorata intendo" continua con aria sognante: ecco, adesso mette su quella faccia pensosa e si mette a guardare chissà cosa. Mi chiedo sempre su che pianeta finisca quando fa così. Questa volta però sono un po' curiosa. "Anche tu hai regalato i cicciocolatini a papà?" chiedo e lei ridacchia. Perchè adesso ride? Gli adulti sono proprio strani a volte...

"No, glielo devi dare tu !" insiste Mina "Sotto lo scivolo! Quando non c'è nessuno!". Siamo in bagno da secoli ormai: non so quanto ci faranno ancora giocare. "Tra poco è l'ora del pisolino!" mi ricorda indicando l'orologio "Non abbiamo molto tempo!". Ha ragione: stringo la scatola. "Okay, andiamo" dico sicura e inizio a guidare il mio gruppetto, con la pancia in fuori e l'aria da ragazza grande. Mina è subito dietro di me, che sta praticamente trascinando Uraraka. "Forza! Svegliati! Devi resistere!" tenta di scuoterla Mina "Sono sveglia..." mormora l'altra, abbracciando Teddy. Non lo lascia mai quell'orsetto: Mina a volte la prende un po' in giro per questo, ma io la faccio smettere subito. Mamma mi ha insegnato che le persone non vanno prese in giro per le loro debolezze e papà mi ha detto che se qualcuno dovesse mai farlo, di chiamare lui. Ma non ho bisogno della sua protezione, so benissimo come difendermi: zia Ymir mi ha insegnato un sacco di cose. Anche che cos'è una lesbica, ma penso di non aver capito molto bene. "Eccolo!" mi grida nell'orecchio Mina, tutta felice: quando si tratta di questioni amorose si agita un sacco. Guardo anch'io nella sua direzione e lo vedo. È così carino. Mi sento arrossire. No, devo mantenere la calma. "Aspetta chi è quella?" domanda ad alta voce Mina e Uraraka sembra finalmente risvegliarsi. Io osservo la ragazza vicino a lui: è molto carina, troppo carina. Vedo che gli prende la mano.  Per poco non rompo la scatola. "Oh oh" mormora Uraraka, stringendo Teddy "Mina tienila!". Sento una forte stretta che mi blocca il braccio. "Lasciami" dico guardandola dritto negli occhi "lei non si deve permettere di toccare il mio Erick..." "Stai calma Naomi! Ti ricordi quanto era arrabbiata la tua mamma l'ultima volta che ti sei picchiata con quel tipo puzzolente?" . Mina ha ragione, ma quel tipo era davvero insopportabile. E puzzava davvero tanto. "Stanno andando nello stanzino!" ci avverte Uraraka e subito iniziamo a correre verso di loro: voglio proprio vedere cosa ha intenzione di fare. "Stanno entrando!" grida Mina, mentre io osservo la porta chiudersi. Ci avviciniamo piano piano allo stanzino, per poi metterci ad ascoltare. "C'è troppo casino!" si lamenta Mina, ma non mi arrendo. Appoggio un occhio alla serratura e provo a vedere qualcosa. Mi cade la scatola di mano. Non do nemmeno spiegazioni e inizio a correre via, prima che incominci a piangere. Prima di vedere Erick che esce con i suoi cioccolatini.

Sono rannicchiata sotto lo scivolo, con la testa tra le gambe. Ormai le maestre avranno messo tutti a letto e mi staranno cercando, ma non importa. Sono troppa arrabbiata per fare uno stupido pisolino. Nemmeno mi piace dormire. Tiro su di naso. La mamma mi ucciderebbe: non lo sopporta. Ma la mamma non è qui ora, purtroppo... Lei saprebbe consolarmi, sa sempre cosa fare. Papà avrebbe dato un pugno in faccia ad Erick. Ridacchio.  Mi sforzo di non rimettermi a piangere. Sento dei passi: chi è? Non è il rumore dei passi della maestra Lory. Quando lo vedo per poco non mi viene un colpo." Naomi, cosa ci fai qui?" mi chiede con il suo solito tono gentile. Non posso dirgli che sono venuta qui perchè mi ha fatto piangere. "Non mi andava di dormire" mento, cercando di recitare il meglio possibile "Nemmeno io avevo sonno" dice lui, sedendosi vicino a me. Ho un sussulto. Non siamo mai stati così attaccati. "Come va questo San Valentino?" mi chiede ed io evito di guardarlo: malissimo, sciocco. "Non molto bene..." dico senza spiegare "Tu?". Con la coda dell'occhio vedo come reagisce: lo fa sempre la mamma quando vuole farmi credere che non mi stia osservando. Ma ormai l'ho scoperta. Lui sbuffa un po'. Rimango un attimo stupita: non dovrebbe essere felice? Ha ricevuto dei cioccolatini da una ragazza carina innamorata di lui... "Io ho ricevuto qualcosa, ma..." comincia lui ed io sbotto:"Beh allora, non lamentarti! Ci sono persone che non riceveranno un bel niente e tu lagni... piagnucolone!". Oh cavoli, forse sono stata troppo cattiva... Sento che scoppia a ridere. "Sei proprio forte Naomi!" mi dice mentre continua a ridacchiare ed io sento le guance scaldarsi. "Il punto è che" continua non appena ha smesso di ridere "non li volevo da lei... Non mi piace quella bambina". Il mio cuore si ferma. " Ma non importa... Tu non hai freddo?" mi domanda un po' preoccupato e solo ora mi accorgo che sono uscita senza la giacca, a febbraio. Se domani ho il raffreddore la mamma mi uccide. "Tieni" dice sfilandosi la sua sciarpa blu e avvolgendomela attorno al collo "Così forse stai un po' meglio...". "Grazie" sussurro: ho ancora freddo, ma sento come un calore che mi sale nel petto. Ora che ci penso, credo di averlo sentito da qualche parte: è una delle cose che si provano quando si è innamorati.

"E poi siamo rimasti lì a parlare tuttoo  il tempo!" racconto scalciando per la gioia e stringendo la sua sciarpa "Sai, Mina dice che gli piaccio, perchè la sciarpa che mi ha dato è costosissima e non l'avrebbe data via così facilmente. Secondo te puó essere? Sai che forza se gli piaccio! Ma se poi mi vuole dare un bacio! Bleah! Io non voglio baciare nessuno... Che poi come si fa? Mamma mi puoi insegnare? Mamma? Mamma! Mi ascolti!?". Vedo che ha di nuovo quella faccia strana: l'ha messa su da quando gli ho detto che lui mi ha regalato la sciarpa.

Buona sera a tutti! 💕 Buon S. Valentino !❤❤ Spero che il capitolo, anche se un po' diverso dal solito, vi sia piaciuto! Farò il possibile per postare il continuo della fic al più presto, ma intanto volevo fare qualcosa per questa "festa". Spero che tutti voi troviate una persona che vi ami e apprezzi💗💗
Byeee

Ps: quanto fa schifo il nuovo logo di wattpad? Help

Tell Me You Love Me [Completa]Where stories live. Discover now