Capitolo 14

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"Oh eccovi!" esclama Eren alzandosi e rompendo quel momento così speciale per me. Forse, solo per me. Mi volto seguendolo con gli occhi e vedo che si dirige verso Historia ed Armin, che sono appena arrivati. Noto che si scambiano un paio di battute: Eren sembra totalmente disinvolto, mentre gli altri due appaiono parecchio a disagio. Vorrei poter partecipare ai loro discorsi e non posso nascondere di sentirmi un po' esclusa dalla cosa. Sono anche convinta però che qualsiasi cosa sia, Armin me la dirà quando sarà pronto. "Ragazzi dobbiamo ordinare!" ci grida Connie e tutti iniziano a passarsi un foglietto, dove scrivono ciò che vogliono prendere. La più indecisa, ovviamente, è Sasha. "Ti sbrighi a decidere!" le mette fretta Ymir "Farà notte!" "Okay,okay" risponde l'altra con il tono di un bimbo quando viene sgridato "Solo fammi riflettere se è meglio-" "Sashaaa!".
Le pietanze non ci mettono molto ad arrivare e ,come sempre, è tutto squisito. "Allora Annie" esordisce a un tratto Connie in tono provocatorio "cosa ne pensi del mio sushi?" "Accettabile" ribatte quella con tono piatto. "Accettabile?! Beh detto da te è un complimentone!" "Dov'è il bagno?" cambia repentinamente discorso lei. "Oh ehm, è quella porta laggiù in fondo"cerca di indicare Connie alzandosi anche lui e agitando le braccia. È l'occasione di cui ho bisogno: potrò parlarle da sola. "Te lo mostro io, tanto sarei dovuta andarci comunque" m' intrometto con tono cortese. All'inizio rimane un po' spaesata, come se avesse un piano da seguire e io fossi una variabile che non aveva considerato. Non risponde subito e cerco di pensare a cosa si starà dicendo. Per qualche attimo rimaniamo in silenzio, l'una di fronte all'altra: gli schiamazzi, le voci e tutti quanti i rumori del locale, si affievoliscono. Restiamo solo io e lei. Ho come l'impressione di essere una sua nemica, ma non so ancora il perchè. "Si" risponde alla fine con il suo solito tono "grazie".
Appena chiudo la porta del bagno, l'atmosfera diventa improvvisamente tetra. Non so se sia per lo strano silenzio o per lo sguardo dannatamente impassibile che Annie mi sta rivolgendo. O per entrambi. Per un secondo, ma solo uno soltanto, ho quasi paura di lei. "C'è qualcosa che devi dirmi?" m'interpella ad un tratto "Si, ehm , oggi a ginnastica ho visto che parlavi con Eren e lui mi ha detto che tu pensavi che io ce l'avessi con te". Di nuovo quell'espressione spaesata: Eren mi ha mentito. Lo sapevo. "Si è così" "Volevo solamente dirti che non è affatto vero,insomma non ho nulla contro di te" "Quindi tu mi stai dicendo che rivolgi quegli sguardi assassini ogni volta che incontri una persona nuova?". Ripenso a quando sta mattina l'ho vista parlare con Eren: non pensavo di essere stata così pessima nel nascondere l'odio che provavo in quel momento. "No ehm , non erano rivolti a te" invento spudoratamente, ma le mie parole sembrano accendere qualcosa in lei : come quando riesci a fare un collegamento tra due cose che sembravano apparentemente non c'entrare nulla tra di loro. "Va bene" conclude "sono contenta di non averti fatto nulla" ed esce dal bagno senza nemmeno darmi il tempo di replicare. Non credo di aver chiarito qualcosa dopo questa conversazione: i miei cattivi presentimenti, invece che placarsi, non fanno che ribollire dentro di me. E penso che Annie ne sia la causa.

Ciao a tutti🤗ecco il nuovo capitolo!devo dirvi che non sono sicura di riuscire a postare domani,ma ci proverò😉AH,quasi dimenticavo,GRAZIE PER LE 100 LETTURE💗💗,byee

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